Il Riscatto agevolato della laurea

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Il riscatto agevolato del corso di laurea è una opzione introdotta dal DL n. 4/2019 recante “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni” che consente di far valere, ai fini previdenziali, i periodi non coperti da contribuzione (gli anni di università) con un calcolo dell’onere più conveniente rispetto al riscatto ordinario del diploma di laurea o del titolo equiparato. Diversamente dalla pace contributiva, in scadenza a fine 2021, il riscatto di laurea agevolato è uno strumento strutturale e pertanto può essere utilizzato anche nel 2022 e negli anni successivi.

Il riscatto di laurea agevolato consente in pratica di trasformare gli anni di studio universitari in anni contributivi, validi per raggiungere prima la pensione (puoi simulare online la data del tuo pensionamento). Vediamo dunque come funziona il riscatto della laurea agevolato e le differenze con il riscatto ordinario degli anni di studio.

Per effettuare il riscatto è necessario aver conseguito il titolo. Non possono, pertanto, essere oggetto di riscatto gli anni di studio universitario nel caso in cui non si sia conseguita la laurea. In generale, si possono riscattare solo i periodi corrispondenti alla durata dei corsi legali di studio universitario (esclusi gli anni fuori corso) relativi al conseguimento di:

  • diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre);
  • diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei);
  • diplomi di specializzazione, che si conseguono successivamente alla laurea e al
    termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
  • dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
  • laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale;
  • diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).

È possibile riscattare anche solo una parte del corso di studi. Si possono riscattare anche periodi di studio all’estero se il titolo universitario è stato conseguito in una università italiana con valore legale in Italia. Sono inoltre riscattabili i titoli conseguiti in uno Stato Estero aderente alla convenzione di Lisbona dell’11 aprile 1997, previo riconoscimento degli stessi “ai fini previdenziali” da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca.

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Il riscatto di laurea è accessibile sia a chi è attualmente occupato, che a chi risulta inoccupato o non abbia ancora iniziato l’attività lavorativa o non sia iscritto a nessuna forma obbligatoria di previdenza.

I Costi del riscatto di laurea dipendono dalla collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto. L’onere da pagare per il riscatto della laurea si determina tenendo conto delle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo.

Riscatto laurea contributivo
Per il riscatto di laurea nel sistema contributivo, quindi dei periodi a partire dal 1° gennaio 1996, l’onere si determina applicando alla retribuzione (assoggettata a contribuzione) nei 12 mesi meno remoti l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda.

Riscatto laurea agevolato
Il riscatto di laurea agevolato è un’opzione per il calcolo dell’onere di riscatto che è stata introdotta nel 2019 che prende come riferimento una retribuzione convenzionale uguale per tutti. Con il riscatto di laurea agevolato il costo è determinato, per ogni anno riscattare, prendendo come riferimento il minimale degli artigiani e commercianti, vigente utilizzando l’aliquota per il computo delle prestazioni pensionistiche nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD), entrambi vigenti nell’anno di presentazione della domanda.

Per l’anno 2021 il livello minimo imponibile per artigiani e commercianti è stato di 15.953 euro e l’aliquota di computo vigente nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti è pari al 33%, quindi oggi il costo per riscattare un anno di corso è pari a 5.264,49 euro.

A differenza del riscatto di laurea ordinario, quello agevolato può riguardare solo periodi che si collochino nel sistema contributivo della futura pensione. È possibile usufruire del riscatto agevolato anche per corsi precedenti al 1996, a patto di optare per la liquidazione della pensione con il calcolo interamente contributivo.

Riscatto laurea retributivo
Per riscattare periodi che si collochino nel sistema retributivo, l’importo della somma da versare varia in base a diversi fattori: età, periodo da riscattare, sesso, anzianità contributiva totale e retribuzioni degli ultimi anni.

Riscatto laurea inoccupati
Per gli inoccupati il riscatto del corso di laurea viene determinato con le stesse modalità del riscatto agevolato.

La domanda di riscatto di laurea si presenta esclusivamente per via telematica:

  • dal sito INPS al percorso “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Portale riscatti -ricongiunzioni”, accedendo con identità SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta di Identità Elettronica (CIE);
  • ricorrendo a patronati e intermediari dell’Istituto;
  • chiamando il Contact Center multicanale da telefono fisso al numero verde gratuito 803 164 o da telefono cellulare il numero 06 164164, a pagamento in base al piano tariffario del gestore telefonico.

Il contributo per l’onere di riscatto si versa all’INPS, a meno di specifiche disposizioni di settore, utilizzando il servizio PagoPA, in un’unica soluzione o a rate, fino a un massimo di 10 anni (120 rate).

Il riscatto della laurea consente anche di incrementare l’importo della pensione stessa. Il vantaggio principale di riscattare gli anni di laurea è che permette di incrementare il proprio montante contributivo e accorciare i tempi per la maturazione del diritto a pensione.

Infine, l’onere di riscatto è anche detraibile al 19% dal reddito imponibile IRPEF e l’agevolazione fiscale può essere fruita anche per le persone a carico (ad esempio per gli inoccupati).

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