Il SIULP davanti al Senato per protestare contro una manovra economica iniqua e depressiva

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Dopo le vittorie del SIULP sulle pensioni di anzianità, continua la mobilitazione per vigilare affinché la conversione in legge della manovra non vada ad intaccare ulteriormente i diritti dei poliziotti.
Per questo oggi pomeriggio il SIULP sarà presente davanti al Senato con la CISL per manifestare il proprio dissenso contro un provvedimento che non sia equo ma, soprattutto, una base per il rilancio della crescita del Paese e dell’economia.
Solo su queste basi, per il SIULP, è possibile chiedere sacrifici ai cittadini e ai lavoratori della sicurezza.

rassegna stampa
MANOVRA: DOMANI ALLE 15,30 PRESIDIO CISL-UIL DAVANTI SENATO
Roma, 31 ago. (Adnkronos) – Domani, 1 settembre, presenti i Segretari generali di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, avrà luogo il presidio di lavoratori e pensionati davanti alla sede del Senato, in concomitanza con la discussione della manovra finanziaria, per esercitare una pressione nei confronti delle forze parlamentari affinché apportino le modifiche avanzate dalle due organizzazioni sindacali.
Il presidio avrà inizio alle ore 15.30 in piazza Navona / Corsia Agonale.

Manovra: salta la norma sulle pensioni
Salta la norma sulle pensioni decisa al vertice di Arcore, che prevede la cancellazione ai fini del calcolo dell’anzianità del riscatto degli anni di laurea e del servizio militare, validi solo per determinare l’importo dell’assegno.
“Le pensioni non si toccano. Il Governo ha accolto la nostra richiesta di stralciare la norma che avrebbe causato un danno al personale che aveva riscattato la laurea ed il servizio militare. Ci attendiamo ora ulteriori modifiche alla manovra nel segno dell’equità, della giustizia sociale e del taglio ai costi della politica”, ha commentato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni aprendo i lavori del Comitato Esecutivo della Cisl in corso a Roma. “Mi dispiace per la Camusso e per la Cgil – ha proseguito Bonanni commentando le dichiarazioni del segretario della Cgil che aveva bollato con un “bentornati tra di noi a Cisl e Uil”, la notizia della mobilitazione delle due confederazioni – che con questo stralcio, ottenuto grazie alla pressione in queste ore di Cisl e Uil, vede scomparire l’assist per fare uno sciopero generale, peraltro già discutibile e dannoso in questo momento per la situazione economica del paese”
La norma che prevede l’intervento sulle pensioni dunque sarebbe saltata. È quanto avrebbe deciso il governo al lavoro sul testo della manovra. In particolare, si apprende da fonti di maggioranza, si starebbe valutando la costituzionalità del provvedimento che riguarda il mancato computo ai fini del calcolo dell’anzianità degli anni università e del servizio militare.
Sempre secondo quanto si apprende, la questione potrebbe essere affrontata “collegialmente”, domani, probabilmente a margine della riunione del Consiglio dei Ministri.
Fonte conquistedellavoro.it

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