IMMIGRAZIONE: SIULP, Frontex Plus primo atto responsabilità Paesi UE ma non è ancora soluzione definitiva. Ora aspettiamo risposte dal Governo Renzi.

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    Come SIULP abbiamo da subito richiesto e auspicato un intervento diretto della Comunità europea sul delicato tema dell’immigrazione per tutti i risvolti che esso contiene, da quello sociale a quello della sicurezza passando per il complicato problema dell’accoglienza delle centinaia di migliaia di persone che sfuggono a destini infami e disumani.

    Per questo, pur ritenendolo il primo importante passo verso la soluzione auspicata, pur non essendo ancora la soluzione definitiva che occorre, guardiamo con ottimismo e interesse  all’operazione Frontex Plus, scaturita dall’ incontro di ieri a Bruxelles tra il Ministro Angelino Alfano e Cecilia Malmostron, che, gradualmente sostituirà Mare Nostrum.

    È quanto afferma in una nota Felice ROMANO, Segretario Generale del SIULP il sindacato più rappresentativo del Comparto Sicurezza e Difesa,  con la quale commenta l’esito dell’incontro avvenuto a Brusxelles circa il futuro dell’operazione Mare Nostrum.

    Oggi il risultato più rilevante emerso dalla riunione di ieri, continua Romano, è il fatto che per la prima volta dalla sua nascita la Comunità Europea assume direttamente la responsabilità di difendere e vigilare i confini dell’intera comunità. Un fatto politicamente importante, sottolinea il leader del SIULP che, mi auguro sia l’inizio per una politica unitaria e strategica finalizzata alla difesa e alla sicurezza dell’intero territorio comunitario, insieme a quella di  coesione sociale e di sviluppo economico che, sinora hanno rappresentato l’unico punto in comune tra tutti gli stati membri.

    Certo gli stanziamenti e i mezzi già messi a disposizione per l’operazione FRONTEX Plus non sono ancora sufficienti per affrontare definitivamente il problema ma, ribadisce il sindacalista,  sono sicuramente un segnale chiaro di volontà di assunzione di responsabilità diretta dell’U.E. verso il problema del flusso migratorio che, sino ad oggi era stato completamente scaricato sul solo sforzo italiano.

    Ecco perché, conclude Romano, nel ringraziare e plaudire tutti gli operatori delle Forze di polizia e dell’associazionismo del volontariato che hanno contribuito a gestire una fase calda e delicata come quella sinora affrontata, auspichiamo che i primi sforzi economici e strumentali messi in campo dall’Europa con l’operazione Frontex Plus, trovino sostegno e maggiori investimenti per garantire sicurezza, coesione sociale, accoglienza e sviluppo economico e politico per tutti i cittadini europei e per quanti ad essi si rivolgono per trovare un futuro più giusto e più equo.

    Ora non ci resta che attendere le decisioni del Governo italiano per ridare nuovo slancio e fiducia in tutte le donne e gli uomini del Comparto sicurezza e difesa attraverso il mantenimento delle promesse fatte già in sede di DEF, a partire dallo sblocco del tetto salariale già da quest’anno come primo segnale di riconoscimento di dignità professionale e di specificità che la professione del poliziotto o del militare richiedono.

    (ANSA) – ROMA, 28 AGO – La nuova missione Frontex Plus “è un atto di responsabilità della Ue, ma non la soluzione definitiva” al problema immigrazione. Lo afferma, in una nota, Felice Romano, segretario generale del sindacato di Polizia Siulp.
    “Abbiamo da subito richiesto e auspicato – afferma il sindacalista – un intervento diretto della Comunità europea sul delicato tema dell’immigrazione per tutti i risvolti che esso contiene, da quello sociale a quello della sicurezza. Per questo guardiamo con ottimismo e interesse all’operazione Frontex Plus, che, gradualmente sostituirà Mare Nostrum. Ma non è ancora la soluzione definitiva”.
    Il risultato “più rilevante” emerso dalla riunione di ieri tra il ministro dell’Interno Alfano la commissaria Ue agli Affari interni Malmstroem, continua Romano, “è il fatto che per la prima volta dalla sua nascita la Comunità Europea assume direttamente la responsabilità di difendere e vigilare i confini dell’intera comunità. Un fatto politicamente importante, che mi auguro sia l’inizio per una politica unitaria e strategica finalizzata alla difesa e alla sicurezza dell’intero territorio comunitario. Certo gli stanziamenti e i mezzi già messi a disposizione per l’operazione Frontex Plus non sono ancora sufficienti per affrontare definitivamente il problema del flusso migratorio che, sino ad oggi è stato completamente scaricato sul solo sforzo italiano”.
    “Auspichiamo che i primi sforzi economici e strumentali messi in campo dall’Europa con l’operazione Frontex Plus – aggiunge il segretario del Siulp – trovino sostegno e maggiori investimenti per garantire sicurezza, coesione sociale, accoglienza e sviluppo economico e politico per tutti i cittadini europei e per quanti ad essi si rivolgono per trovare un futuro più giusto e più equo”.

    IMMIGRATI: SIULP, FRONTEX PLUS E’ ATTO RESPONSABILITA’ UE MA NON SOLUZIONE
    Roma, 28 ago. (Adnkronos) – ”Abbiamo da subito richiesto e auspicato un intervento diretto della Comunità europea sul delicato tema dell’immigrazione per tutti i risvolti che esso contiene, da quello sociale a quello della sicurezza. Per questo guardiamo con ottimismo e interesse all’operazione Frontex Plus, scaturita dall’incontro di ieri a Bruxelles tra il Ministro Angelino Alfano e Cecilia Malmostron, che, gradualmente sostituirà Mare Nostrum. Ma non è ancora la soluzione definitiva”. È quanto afferma in una nota Felice Romano, segretario generale del Siulp, Sindacato italiano unitario lavoratori di polizia.
    Il risultato più rilevante emerso dalla riunione di ieri, osserva Romano, ”è il fatto che per la prima volta dalla sua nascita la Comunità Europea assume direttamente la responsabilità di difendere e vigilare i confini dell’intera comunità. Un fatto politicamente importante, che mi auguro sia l’inizio per una politica unitaria e strategica finalizzata alla difesa e alla sicurezza dell’intero territorio comunitario, insieme a quella di coesione sociale e di sviluppo economico che, sinora hanno rappresentato l’unico punto in comune tra tutti gli stati membri”. Ma, sottolinea il sindacalista, ”gli stanziamenti e i mezzi già messi a disposizione per l’operazione Frontex Plus non sono ancora sufficienti per affrontare definitivamente il problema che, sino ad oggi è stato completamente scaricato sul solo sforzo italiano”.
    “Auspichiamo che i primi sforzi economici e strumentali messi in campo dall’Europa con l’operazione Frontex Plus, trovino sostegno e maggiori investimenti – spiega Romano – per garantire sicurezza, coesione sociale, accoglienza e sviluppo economico e politico per tutti i cittadini europei e per quanti ad essi si rivolgono per trovare un futuro più giusto e più equo.
    “Ora non ci resta che attendere le decisioni del Governo italiano per ridare nuovo slancio e fiducia in tutte le donne e gli uomini del Comparto sicurezza e difesa attraverso il mantenimento delle promesse fatte già in sede di Def – conclude – a partire dallo sblocco del tetto salariale già da quest’anno come primo segnale di riconoscimento di dignità professionale e di specificità che la professione del poliziotto o del militare richiedono”

    
    
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