L’assegno unico per i figli, a partire dal 2022, sostituisce e ingloba diverse misure, tra cui gli assegni al nucleo familiare e assegni familiari, l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori riconosciuti dai comuni, oltreché assegno di natalità e premio alla nascita.
Gli importi dell’assegno unico per i figli dipenderanno dal reddito famigliare, ma comunque nessuno ne resterà completamente escluso.
Gli importi dipenderanno dall’Isee. Chi è sotto i quindicimila euro con la dichiarazione otterrà il massimo dei benefici, oltre i quarantamila spetterà comunque l’importo minimo.
Il beneficio verrà erogato dall’Inps alle famiglie che ne avranno fatto domanda. I lavoratori sia autonomi che dipendenti potranno inoltrare la domanda dal 1º gennaio 2022, per un periodo che andrà da marzo a febbraio dell’anno successivo.
Contestualmente alla presentazione della domanda per l’assegno unico per i figli, i richiedenti dovranno allegare anche la dichiarazione Isee in base alla quale sarà stabilito l’importo dell’assegno.
Chi non la presenta riceverà, tuttavia e comunque l’assegno nella misura minima prevista. Potranno richiederlo tutti i residenti da almeno due anni, compresi i cittadini extracomunitari.
L’assegno unico 2022 spetta a tutti ma sono previste una serie di maggiorazioni, principalmente in base al numero di figli e alla presenza di disabili (si terrà conto anche se entrambi i genitori lavorano).
Tra i requisiti premiati c’è quello anagrafico, le mamme under 21 hanno diritto a una maggiorazione di 20 euro al mese indipendentemente dall’Isee.
A partire dal terzo figlio, poi, è prevista una maggiorazione per l’assegno unico 2022 tra i 15 e gli 85 euro a figlio in base all’Isee, mentre per i nuclei con 4 figli o più è prevista un’ulteriore maggiorazione forfettaria da 100 euro al mese. Se entrambi i genitori lavorano e l’Isee è basso, si avranno altri 30 euro in più, che si azzerano oltre i 40mila euro.
Per avere un’idea degli importi dell’assegno unico per i figli si può dire ad esempio che una famiglia con un Isee fino a 15mila euro riceverà 175 euro al mese con un figlio, 350 con 2, 610 con 3 e 970 con 4 (la cifra sale a 1.090 euro al mese se entrambi i genitori lavorano, con 30 euro per 4 figli, 120 euro in più).
A questa cifra vanno aggiunti i 20 euro al mese a figlio in caso di mamma under 21.
I nuclei che superano i 40mila euro di Isee invece riceveranno per l’assegno unico 50 euro al mese con un figlio, 100 euro con due figli, 165 euro con tre figli, 330 euro con 4 figli. Anche in questo caso vanno aggiunti i 20 euro a figlio se la mamma ha meno di 21 anni mentre non viene prevista la maggiorazione per entrambi i genitori lavoratori.
La formula dell’assegno unico 2022 prevede che, le famiglie che hanno figli disabili riceveranno l’assegno unico senza limiti di età dei figli. Per i figli minori a carico si ricevono 105 euro al mese in più in caso di non autosufficienza, 95 euro in caso di disabilità grave e 85 euro in caso di disabilità media.
Per figli maggiorenni disabili, e fino a 21 anni, si riceveranno 50 euro al mese in più (che si sommano all’assegno previsto tra i 18 e i 21 anni) mentre oltre i 21 anni si continuerà a ricevere un assegno in base all’Isee che andrà da 85 a 25 euro al mese.
In caso di genitori separati si possono presentare due casi:
Nel caso di decida di dividere l’assegno al 50% tra i genitori, al momento dell’inoltro della domanda occorre specificare espressamente questa opzione, riconoscendo all’altro genitore la possibilità di richiedere allo stesso modo la parte che spetta a lui.
In questo caso, la fase di istruttoria della pratica viene presa in carico subito dall’INPS che procede a valutare se la richiesta sia ammissibile o meno, come per tutte le altre. In caso di esito positivo, il 50% dell’assegno inizierà a essere erogato al genitore che ne ha fatto richiesta. L’altro genitore, per avere il “suo” 50%, dovrà comunicare all’INPS la modalità di pagamento. Nell’area personale del sito è presente un’apposita voce, chiaramente all’interno della sezione dedicata alla procedura per la richiesta dell’assegno unico, che si chiama “Completa la domanda presentata dall’altro genitore”. Cliccandovi sopra si potrà indicare la modalità scelta per la ricezione del 50% dell’assegno chiudendo in questo modo la pratica
Per le coppie, invece, che decidono che l’assegno venga erogato a un solo genitore, la procedura per la domanda non cambia, solo che, al momento di inoltrarla, l’INPS non prenderà in carico l’istruttoria finché l‘altro genitore non avrà dato la sua autorizzazione a questa modalità di riscossione. Anche in questo caso, la voce del sito da cercare è “Completa la domanda presentata dall’altro genitore”, dove si potrà confermare la scelta fatta dal genitore che riscuoterà il 100% dell’assegno, rinunciando in questo modo al proprio 50%. Nel caso, invece, in cui il secondo genitore rifiutasse la conferma, l’assegno verrebbe automaticamente diviso al 50% tra i due membri della coppia e, come visto nel primo caso, per riscuoterlo sarà necessario indicare la modalità prescelta.
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