Insieme per la sicurezza – il Siulp in piazza – Rassegna stampa e video intervento Felice Romano

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I poliziotti del SIULP questa mattina sono scesi in piazza insieme ai lavoratori della CISL per manifestare il proprio dissenso nei confronti della politica del governo sulla sicurezza: una politica che trascura l’esigenza delle Forze di Polizia e punta su rimedi illusori, come le ronde o su strumenti pericolosi come la demonizzazione dello straniero e del diverso.
Per dire no ad un aumento per il poliziotto di circa 40 euro al mese.
Per dire no alle ronde, ai medici spia, al registro dei clochard che portano solo alla criminalizzazione e all’isolamento del diverso, al razzismo e alla xenofobia, anziché di dare risposte concrete alle esigenze di sicurezza dei cittadini e alle legittime aspettative dei lavoratori del Comparto Sicurezza e Difesa.
Per dire no ad una politica governativa che trascura volutamente  il potenziamento degli uomini e dei mezzi della Polizia di Stato e preferisce puntare alla sicurezza “fai da te” del volontariato o dei facinorosi.
Il SIULP dice no a chi invece di risparmiare, coordinando le Forze di Polizia esistenti, crea nuovi centri di polizia, a livello regionale e provinciale che aumentano la confusione, la duplicazione e gli sprechi, senza apportare alcuni contributo alla sicurezza reale del Paese.
Il SIULP dice no a chi invece di riordinare le carriere di poliziotti, carabinieri e militari, ordinate secondo schemi oramai anacronistici e quindi destinati a produrre sprechi, inefficienze, disfunzioni, acuisce la rivalità tra i vari Corpi, riducendo il tutto ad una guerra di potere quella che invece è un’esigenza di servizio primaria per i cittadini.
Per dire no infine ad una politica folle che taglia i fondi alla sicurezza creando falsi nemici, per non far capire che in realtà si taglia in maniera gravissima la sicurezza dei cittadini.
Per dire no alla politica degli annunci che sta distruggendo il nostro sistema sicurezza e l’immagine delle Istituzioni.

Rassegna Stampa

ROMANO (SIULP), GOVERNO CI DA SOLO NEMICI INESISTENTI E TAGLI 

Roma, 10 ott. – (Adnkronos) – “Lanciamo un grido d’allarme contro il governo che ci da solo nemici inesistenti e tagli alle risorse. Siamo qui perché legalità significa anche diritti e, insieme ad essi, accoglienza. Immigrazione non e’ uguale a criminalita’”. Così Felice Romano, segretario generale Siulp, durante la manifestazione promossa da Cisl, Siulp e Anolf questa mattina a Roma, in piazza Navona. “Capiamo gli immigrati – ha proseguito Romano – anche a noi sono negati tanti diritti della Costituzione”. “Lottiamo per la sicurezza di tutti, non di una parte – ha sottolineato Romano – A questo governo, che in campagna elettorale denunciava la mancanza di benzina nelle nostre auto, abbiamo chiesto mezzi e ci ha tolto le auto; abbiamo chiesto strumenti per combattere la criminalita’ ed e’ intervenuto sulle intercettazioni; abbiamo chiesto piu’ strumenti e ci ha dato le ronde, una vergogna per questo Paese”. “La mannaia si e’ abbattuta sui capitoli della sicurezza e ora siamo al collasso – ha proseguito Romano – mentre il governo fa promesse e infanga la nostra dignita’ volendoci finanziare con i proventi dello scudo fiscale. Noi siamo contro la giustizia fai-da-te – ha concluso il segretario generale Siulp – No alle ronde, si’ alle forze di Polizia, perche’ le forze di Polizia sono terze e garanti della legalita’”.
 
ROMANO (SIULP), NO ALLE RONDE. POTENZIARE POLIZIA DI STATO
Roma, 10 ott – ASCA ”Stiamo ormai da un anno conducendo una battaglia per i diritti e la legalità per il diritto alla sicurezza di tutti. Le ronde per la loro natura sono la negazione del diritto della sicurezza in un Paese democratico e civile come l’Italia. Ecco perche’ noi diciamo no alle ronde”. Cosi’ il Segretario Generale del SIULP, Felice Romano, ha spiegato all’ASCA la posizione del suo sindacato di Polizia rispetto alle ronde. E Romano, anche dal palco allestito a Piazza Navona per la manifestazione nazionale promossa insieme alla Cisl ”Insieme per la sicurezza, l’accoglienza, l’integrazione”, ha sottolineato la posizione del Sindacato di polizia che rappresenta, sulle ronde, sul registro dei clochard sull’isolamento del diverso, sul razzismo e sulla xenofobia. Dal Palco, il rappresentante del SIULP ha detto no no ad una politica governativa che trascura volutamente il potenziamento degli uomini e dei mezzi della Polizia di Stato e preferisce puntare alla sicurezza ”fai da te” del volontariato o dei facinorosi.
 

Mannone (FNS CISL), servono risorse

“Brunetta ieri ha fatto la legge anti-fannulloni. Venga a dire che vigili del fuoco e poliziotti sono fannulloni. Il ministro vuole premiare i produttivi, allora perche’ non premia i corpi di Polizia dello Stato? Vergogna”. Cosi’ Pompeo Mannone, segretario generale della Federazione nazionale sicurezza (Fns) Cisl, durante la manifestazione promossa da Cisl, Siulp e Anolf questa mattina a Roma, in piazza Navona. “I contratti di vigili del fuoco e corpi di Polizia sono scaduti da due anni – ha proseguito Mannone – Dopo lo slogan elettorale sulla sicurezza, dal governo non e’ arrivato piu’ nulla. Ci servono risorse, si fa solo populismo e demagogia. Vigili del fuoco e corpi di Polizia scenderanno di nuovo in piazza per organici, mezzi e risorse. E’ una battaglia di civilta’ – ha concluso Mannone – non ci fermeremo e non ci fermeranno”.
 
IMMIGRAZIONE: BONANNI, CHI DICE CHE CREA INSICUREZZA E’ BUGIARDO E STOLTO L’INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE CISL NELLA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA NAVONA
Roma, 10 ott. – (Adnkronos) – “L’immigrazione non provoca insicurezza. Chi sostiene che la provochi è bugiardo e stolto, afferma un assioma sbagliato che noi rifiutiamo. Per questo oggi abbiamo riunito immigrati e forze dell’ordine. Entrambi sono vittime del tentativo di ridurre l’accoglienza a ordine pubblico, un’idea errata che si sta alimentando ad arte, con la conseguenza che la coscienza del Paese si sta erodendo”. Così il segretario generale Cisl, Raffaele Bonanni, durante la manifestazione promossa da Cisl, Siulp e Anolf questa mattina a Roma, in piazza Navona. Trentamila i partecipanti, secondo gli organizzatori. Una piazza, ha spiegato Bonanni, che “vuole esprimere solidarietà e fraternità e realizza l’unità nazionale fra italiani e immigrati, che sono uguali per la Costituzione, le coscienze, la cultura dell’accoglienza e l’esperienza storica degli italiani”. “Abbiamo voluto questa iniziativa senza partiti, senza la politica, senza intenzioni recondite – ha precisato – ci sono solo lavoratori, orgogliosi di appartenere al sindacato. Questo per essere liberi di dire cio’ che vogliamo, per aprire un varco tra realtà di buona volontà e per non prestare il fianco a chi colora politicamente le manifestazioni per rifiutarne la portata”. “Non si possono offendere persone che fanno il loro dovere, pagano tasse e contributi, partecipano al reddito nazionale, svolgono lavori umili e pesanti, sono sfruttati e malpagati – ha detto il leader Cisl – Noi non siamo affatto d’accordo con il governo sul reato di presenza irregolare: si mettono a rischio diritti civili e sociali, il sacro diritto di asilo, il valore della Costituzione e la cultura italiana, che è fondata sulla persona. La persona è da rispettare in quanto tale: immigrato e italiano sono fratelli, con le stesse preoccupazioni e difficoltà. L’atteggiamento del governo dà man forte ai mercanti di braccia e al lavoro nero, perché le leggi rifiutano l’integrazione”
“Non condividiamo le ronde – ha detto ancora Bonanni – Abbiamo avuto l’appoggio delle forze dell’ordine e dell’esercito contro chi punta il dito contro gli immigrati e rifiuta di aggiustare ciò che non va nella gestione dell’ordine pubblico. Si ricorre al ventre più deteriore dell’Italia per nascondere i problemi della sicurezza. Usino la loro foga contro i mercanti di braccia, il lavoro nero e la mafia. Basta con gli specchietti per le allodole populistici, sulla sicurezza come sulla scuola con grembiulini e fiocchi e sulla pubblica amministrazione con i fannulloni. E basta anche al clima di rissa e di veleni – ha continuato Bonanni – servono serietà e serenità. Ci si occupi di economia, del sociale, del futuro degli italiani. E per italiani intendiamo tutti coloro che contribuiscono alla crescita economica, sociale e morale del Paese”. “Il nostro appello è un dito puntato contro le ipocrisie e il malgoverno – ha proseguito il segretario generale Cisl – Si apra il confronto con il sociale e in Parlamento si cambino politica e strumenti. Basta istigare paure, basta ostilità contro gli immigrati. Si deve allargare ai loro figli e a chi nasce e cresce in Italia la legge sulla cittadinanza. Noi appoggiamo la proposta bipartisan sull’argomento. Per me, fra un immigrato che paga le tasse e un italiano che non le paga, è più italiano il primo”. “Si deve dare agli immigrati il voto amministrativo, come prevede la convenzione di Strasburgo – ha detto Bonanni – Chiediamo anche la regolarizzazione degli immigrati nel sommerso, l’estensione del permesso di soggiorno da sei mesi, che è una trappola, a dodici mesi e il trasferimento del rinnovo di esso ai Comuni. E basta discriminazione nel sostegno alle famiglie, come il bonus per i figli. Il nostro slogan e’: Pari impegni, pari condizioni”. “Quale società e quale globalizzazione si vogliono costruire senza integrazione? Sarebbe un mondo infernale – ha affermato Bonanni – Quale pace, senza soccorrere chi ha meno? Quale giustizia, se ai giovani s’insegnano cinismo e indifferenza? Quale umanesimo, se le persone sono considerate diverse? Noi vogliamo rigenerare l’Italia – ha concluso Bonanni – per un’Italia pulita e rispettosa delle varie culture, unita nella condivisione dei diritti e nella fratellanza”.
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