L.STABILITA’: Sindacati di Polizia, Governo penalizza la sicurezza e i suoi operatori e militarizza territorio.
Se la bozza di legge di stabilità in nostro possesso dovesse rispondere a quella che il Governo si accinge ad approvare, saremo di fronte ad un vero e proprio “assassinio” della sicurezza civile nel nostro Paese e alla contestuale militarizzazione della gestione delle piazze.
A lanciare l’allarme, preannunciando anche una manifestazione generale dei poliziotti, sono i sindacati SIULP, SAP, UGL Polizia e CONSAP-ADP che non nascondono la loro amarezza e la rabbia di fronte all’ennesimo tradimento dell’esecutivo e del Ministro Alfano rispetto alla stesura della legge di stabilità per il prossimo anno.
A fronte degli straordinari non pagati da oltre un anno, delle missioni e dell’indennità di ordine pubblico che marcano un ritardo altrettanto lungo, della mancanza di giubbotti antiproiettili, di benzina per le autovetture, spesso anticipata dai poliziotti con i loro miseri stipendi per combattere il crimine, dell’ennesimo blocco del rinnovo contrattuale e del tetto salariale, che ha minato la tenuta e la funzionalità della polizia nonché delle rassicurazioni del Ministro Alfano che sulla manovra economica sarebbero finalmente arrivati i fondi per pagare il lavoro già svolto da oltre un anno e per approvvigionarsi di mezzi e strumenti idonei per continuare la lotta alla criminalità, ancora una volta l’esecutivo nel silenzio assordante del Ministro e del Dipartimento, continua a tagliare i fondi per la sicurezza e ad aumentare la richiesta di impegno “a gratis” dei poliziotti”.
Una situazione non più tollerabile anche perché, sottolineano ROMANO, TANZI, MAZZETTI E INNOCENZI, per le rispettive sigle sindacali, mentre alla polizia si continua a tagliare, ai militari vengono assegnati risorse per oltre miliardo di euro in più rispetto ai bilanci di quest’anno.
Una scelta politica chiara ed inequivocabile, rafforzata anche dalla volontà di voler abrogare l’articolo 202 dello Statuto degli impiegati civili che prevede la salvaguardia della non riformatio in peius dei trattamenti economici in godimento. Il tutto mentre la casta e gli sprechi non hanno perso un solo privilegio o un solo centesimo.
A fronte dell’acuirsi dei conflitti di piazza, che vedrà un autunno incandescente, il Governo Letta anziché rafforzare la Polizia di Stato civile, democratica e trasparente abituata alla mediazione dei conflitti, preferisce “MILITARIZZARE” le piazze e le strade del Paese per affrontare il giusto dissenso dei cittadini con la logica del “limite invalicabile” secondo cui chi lo oltrepassa va abbattuto.
SIULP, SAP, UGL Polizia e CONSAP-ADP, come tutti i poliziotti dicono No a questa gestione militarizzata dei conflitti e preannunciano una manifestazione generale per richiamare l’attenzione dei cittadini e della politica sui gravi rischi verso i quali queste scelte porteranno.
Quello che ci amareggia di più, concludono i sindacalisti è il silenzio assordante del Ministro e delle Amministrazioni su queste delicatissime questioni; ecco perché se la legge di stabilità dovesse essere approvata così com’è, chiederemo le dimissioni del Ministro Alfano in quanto non ci sentiamo più rappresentati.
Roma 15 ottobre 2013
Lanci di agenzia
L. stabilità:sindacati ps,se approvata così Alfano si dimetta “Ai militari l miliardo di euro in più, mentre a polizia tagli”
(ANSA) – ROMA, 15 OTT – “Se la bozza di legge di stabilità in nostro possesso dovesse rispondere a quella che il Governo si accinge ad approvare, saremo di fronte ad un vero e proprio ‘assassinio’ della sicurezza civile nel nostro Paese e alla contestuale militarizzazione della gestione delle piazze
Lo affermano i sindacati di polizia Siulp, Sap, Ugl Polizia e Consap-Adp, che denunciano il “silenzio assordante del ministro e delle Amministrazioni su queste delicatissime questioni; ecco perché se la legge di stabilità dovesse essere approvata così com’è, chiederemo le dimissioni del ministro Alfano in quanto non ci sentiamo più rappresentati”.
”Mentre alla polizia si continua a tagliare – osservano le organizzazioni, che annunciano una manifestazione di protesta – ai militari vengono assegnate risorse per oltre miliardo di euro in più rispetto ai bilanci di quest’anno. Una scelta politica chiara ed inequivocabile, mentre la casta e gli sprechi non hanno perso un solo privilegio o un solo centesimo”.