La squadra mobile della Questura di Caserta arresta un pericoloso latitante.

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La squadra mobile della Questura di Caserta arresta un pericoloso latitante. ROMANO (SIULP): “Scovato in Algeria grazie alla costanza e alla determinazione dei nostri uomini”

La storia criminale di Mohamed Tadimouti risale addirittura alla guerra di camorra portata avanti da Raffaele Cutolo: è da allora che si erano perse le sue tracce nonostante un ergastolo a seguito di numerosi fatti criminosi commessi dall’algerino. Da ieri Tadimouti è stato tratto in arresto nel suo paese d’origine e completate le procedure di estradizione, verrà consegnato alle autorità giudiziarie italiane. La cattura da parte degli uomini della questura casertana, è avvenuta all’interno di un progetto denominato “Wanted”, promosso e coordinato dallo SCO (il Servizio Centrale Operativo) e portato avanti con la collaborazione delle autorità di polizia internazionale. Un progetto che mira a localizzare e catturare latitanti dall’alto profilo criminale: “Ancora una volta la nostra Polizia di Stato mette a segno un’operazione di grande importanza, andando a scovare in un territorio vastissimo e molto difficile come quello algerino, un pericoloso latitante che con efferatezza e alto grado criminoso, era ricercato per omicidio, sequestro di persona, rapina e altre fattispecie criminali. Alle donne e agli uomini della Questura di Caserta il mio più sentito plauso e il ringraziamento per un’operazione di tale importanza”. Così in una nota, Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico riguardo l’arresto del latitante algerino Mohamed Tadimouti.

Roma, 6 Giugno 2025

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