(ANSA) – NAPOLI, 27 FEB – Mettere insieme “tutti coloro che si riconoscono nei principi, nei valori e nelle politiche del più grande sindacato di Polizia, il Siulp”, e “costruire un nuovo modo di tutelare i diritti di funzionari e dirigenti che sappia interpretare le loro esigenze trovando le idonee risposte anche attraverso un nuovo sistema di relazioni sindacali che, partendo dal Dpcm del 2 marzo 2018 emanato in attuazione del provvedimento di riordino delle carriere, stabilisca le modalità attuative dell’area negoziale dirigenziale delle forze di polizia ad ordinamento civile”.
Questi gli obiettivi principali – delineati da Annalisa Cimino, segretario generale del Siulp Napoli – del neo costituito Siulp-Fd in città ed in Campania dei quali, informa una nota, si è discusso oggi in un incontro sul tema “Il nuovo ordinamento della Polizia di Stato.
La funzione dirigenziale tra responsabilità, prerogative e diritti”, al quale, tra gli altri, hanno partecipato anche i questori delle province campane.
L’iniziativa – nel corso della quale è intervenuto anche Remo Acernese, segretario regionale – ha voluto anche lo scopo di dare voce, attraverso la raccolta di proposte e soluzioni, ai dirigenti e ai funzionari della PS, “rendendoli protagonisti delle scelte delle politiche della sicurezza”.
La neo responsabile provinciale Monica Nasti ha sottolineato: “É forte la volontà di creare uno strumento che, partendo dalle criticità e dalle sofferenze che questi colleghi lamentano da tempo nell’ambito ordinamentale e lavorativo, sia sostenuto dai valori e dalle idealità che sono propri del dna del Siulp, per individuare il miglior percorso di emancipazione e valorizzazione della dirigenza della Polizia di Stato, almeno al pari della dirigenza pubblica, esaltandone però anche la specificità propria del nostro servizio così come sancito dalla legge 121/81”.
Ecco perché “diventa centrale la costituzione di un sistema di relazioni sindacali che consenta la possibilità di rapportarsi e confrontarsi sia con i colleghi che operano sul territorio che a livello centrale, sia con gli interlocutori che, di volta in volta, saranno individuati quale centro decisionale per la risoluzione delle problematiche da affrontare”.
Nell’intervento conclusivo il segretario generale nazionale del Siulp, Felice Romano, ha delineato il percorso da seguire, “partendo dalla considerazione del ruolo centrale, delicato e fondamentale che la dirigenza della Polizia di Stato svolge nel nostro Paese, quale garante della coesione sociale, della difesa delle istituzioni democratiche e della sicurezza dei cittadini”. “La sicurezza, oggi, rappresenta una conditio sine qua non anche per lo sviluppo economico, oltre che sociale e politico del nostro Paese.
Per questo i funzionari ed i dirigenti del Siulp svilupperanno, d’intesa e nell’alveo dei principi statutari del Siulp nel suo insieme, percorsi finalizzati ad affermare nuove e più efficaci politiche della sicurezza, attraverso confronti e iniziative per giungere a strumenti normativi per garantire sia la mission istituzionale, ma anche l’esaltazione della loro professionalità, così come sinora fatto per tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato contrattualizzati”.