Il decreto infrastrutture approvato il 2 settembre dal Governo contiene importanti novità per gli utenti della strada, soprattutto con riferimento alla sosta dei veicoli, ai parcheggi riservati a determinate categorie, come mamme in gravidanza e disabili, nonché ad alcune sanzioni che vengono elevate in caso di violazioni.
Nel dettaglio sono previste, aree riservate per le donne in gravidanza e per le famiglie con bambini sotto i 2 anni, con una normativa specifica che prevede la richiesta del “permesso rosa” al comune, al quale spetta definire modalità di erogazione e condizioni con un regolamento comunale.
Il comune potrà, inoltre, autorizzare parcheggi riservati ai bus scolastici, alle auto elettriche nonchè allo scarico di merci, con limitazioni ad alcuni giorni e ore.
Il decreto proroga al 15 ottobre la scadenza del 30 giugno 2021, stabilita dalla legge di bilancio 2021, entro la quale i comuni dovranno istituire, con ordinanza, “spazi riservati destinati alla sosta gratuita dei veicoli adibiti al servizio delle donne in stato di gravidanza ovvero prevedere la gratuità della sosta dei veicoli adibiti al servizio di persone con limitata o impedita capacità motoria muniti di contrassegno speciale, nelle aree di sosta o di parcheggio a pagamento, qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati.”
Se un disabile troverà il proprio posto riservato occupato, il decreto infrastrutture prevede che lo stesso potrà parcheggiare nelle strisce blu senza pagare. La disposizione estende a livello nazionale una norma sinora attuata dai comuni, togliendo così incertezza alle persone disabili che di volta in volta dovevano verificare il regolamento vigente in città.
E’ previsto un forte aumento delle sanzioni in caso di violazioni delle nuove disposizioni.
Il divieto di sosta sancito dall’art. 158 comma 2 del Codice della Strada viene esteso:
– agli spazi riservati allo stazionamento e alla fermata dei veicoli adibiti al trasporto scolastico;
– agli spazi riservati alla sosta dei veicoli a servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni muniti di permesso rosa.
In caso di violazione scatta la sanzione amministrativa minima di euro 80 fino a un massimo di euro 328 (se si tratta di ciclomotori o motoveicoli a due ruote) e di euro 165 ad euro 660 se la violazione viene commessa con i restanti veicoli.
Le sanzioni previste dal comma 5 dell’art. 158 CdS (da 41 a 168 euro per le due ruote e da 87 a 344 euro per gli altri veicoli) sono applicate quando il divieto di sosta non viene rispettato nelle fermate degli autobus, dei filobus o dei mezzi che circolano su rotaie, e negli spazi destinati ai veicoli in servizio di piazza; oltre che nelle corsie e nelle carreggiate riservate ai mezzi pubblici e nelle aree pedonali urbane.
Vengono inasprite anche le sanzioni contemplate dall’art. 188 del CdS nei confronti di chi parcheggia nello spazio per disabili senza averne diritto: in tal caso le multe salgono da un minimo di 168 euro a un massimo di 672 (contro gli attuali 87 e 344).
Aumentano altresì le sanzioni previste per coloro che, pur muniti dell’autorizzazione al parcheggio, non rispettano le condizioni e i limiti indicati dalla stessa. In tal caso la sanzione minima da 42 sale a 87 euro e la massima da 173 a 344.