Lettera di benvenuto a Francesco Quattrocchi, ex Segretario Generale aggiunto nazionale del SAP

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    Caro Francesco,

    a nome mio e di tutto il SIULP, ti do il benvenuto nell’Organizzazione sindacale che ho l’onore di rappresentare. Il mio è un benvenuto sincero ad un amico e collega che ho sempre stimato nel suo impegno a difesa dei colleghi, sia per gli aspetti umani che per quelli professionali.

    Quello che da subito mi ha colpito in questa tua scelta, sicuramente travagliata ma ponderata, è stato l’equilibrio e la pacatezza con la quale ti sei presentato. Accompagnato solo dalla voglia di voler continuare ad essere al servizio dei colleghi e a difesa dei loro diritti con l’aspirazione di voler migliorare, come tutti noi anche il servizio che rendiamo ai cittadini.

    Abbiamo colto, da subito la voglia di cimentarti, con l’entusiasmo di sempre, nella costruzione di una politica sindacale di ispirazione ai valori confederali che, oggi, in un mondo ormai globalizzato, sono gli unici che possono guidare la tutela dei diritti e la crescita professionale anche dei poliziotti.

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    Voglio ringraziarti per questa tua scelta; non solo perché la ritengo coraggiosa e, allo stesso tempo, convinta e ponderata. Voglio ringraziarti soprattutto per il tuo approccio umile, di servizio, e non di potere tant’è che non hai chiesto al SIULP poltrone, incarichi o quant’altro pur lasciando una responsabilità di alto profilo e di grande prestigio. Viceversa, hai subito chiarito che volevi mettere a disposizione dei colleghi, attraverso la grande famiglia del SIULP la tua ormai ultraventennale esperienza sindacale, sia territoriale che nazionale, avendo ricoperto, sino a pochi giorni addietro, l’incarico di segretario generale nazionale aggiunto del SAP, con il solo intento di costruire il miglior progetto possibile per garantire sempre più sicurezza al Paese ma anche diritti e soddisfacimento delle legittime aspettative dei colleghi che, per varie ragioni economiche e politiche, da troppo tempo sono mortificate.

    Grazie Francesco, perché il tuo impegno e la tua costanza serviranno, grazie all’esperienza che hai maturato, a rendere ancora più ricco il SIULP e, quindi, più foriero di soluzioni che appaghino un maggior numero possibile di colleghi. Sono certo che la tua scelta, proprio perché fatta per spirito di servizio e per contribuire di più alla tutela dei diritti dei poliziotti non passerà inosservata. Molte coscienze si desteranno e cominceranno a riflettere sul fatto che l’esaltazione della rappresentanza e l’efficacia del suo agire dipendono non dal numero delle poltrone, ma dalla capacità progettuale e dalla costanza di attuare gli stessi in modo coerente e calzante con il mandato che si è ricevuto.

    Consentimi, in tal senso e senza scadere nell’autocelebrazione, di dirti che questa tua scelta, senza contropartite, ripaga pienamente i tanti sacrifici e i tanti sforzi che abbiamo fatto in questi anni, molto duri sul fronte sindacale, perché sono la dimostrazione che la serietà, l’impegno, l’essere nel mondo del lavoro e non al suo fianco paga. Perché ciò significa che quanto fatto dal SIULP in questi anni è servito anche a risvegliare nelle coscienze di uomini che si ispiravano a valori diversi dai nostri, quel sentimento di condivisione di scelte politico sindacali basate sulla vera autonomia dalla politica, dalle lobby e dai poteri delle controparti. Ma soprattutto dal “padrone” di turno.

    Caro Francesco, sai perfettamente che il SIULP sosterrà te e quanti ti seguiranno, in quanto il nostro è il progetto di chi ci onoriamo di rappresentare e non del solo gruppo dirigente del sindacato. E tu, come tutti gli altri, ne sono certo, ti sentirai parte integrante di questo progetto, che si rafforzerà ancora di più con il contributo di idee e di esperienze che porterete al vostro seguito, perché vi sentirete a casa vostra.

    In questi anni, in cui ho avuto l’onore di avere assunto la massima responsabilità del SIULP, ho imparato che la serietà, la coerenza e la giustezza delle rivendicazioni sindacali pagano sempre, anche quando la via è irta e costellata da mistificatori e venditori ambulanti che, per fini meramente personali, dichiarano tutto e il contrario di tutto a seconda di come gli ordina “il padrone” di turno. Ma il nostro modo di fare sindacato paga soprattutto per l’Organizzazione, sia in termini di credibilità che di centralità del proprio ruolo in un Paese, quale è il nostro, che essendo pervaso da tantissimi problemi di ordine sociale, economico e culturale, ha bisogno di una Istituzione polizia forte, autorevole, civile, “terza” e democratica come solo il sindacato, quello vero che rappresenta i valori dei poliziotti può garantire. Non paga, viceversa, l’incoerenza, la mancanza di autonomia dalla politica, dai partiti e la scelta di politiche sindacali che mirano a tutelare gli interessi dei singoli a scapito dei tanti e che, presumo, da ciò che abbiamo avuto modo di leggere nella tua lettera di addio al SAP, hanno determinato, o determineranno, la fuga da quel sindacato di tantissimi colleghi che non si rivedono più in un modello in cui non vi è proposta, ma solo protesta.

    Sappi che questa tua voglia di essere al servizio dei colleghi ti costerà attacchi di ogni genere, persino personali e ingenerosi per non dire al limite della decenza. Ma sappi anche che a fronte di qualche “fido sicario”, più interessato che illuminato, troverai migliaia di colleghi che ti guarderanno con attenzione e rispetto frettolosi di metterti alla prova sulla tua costanza. Sono certo che così come i sicari rimarranno sconcertati dallo scudo che ti avvolgerà, come si conviene in ogni grande Organizzazione, i colleghi rimarranno entusiasti del tuo impegno e del tuo spirito di servizio.

    Chiudo questo mio affettuoso messaggio di benvenuto nel SIULP nella certezza che, rispetto alle sfide che ci attenderanno nel prossimo futuro che saranno fondamentali per il riordino delle carriere e il nuovo assetto del modello sicurezza in questo Paese, oggi abbiamo una forza in più per vincerle, grazie al tuo contributo e di quanti vorranno, con te, apprezzare e respirare l’esperienza di vivere in un Sindacato vero, libero, democratico e autonomo nei suoi assetti organizzativi anche se convintamente confederale nella sua politica sindacale, quale è il nostro grande SIULP.

    Con sincero affetto e gli auguri di buon lavoro.

    Roma, 7 settembre 2015

    Felice

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