Mafia: SIULP, operazione “apocalisse” a Palermo duro colpo a cosa nostra e conferma che coordinamento è arma indispensabile e vincente per contrasto a crimine

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    Dichiarazione del Segretario Generale Felice ROMANO

    Con l’operazione antimafia “apocalisse”, che all’alba di oggi, grazie ad una maxi operazione congiunta tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza sotto la direzione della Procura di Palermo, ha portato in carcere oltre 90 persone del più grande mandamento mafioso di quella città, per estensione e concentrazione di attività mafiose, oltre ad aver inferto un durissimo colpo che ha raso al suolo e smantellato cosa nostra, abbiamo avuto la riconferma che solo con un coordinamento reale delle forze di polizia la mafia può essere messa in ginocchio e definitivamente smantellata.

    Lo afferma in una nota Felice Romano, Segretario Generale del SIULP che, nell’esprimere plauso alla Procura e a tutti i colleghi impegnati nella maxi retata di questa mattina, sottolinea come, ancora una volta, la diffusione del fenomeno mafioso ed estorsivo a Palermo dimostra che con le mafie non bisogna mai abbassare la guardia.

    È straordinario, sottolinea il leader del SIULP, avere la conferma a quanto da tempo il SIULP richiede con forza alla politica e in particolare all’Esecutivo di turno; il coordinamento effettivo delle forze di polizia sotto la direzione della Procura di Palermo è la dimostrazione che le mafie si possono sconfiggere solo attraverso la razionalizzazione delle forze in campo e il ricondurre la loro azione nel solco unitario e sinergico del coordinamento reale. Esigenza, questa, ancora più pressante ai giorni nostri attesi i gravissimi tagli operati alle risorse umane, strumentali, di mezzi ed economiche che costringono le forze di polizia a veri e propri miracoli per contrastare il dilagare della criminalità e garantire la sicurezza delle Istituzioni democratiche, dei diritti di libertà e di sicurezza dei cittadini e della stessa coesione sociale.

    In attesa che il Governo comprenda che la sicurezza non è un costo di sistema ma una condizione imprescindibile per il diritto di fruizione della piena cittadinanza di ogni paese democratico, oltre che fattore di moltiplicatore per lo sviluppo economico e sociale e per la reale integrazione del nostro Paese nella Comunità Europea, conclude Romano, faccio un appello anche ai cittadini. Ai palermitani tutti, adesso, spetta il compito di non vanificare gli sforzi che Magistratura e Forze di polizia hanno attuato e, pertanto, di riconquistare per sempre la propria dignità e la propria libertà attraverso un presidio costante della società civile su quel territorio.

    Un ruolo fondamentale tocca a imprenditori e commercianti palermitani e alla loro voglia di riscatto; speriamo che, seguendo l’esempio di Confindustria siciliana tutti comincino e denunciare e a collaborare senza remore.

    Mafia: Apocalisse; Siulp coordinamento arma vincente

    ROMA
    (ANSA) – ROMA, 23 GIU – L’operazione ‘Apocalisse’, “oltre che ad aver inferto un durissimo colpo a Cosa nostra, riconferma che solo con un coordinamento reale delle forze di polizia la mafia può essere messa in ginocchio e definitivamente smantellata”. Lo afferma il segretario del Siulp Felice Romano sottolineando che proprio l’indagine che ha portato agli arresti di oggi “dimostra che con le mafie non bisogna mai abbassare la guardia”.
    “Il coordinamento effettivo delle forze di polizia sotto la direzione della procura di Palermo – ribadisce il Siulp – è la dimostrazione che le mafie si possono sconfiggere solo attraverso la razionalizzazione delle forze in campo e il ricondurre la loro azione nel solco unitario e sinergico del coordinamento reale. Esigenza, questa, ancora più pressante visti i gravissimi tagli operati alle risorse umane, strumentali, di mezzi ed economiche che costringono le forze di polizia a veri e propri miracoli per contrastare il dilagare della criminalità e garantire la sicurezza delle istituzioni”.
    Il governo, conclude, deve comprendere che “la sicurezza non è un costo di sistema ma una condizione imprescindibile per il diritto di fruizione della piena cittadinanza di ogni paese democratico”.(ANSA).
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