La Segreteria Nazionale del SIULP, con atto formale depositato al tribunale di Caltanissetta lo scorso 23 maggio 2014, si è formalmente costituita parte civile nell’ambito del procedimento penale n. 1/2014 della Corte d’Assise – RGNR 8/2006, relativo alla strage di Capaci.
Il processo in parola, che vede imputati Cosimo Lo Nigro; Salvatore Madonia; Giorgio Pizzo; Vittorio Tutino e Lorenzo Tinnirello, dovrà fare luce sulla strage di Capaci del 23 maggio 1992 in cui hanno atrocemente perso la vita il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta Antonio Montinario, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Alla decisione di costituirci parte civile al processo, accolta dal Tribunale di Caltanissetta nel corso della prima udienza del processo di revisione – afferma Felice Romano Segretario Generale del SIULP – ha contribuito fortemente la ferma volontà di arrivare a quella verità che ha tragicamente rappresentato una pagina buia nella storia del nostro Paese e che, ancora oggi a distanza di 22 anni, ci ha indotto il nostro inequivocabile dovere di fare luce su quell’episodio per giustizia verso i nostri colleghi barbaramente trucidati dalla mafia e a salvaguardia dei diritti di tutti gli operatori di Polizia che ancora oggi si sacrificano in ogni angolo del Paese.
Il SIULP quale parte civile nel corso del processo di revisione sarà rappresentato dall’Avv.to Santangelo Maria Anna del Foro di Palermo.
MAFIA: SIULP SI COSTITUISCE PARTE CIVILE A PROCESSO STRAGE CAPACI
Roma, 26 mag. (Adnkronos) – Siulp si costituisce parte civile al processo per la strage Capaci. “Alla decisione di costituirci parte civile al processo, accolta dal Tribunale di Caltanissetta nel corso della prima udienza del processo di revisione – afferma in una nota Felice Romano, segretario generale del Siulp – ha contribuito fortemente la ferma volontà di arrivare a quella verità che ha tragicamente rappresentato una pagina buia nella storia del nostro Paese e che, ancora oggi a distanza di 22 anni, ci ha indotto il nostro inequivocabile dovere di fare luce su quell’episodio per giustizia verso i nostri colleghi barbaramente trucidati dalla mafia e a salvaguardia dei diritti di tutti gli operatori di Polizia che ancora oggi si sacrificano in ogni angolo del Paese”.
Il Siulp sarà rappresentato dall’avvocato Maria Anna Santangelo del foro di Palermo.