MANOVRA: SINDACATI PS-VF CONTRO GOVERNO, SCELTE SCELLERATE VIA I MINISTRI, PRONTI A GRANDE MANIFESTAZIONE

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Ultimo aggiornamento 12/12/2020

(ANSA) – ROMA, 7 SET – I ministri di Interno, Difesa, Tesoro, Giustizia e Politiche Agricole si devono dimettere ”per aver completamente disatteso gli impegni” presi con il comparto sicurezza. E’ quanto affermano in una nota diversi sindacati del comparto – Siulp, Sap, Ugl polizia di Stato, Consap, Fsn Cisl, Sappe, Ugl Polizia Penitenziaria, Uilpa penitenziari, Sapaf, Ugl Corpo Forestale, Uilpa Forestali, Uilpa Vigili del fuoco, Ugl Vigili del Fuoco – annunciando ”in mancanza di ulteriori risposte” una ”grande manifestazione nazionale”. ”Per far fronte alle difficoltà finanziarie ed economiche del Paese – dicono i sindacati – si può e si deve operare in termini di ottimizzazione delle risorse a disposizione, evitando gli sprechi e superando le duplicazioni istituzionali presenti, al fine di rendere il sistema più efficiente e migliorare la risposta ai cittadini”.
Ed invece ”con le scelte scellerate del Governo non vengono penalizzati soltanto coloro che operano per la sicurezza, ma anche e soprattutto i cittadini”. Nei confronti del comparto, dicono i sindacati, governo e maggioranza hanno disatteso diversi impegni presi, ”anche per iscritto”, disconoscendo ad esempio il principio di specificita’ della professione e bloccando la corresponsione delle indennita’ relative relative alle anzianit… di servizio e agli avanzamenti di carriera, pur essendo state finanziate ”con soldi nostri accantonati da anni!”. Senza contare che ”le organizzazioni sindacali e le rappresentanze militari sono state escluse da qualsiasi confronto” in vista della manovra. I ministri Maroni, La Russa, Tremonti, Palma e Romano Ministri dell’Interno, della Difesa, del Tesoro, della Giustizia e delle Politiche Agricole devono quindi dimettersi ”per aver completamente disatteso gli impegni e per non aver rivendicato nelle sedi competenti il principio di Specificità dei vari Corpi dello Stato di riferimento, con il risultato di indebolire le relative Amministrazioni e di aggravare le condizioni in cui si trovano ad operare gli appartenenti ai vari Comparti”.
E’ necessaria, infine, ”l’immediata convocazione di un serio tavolo di confronto per discutere delle varie problematiche esposte, trovando risposte concrete”

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