MIGRANTI: SIULP, per fermare strage migranti bene Alfano su blocco Dublino.

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    In queste ore, di fronte alle tragedie di centinaia di morti di profughi che cercano di entrare in Europa con ogni espediente – a cominciare dalle cifre per loro proibitive che pagano per avere una possibilità nei viaggi considerati della speranza e che, per molti invece si traducono nell’andare incontro alla morte – assistiamo nei vari palazzi della politica europea ad un “valzer” di esternazioni di sgomento per le vite che si spezzano con rincorse ad impegnarsi, immediatamente, per trovare soluzioni, quasi sempre poco chiare e dilatorie, per gestire al meglio questa “epocale ondata di immigrazione” che solo oggi, e dopo che i flussi sono cominciati ad arrivare in altri paesi via terra, concordano con il Governo italiano che non può essere demandata solo a pochi Paesi ma deve essere priorità per l’intera Comunità europea.

    Lo afferma Felice ROMANO, Segretario Generale del SIULP – dopo le dichiarazioni del Ministro Alfano circa il fatto che in Europa si sta inseminando un virus xenofobo e razzista.

    Oggi, sottolinea Romano, dopo le tante tragedie e l’immobilismo dell’Europa, il peso di questa migrazione epocale ricade esclusivamente sulle spalle delle Forze di polizia e dei numerosi e straordinari volontari senza i quali ben altre sarebbero state le cifre di coloro che soccombono.

    La priorità, sottolinea il leader del SIULP, non può essere la sola istituzione dei centri di identificazione sui confini dell’Unione per permettere il trasferimento in sicurezza nei 28 stati membri o la rincorsa ad erigere “muri” o, peggio ancora, quella dell’isolamento che, oltre ad alimentare un clima di paura e xenofobia come quello che si registrava poco prima del secondo conflitto mondiale, dimostra una cecità politica preoccupante ed irresponsabile come quella attribuita agli struzzi che, per non affrontare il problema, nascondono la testa sotto la sabbia.

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    Se si vuole affrontare realmente il problema, con una governance che abbia veramente carattere europeo, occorre una sterzata all’attuale politica della Comunità. E prima di tutto, come evidenziato dal Ministro Alfano, occorre sospendere subito Dublino che oggi obbliga solo i paesi di confine come l’Italia a sovraccaricarsi di responsabilità e solidarietà oltre la sopportabilità.

    Contestualmente, anche per evitare il corto circuito del nostro sistema di sicurezza e di accoglienza, occorre intervenire immediatamente in Nord Africa, sotto l’egida dell’ONU che non può rimanere estraneo alla gestione di un simile esodo, per individuare aree in paesi che possono garantire la costruzione di “hub” in cui fare accoglienza e vaglio preventivo per coloro che possono ottenere lo status di rifugiato in modo che, solo questi ultimi, possano essere trasferiti, in modo proporzionale, tra tutti i paesi della UE.

    Lanci di agenzia

    MIGRANTI: SIULP, BENE ALFANO, SOSPENDERE DUBLINO

    Roma, 2 set. (AdnKronos) – “Se si vuole affrontare realmente il problema, con una governance che abbia veramente carattere europeo, occorre una sterzata all’attuale politica della Comunità. E prima di tutto, come evidenziato dal ministro Alfano, occorre sospendere subito Dublino che oggi obbliga solo i paesi di confine come l’Italia a sovraccaricarsi di responsabilità e solidarietà oltre la sopportabilità”. Così Felice Romano, segretario generale del Siulp, commenta le dichiarazioni del ministro dell’Interno, Angelino Alfano sull’emergenza migranti.

    “Contestualmente, anche per evitare il corto circuito del nostro sistema di sicurezza e di accoglienza – osserva Romano – occorre intervenire immediatamente in Nord Africa, sotto l’egida dell’Onu che non può rimanere estraneo alla gestione di un simile esodo, per individuare aree in Paesi che possono garantire la costruzione di ‘hub’ in cui fare accoglienza e vaglio preventivo per coloro che possono ottenere lo status di rifugiato in modo che, solo questi ultimi, possano essere trasferiti, in modo proporzionale, tra tutti i paesi della Ue”.

    “In queste ore, di fronte alle tragedie di centinaia di morti di profughi che cercano di entrare in Europa con ogni espediente, a cominciare dalle cifre per loro proibitive che pagano per avere una possibilità nei viaggi considerati della speranza e che, per molti invece si traducono nell’andare incontro alla morte, assistiamo nei vari palazzi della politica europea ad un ‘valzer’ di esternazioni di sgomento per le vite che si spezzano con rincorse ad impegnarsi, immediatamente, per trovare soluzioni- sottolinea il leader del Siulp – quasi sempre poco chiare e dilatorie, per gestire al meglio questa ‘epocale ondata di immigrazione’ che solo oggi, e dopo che i flussi sono cominciati ad arrivare in altri paesi via terra, concordano con il Governo italiano che non può essere demandata solo a pochi Paesi ma deve essere priorità per l’intera Comunità europea”.

    “Oggi – denuncia Romano – dopo le tante tragedie e l’immobilismo dell’Europa, il peso di questa migrazione epocale ricade esclusivamente sulle spalle delle Forze di polizia e dei numerosi e straordinari volontari senza i quali ben altre sarebbero state le cifre di coloro che soccombono. La priorità non può essere la sola istituzione dei centri di identificazione sui confini dell’Unione per permettere il trasferimento in sicurezza nei 28 stati membri o la rincorsa ad erigere ‘muri’ o, peggio ancora, quella dell’isolamento che, oltre ad alimentare un clima di paura e xenofobia come quello che si registrava poco prima del secondo conflitto mondiale, dimostra una cecità politica preoccupante ed irresponsabile come quella attribuita agli struzzi che, per non affrontare il problema, nascondono la testa sotto la sabbia”.

    Immigrazione: Siulp, sospendere Dublino, bene Alfano

    (ANSA) – ROMA, 2 SET – «Se si vuole affrontare realmente il problema» dell’immigrazione, «con una governance che abbia veramente carattere europeo, occorre una sterzata all’attuale politica della Comunità. E prima di tutto, come evidenziato dal ministro Alfano, occorre sospendere subito il trattato Dublino che oggi obbliga solo i paesi di confine come l’Italia a sovraccaricarsi di responsabilità e solidarietà oltre la sopportabilita’». Lo afferma in una nota Felice Romano, segretario generale del sindacato di Polizia Siulp.

    «Contestualmente – aggiunge – anche per evitare il corto circuito del nostro sistema di sicurezza e di accoglienza, occorre intervenire immediatamente in Nord Africa, sotto l’egida dell’Onu che non può rimanere estraneo alla gestione di un simile esodo, per individuare aree in paesi che possono garantire la costruzione di `hub´ in cui fare accoglienza e vaglio preventivo per coloro che possono ottenere lo status di rifugiato in modo che, solo questi ultimi, possano essere trasferiti, in modo proporzionale, tra tutti i paesi della Ue».

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