Modalità di impiego dei Reparti Prevenzione Crimine

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Modalità di impiego dei Reparti Prevenzione Crimine – Esito incontro con il Direttore Centrale Anticrimine e con il Responsabile

Con nota del 24 febbraio scorso, indirizzata al Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, la Segreteria Nazionale Siulp aveva sollecitato un confronto per rappresentare l’esigenza di adeguare le disposizioni ordinamentali concernenti l’organizzazione e l’impiego dei 21 Reparti Prevenzione Crimine dislocati sul territorio.

In quell’appunto, per quel che più interessa, era stata segnalata l’esigenza di dotare queste articolazioni, caratterizzate da una spiccata propensione operativa, anche di una adeguata struttura gestionale che potesse supportare le accresciute esigenze di natura amministrativa derivanti dalle molteplici competenze attribuite agli uffici medesimi, ed alle responsabilità conseguentemente configurate in capo ai rispettivi Dirigenti.

Si era, in particolare, evidenziato come l’attuale regolamento contingentasse l’impiego di personale per la trattazione degli Affari Generali in misura non superiore al 10% dell’organico complessivo, a fronte dei numerosi, molteplici incombenti, parte dei quali sopravvenuti all’emanazione del decreto regolativo – tra i quali è appena il caso di ricordare la devoluzione della gestione delle UOPI – che devono essere soddisfatti in ragione dell’autonoma potestà negoziale e della responsabilità datoriale riconosciuta ai vertici di questi uffici. E tutto questo senza che fosse prevista alcuna figura di diretto collaboratore che affiancasse il titolare dell’ufficio nella trattazione dei delicati compiti attribuiti.

Grazie alla consueta disponibilità all’interlocuzione del Prefetto Francesco Messina, destinatario della missiva della Segreteria Nazionale, il richiesto incontro è stato calendarizzato con apprezzabile solerzia. Nel corso della riunione, che si è svolta all’insegna della massima cordialità, alla quale ha presenziato anche il Direttore del Servizio Controllo del Territorio, Dr. Vincenzo Nicolì, il Siulp ha avuto modo di declinare nel dettaglio i presupposti delle rivendicate esigenze, quali il superamento del non più attuale ed inadeguato limite all’impiego nelle mansioni gestionali di personale addetto alle mansioni organizzativo / amministrative, nonché alla indifferibile necessità di prevedere per ciascuno dei 21 Reparti l’affiancamento di un Funzionario addetto in grado ai alleviare i gravosi compiti dei rispettivi Dirigenti.

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Al termine del cordiale e fattivo scambio di opinioni, il Direttore Centrale Anticrimine, valutate positivamente buona parte delle tesi sostenute dalla delegazione del Siulp, ha assicurato che, oltre alla rimodulazione del limite all’impiego nelle attività interne relative agli Affari Generali, che verrà rideterminato nella misura del 15%, verrà prevista anche la figura del Funzionario addetto in 12 dei maggiori Reparti.

La delegazione del Siulp, preso atto dell’apertura dell’Amministrazione, ha manifestato la sua piena soddisfazione per quello che rappresenta un punto di svolta nella ristrutturazione di un settore le cui peculiarità non erano state, sino ad oggi, opportunamente valorizzate.

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