Il ministero dell’interno comunicato del 12 maggio 2023 ha reso noto che scaricando l’app CieID la carta di identità elettronica potrà essere usata per accedere a vari servizi della PA, INPS e Agenzia Entrate e per la firma digitale.
Grazie all’app CieID si potrà accedere con qualsiasi dispositivo ai servizi della Pubblica Amministrazione e dei privati, dopo aver previamente impostato la password, senza avere bisogno della carta fisica a portata di mano, semplicemente inquadrando un QR Code tramite l’applicazione o inserendo mail e password con un codice temporaneo ricevuto via sms.
La CIE permette anche di firmare un documento digitale attraverso una firma elettronica avanzata sia in ambito pubblico che privato; i cittadini che hanno comunicato in fase di rilascio della CIE l’email o il cellulare e avessero smarrito il PUK possono recuperarlo in modo semplice attraverso l’App CieID.
È possibile attivare l’identità digitale CIE con le nuove funzionalità attraverso il sito www.cartaidentita.it anche subito dopo la richiesta di rilascio del documento.
La App IO è destinata a trasformarsi in un portafoglio digitale che permetterà di raccogliere i documenti utilizzati dai cittadini per dialogare con la Pubblica Amministrazione e accedere alla maggior parte dei servizi pubblici.
Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale dovrebbe lanciare l’iniziativa nella prima metà del 2024, coinvolgendo gli utenti che utilizzano la App IO e includendo inizialmente la patente di guida, la tessera sanitaria e la tessera elettorale.
Ciò significa che accedendo con SPID o CIE sarà possibile, successivamente, visualizzare anche altri documenti, tra cui gli attestati di studio e la Carta Europea della Disabilità. Si tratta di sperimentazioni avviate con i consorzi internazionali Nobid e Potential, per approdare a un sistema che sarà popolato anche dalle identità SPID.
Resta, tuttavia, il problema di garantire la sicurezza, soprattutto legata all’utilizzo dello SPID che non consente ancora a tutti di accedere al livello 3. Per legge, infatti, l’accesso ai servizi telematici della Pubblica Amministrazione si distingue in base al grado di sicurezza previsto dalla tipologia di identità digitale utilizzata:
SPID livello 1: credenziali semplici (nome utente e password);
SPID livello 2: credenziali + codice temporaneo di accesso one time password (OTP);
SPID livello 3: ricorso ad ulteriori soluzioni ed eventuali dispositivi fisici (es. smart card) offerti dal gestore dell’identità (ad esempio, per Poste Italia, oltre alla password serve il ricorso alla App PosteID e ad un PIN SPID 3).
Su questo terzo livello di sicurezza, l’offerta dei gestori ancora non è completa e rende più difficoltoso l’accesso di massa a documenti digitali che richiederebbero invece il massimo livello di garanzia.
Da questo punto di vista, la CIE già offre il livello di sicurezza 3, ragion per cui il Governo spinge in questa direzione per integrarsi a livello europeo con il futuro E-Wallet nell’ambito della revisione del regolamento eIDAS.