La Comunità Europea ha emanato una serie di nuove norme che rafforzano il dispositivo contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. Una nuova agenzia con sede a Francoforte sovrintenderà alla lotta contro gli autori di frodi, la criminalità organizzata e il terrorismo internazionale soprattutto per evitare che inquinamenti del sistema finanziario.
Con il nuovo pacchetto tutte le norme applicabili al settore privato saranno incluse in un nuovo regolamento direttamente applicabile, mentre l’organizzazione delle autorità nazionali competenti per la lotta contro il riciclaggio e il contrasto del finanziamento del terrorismo (AML/CFT) sarà disciplinata da una direttiva. Il regolamento armonizza in modo esaustivo la normativa antiriciclaggio in tutta l’UE, estendendola a nuovi soggetti, dal settore delle cripto-attività al commercio dei beni di lusso e fino alle società e agli agenti nel settore del calcio professionistico.
Obblighi più rigorosi vengono stabiliti in materia di verifica, con la fissazione di un limite di 10.000 euro per i pagamenti in contanti.
La direttiva migliora l’organizzazione dei sistemi antiriciclaggio nazionali stabilendo norme chiare sulle modalità di collaborazione tra le unità di informazione finanziaria (FIU, gli organismi nazionali che raccolgono informazioni sulle attività finanziarie sospette o insolite negli Stati membri) e le autorità di vigilanza.
Viene, inoltre, istituita una nuova Autorità per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (AMLA), che avrà poteri di supervisione diretta e indiretta sui soggetti obbligati ad alto rischio nel settore finanziario.
La nuova Autorità rafforzerà l’efficienza del quadro in materia di AML/CFT creando un meccanismo integrato con i supervisori nazionali per garantire il rispetto degli obblighi in materia di AML/CFT nel settore finanziario. L’AMLA avrà anche un ruolo di sostegno in relazione al settore non finanziario e coordinerà e sosterrà le FIU. Oltre ai poteri di supervisione e al fine di garantire la conformità, in caso di violazioni gravi, sistematiche o ripetute di obblighi direttamente applicabili, l’Autorità imporrà sanzioni pecuniarie ai soggetti obbligati selezionati.
La nuova direttiva antiriciclaggio prevede inoltre che gli Stati membri dell’UE rendano disponibili mediante un punto di accesso unico le informazioni provenienti da registri centralizzati dei conti bancari, che contengono dati su chi detiene quale conto bancario e dove.
Poiché la direttiva antiriciclaggio fornirà l’accesso al punto di accesso unico solo alle FIU, il Consiglio Europeo ha adottato una direttiva distinta per garantire che le autorità di contrasto nazionali possano accedere a tali registri attraverso il punto di accesso unico e l’armonizzazione del formato degli estratti conto bancari. Tale accesso diretto e l’uso di formati armonizzati da parte delle banche costituiscono uno strumento importante nella lotta contro i reati e in relazione agli sforzi tesi a individuare e confiscare i proventi di reato.
Il regolamento antiriciclaggio si applicherà tre anni dopo l’entrata in vigore. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire alcune parti della direttiva antiriciclaggio e tre anni per recepirne altre parti.