Operativa l’anticipazione INPS del Trattamento di Fine Servizio

2803

Ultimo aggiornamento 07/09/2023

Dal 1° febbraio 2023, è consentito agli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali di ottenere l’anticipo dell’importo del TFS maturato, al netto di interessi e spese, ad un tasso d’interesse dell’1%.

L’anticipo del TFS (Trattamento di Fine Servizio) riguarda solo i dipendenti pubblici iscritti al Fondo Credito Inps.

Il Fondo della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito) è stato istituito nel 1996 (legge 23 dicembre 1996, n. 662) ed eroga numerose prestazioni creditizie e sociali ai dipendenti pubblici, i quali versano al Fondo stesso una contribuzione pari allo 0,35% della retribuzione contributiva e pensionabile. La trattenuta si applica ogni mese sulla retribuzione degli iscritti al Fondo. Questo prelievo obbligatorio sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici non ha nulla a che vedere con la contribuzione trattenuta ai fini previdenziali: si tratta di un contributo aggiuntivo e specifico per il Fondo.

Al Fondo sono obbligatoriamente iscritti tutti i dipendenti pubblici appartenenti alla gestione ex INPDAP. Chi vuole continuare a aderire al Fondo Credito anche dopo il pensionamento deve esercitare l’opzione entro l’ultimo giorno di servizio. I pensionati già dipendenti pubblici versano lo 0,15% della pensione.

La richiesta dell’anticipo del 100% della propria liquidazione è possibile per i pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali aventi diritto a una prestazione di TFS/TFR non ancora interamente erogata.

Non possono usufruire della prestazione i cessati dal servizio che non risultino iscritti alla Gestione sia al momento della domanda di anticipazione del TFS/TFR che al momento della concessione dell’anticipazione dello stesso.

Il tasso d’interesse applicato è pari all’1% per tutta la durata del finanziamento e in regime di capitalizzazione semplice. Sull’importo dell’anticipazione al lordo degli interessi si applicherà la ritenuta dello 0,50% per le spese di amministrazione.

Gli iscritti alla gestione in questione possono ottenere l’anticipo dell’intero importo del TFR/TFS maturato e non liquidato o di una sua parte, senza dover attendere i tempi di pagamento ordinari.

Come sottolineato dall’Inps, le domande di anticipo del trattamento di fine servizio o di fine rapporto possono essere presentate esclusivamente in modalità telematica, accedendo alla scheda prestazione presente sul sito dell’Inps alla relativa sezione.

In fase di domanda, il richiedente dovrà specificare se il finanziamento viene richiesto per il TFR/TFS completo oppure per un importo minore.

Inoltre, nel caso in cui parte della somma richiesta sia già assoggettata a vincoli o cessioni, dovrà indicare se intende ricevere il finanziamento per l’ammontare effettivamente disponibile.

I richiedenti non dovranno allegare la certificazione relativa al TFS, visto che questa è disponibile in forma automatizzata nei sistemi dell’Area credito.

I tempi di lavorazione della richiesta sono di massimo 180 giorni.

Ricordiamo che per i non iscritti al fondo credito è comunque disponibile l’opzione dell’anticipo del TFS con prestito bancario con gli istituti convenzionati.

La procedura prevede l’inoltro della richiesta all’Ente erogatore, nel nostro caso l’INPS, che invia al lavoratore interessato la certificazione del diritto all’anticipazione.  A quel punto si può andare in banca. È possibile prendere visione dell’elenco delle banche e istituti di credito che aderiscono all’Accordo attraverso il portale lavoropubblico.gov.it.

Con l’accordo ABI sull’anticipo del TFS, il prestito ottenibile arriva ad un massimo di 45mila euro, con tasso di interesse teorico dello 0,4%. Significa che, in via teorica, per ottenere l’anticipazione sul proprio TFS maturato si dovrebbe ottenerne prima del tempo una quota fino a 45mila euro pagando circa 180 euro.

Tuttavia, le banche che aderiscono (non vi è alcun obbligo), sono pochissime (ad oggi se ne contano appena 8), mentre in molti casi il tasso d’interesse richiesto tramite offerta di mercato arriva anche oltre il 4% (per un importo pari a 1.800 euro).

Per quanto riguarda la tempistica di erogazione dell’anticipo, con la procedura INPS + Banca sono previsti circa 15 giorni affinché la banca provveda all’accredito della somma anticipata sul conto corrente indicato dal richiedente.

Advertisement