Dichiarazione del Segretario Generale Felice Romano
comunicato stampa
L’invio della bozza del decreto di regolamento per l’armonizzazione previdenziale del personale del comparto sicurezza e difesa da parte del Ministro Fornero, a poco più’ di dieci giorni dalle elezioni, e’ la prova di un vero e proprio accanimento da parte dello stesso Ministro nei confronti delle donne e degli uomini in uniforme che servono devotamente il Paese pur di fronte a quello che si può’ definire in vero e proprio maltrattamento.
Insistere nel voler riproporre, a camere sciolte, un testo di regolamento che ha un portata devastante per il personale e che fa collassare il sistema sicurezza, considerato anche il parere nettamente contrario già espresso dal Senato, facendo trapelare che sarebbe stato approvato nel primo CDM di questa settimana, o e’ un accanimento oppure nasconde una regia che pur essendo lontana dagli interessi dei poliziotti e del diritto alla sicurezza dei cittadini, vuole inserire elementi di strumentalizzazioni utili solo alla campagna elettorale in corso.
Lo afferma Felice Romano Segretario Generale del SIULP che, nel sottolineare di aver già interessato il Ministro Cancellieri la quale ha affermato di non essere stata informata del fatto che il provvedimento fosse all’ordine del giorno del CDM e che comunque avrebbe ostacolato ogni provvedimento contrario alle necessita’ del sistema sicurezza e dei suoi operatori, sottolinea la preoccupazione che la sicurezza e i poliziotti, sinora completamente ignorati nella campagna elettorale, stiano diventato elemento di strumentalizzazione nello scontro politico.
L’iter prevede che il testo, una volta arrivato alla Presidenza delle Camere sia inviato alle competenti Commissioni che devono fare una valutazione politica ed emettere un parere. Da quel momento decorre il termine dei 30 giorni previsti per poter procedere all’pprovazione da parte del CDM.
Ecco perché, ribadisce Romano, chiedo ai Presidenti Schifani e Fini, a nome dei circa 30mila poliziotti che il SIULP rappresenta di non inviare la bozza di decreto alle Commissioni e di rinviare al prossimo Parlamento, che sarà legittimato nelle sue funzioni dal voto dei cittadini italiani, l’onere e la possibilità di valutare la portata di tale provvedimento e di apportare le necessarie correzioni.
Sono certo, conclude Romano che i Presidente di Camera e Senato, come dimostrato sinora, saranno la migliore garanzia per i poliziotti e militari servitori dello Stato ma anche per il diritto degli italiani ad avere una sicurezza reale.