(ANSA) – ROMA, 13 MAR – ”E’ in atto da tempo all’interno del Dipartimento della Pubblica Sicurezza un processo di involuzione politica che, attraverso l’esclusione pervicacemente ricercata delle rappresentanze della stragrande maggioranza del personale, produce atteggiamenti e progetti riorganizzativi che, tendendo alla rimilitarizzazione dell’Istituzione, vengono sottratti al vaglio ed al giudizio di chi ne ha la prerogativa per norma”.
Lo affermano i sindacati di polizia Siulp, Sap, Ugl e Consap sottolineando che il Dipartimento da tempo ”elabora progetti di riorganizzazione di ruoli professionali e settori di attività, quali la remotizzazione degli uffici di polizia stradale e l’introduzione di inediti procedimenti di raccolta e classificazione dei dati sensibili dei dipendenti, al di fuori di un progetto organico complessivo e senza un adeguato confronto con le rappresentanze del personale”. Per questo motivo i sindacati ”diffidano” il Dipartimento dal ”perseverare in una strategia di inaccettabile sovvertimento delle regole” e rivolgono un appello al capo della Polizia Antonio Manganelli ”affinché non si renda inconsapevolmente complice di politiche e strategie che costringeranno i sindacati ad indire lo stato di agitazione per frenare e contrastare con ogni mezzo il processo di involuzione che sta investendo il Dipartimento”.