In occasione della commemorazione del 14° anniversario del sacrificio dell’amico Emanuele PETRI, il valoroso Sovrintendente che con il suo sacrificio consentì di stroncare sul nascere i tentativi di riportare il terrorismo nel nostro paese per farlo ricadere nel buio dei sanguinosi anni di piombo che hanno lastricato le strade dell’Italia del sangue dei suoi migliori servitori, il SIULP ricorda l’esempio di estrema straordinarietà che ci ha lasciato il prezioso lavoro svolto nell’ordinarietà da Emanuele. Un esempio che oggi, più che mai, assurge a vero e proprio testamento a cui tutti i servitori dello Stato debbono guardare come modello per assolvere al meglio la loro funzione al servizio della collettività.
L’amico Emanuele, che si è sempre distinto per la straordinaria capacità generata dalla sua ordinaria volontà di essere sempre e con dedizione e amore al servizio degli altri, nel SIULP per i Colleghi così come nelle associazioni del volontariato per i più bisognosi, nel giorno della commemorazione del suo sacrificio da eroe, ci richiama alla massima attenzione e alle rispettive responsabilità perché la sua commemorazione ci riporta ad un tema ancora attuale e pericolosamente imprevedibile.
Lo afferma Felice Romano Segretario Generale del SIULP, sindacato di cui anche Petri era un quadro dirigente, nel ricordare il Collega caduto e per ringraziare ancora una volta la moglie Alma e il figlio Angelo per la vicinanza e l’attaccamento alla Polizia di Stato e allo stesso SIULP oltre che l’esempio di compostezza che rappresentano per tutti i poliziotti. .
Ha fatto bene il Prefetto Gabrielli a presenziare alla commemorazione dell’anniversario di Emanuele; giacché esaltare lo spirito di servizio, l’attaccamento al dovere e la professionalità con cui 14 anni fa, su un treno anonimo durante uno dei tanti servizi di controllo del territorio che la Polizia di Stato svolge continuamente notte e giorno, così come tanti altri Colleghi in altri luoghi del nostro Paese si sono immolati sull’altare del dovere per difendere la democrazia e la sicurezza dei cittadini, un ordinario controllo, che poi è costatata la vita ad Emanuele, ha consentito uno straordinario risultato che ha scongiurato il rigurgito del terrorismo brigatista.
In onore di Emanuele, e di tutti quei Colleghi che come lui non hanno esitato a sacrificare la vita per il Paese, oggi abbiamo la responsabilità di richiamare l’attenzione dell’esecutivo affinché sulla sicurezza continui ad investire, così come sta facendo, per garantire livelli di controllo del territorio che ad oggi ci hanno consentito, nonostante due grandi eventi come l’expò e il giubileo straordinario, di poter evitare attacchi terroristici come quelli che hanno terrorizzato altri paesi dell’Europa.
Investire sulla sicurezza, a partire dalle risorse umane, significa creare le condizioni affinché i cittadini siano liberi dalla paura ma anche di poter rilanciare lo sviluppo economico e sociale per far crescere il benessere attuale e per le future generazioni.