Primi segnali di apertura del Governo rispetto alle richieste del Siulp

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Nonostante l’incertezza del contesto nel quale il Parlamento si appresta a discutere del Def, resa ancor più problematica da ulteriori fattori di instabilità che si aggiungono a un quadro già caratterizzato da conflitti e tensioni geopolitiche, registriamo con soddisfazione alcuni segnali di apertura giunti dal Governo rispetto all’esigenza, prospettata dal SIULP, di avere un momento di interlocuzione allo scopo di sondare la volontà di predisporre idonei appostamenti nella futura legge di bilancio per adeguare le retribuzioni e affrontare rilevanti aspetti giuridici e ordinamentali che riguardano il nostro comparto.

Il Governo ha previsto per i primi giorni di novembre un Consiglio dei ministri monotematico, che sarà dedicato alle misure di carattere economico, ordinamentale e di tutela degli appartenenti al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Tale seduta sarà preceduta da un incontro del Presidente del Consiglio e dei Ministri competenti con i sindacati rappresentativi del comparto.

Tale iniziativa è una prima risposta alla ‘specificità” del nostro comparto prevista dalla legge.

Nei giorni scorsi il ministro dell’Interno rispondendo al question time ha confermato l’impegno del governo a incrementare le risorse attraverso la prossima legge di bilancio per consolidare l’attuale crescita del trend assunzionale, anche per far fronte agli impegni relativi ai grandi eventi previsti in Italia, dal G7 nel 2024 al Giubileo del 2025 fino alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.

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Nella circostanza, nel confermare pieno sostegno alle Forze di polizia il Ministro ha ricordato che a fronte delle assunzioni straordinarie previste ed effettuate a legislazione vigente, nel corso dei prossimi anni sarà possibile immettere in servizio nelle forze dell’ordine, complessivamente considerate, altre 6645 unità di personale nel convincimento che si tratti di un investimento in legalità sviluppo e in democrazia”

L’auspicio è che possano essere individuate risorse idonee per il rinnovo del contratto collettivo di settore e norme adeguate alla tutela delle donne e degli uomini impegnati costantemente nel difficile compito di garantire la sicurezza sul territorio nazionale.

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