Quando scatta la multa per il ticket parcheggio scaduto

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Al termine dell’ultimo minuto di sosta coperto dal ticket, l’automobilista farà bene ad essere di nuovo presso il posteggio con le strisce blu, al fine di spostare il suo mezzo o acquistare tempestivamente un nuovo biglietto.

La normativa in materia non prevede alcun possibile margine di tolleranza tra un ticket e l’altro, ne consegue perciò che l’automobilista dovrà essere in grado di coprire subito la prosecuzione della sosta in area con strisce blu, per non rischiare una sanzione

oscillante tra i 42 e i 173 euro, prevista dall’art. 157 del Codice della strada (pur con la riduzione del 30%, applicata se la multa è pagata entro 5 giorni dalla data di contestazione o notificazione del verbale).

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 7839 del 2022, ha affrontato il tema delle conseguenze sanzionatorie per gli automobilisti poco puntuali nell’acquisto di un nuovo ticket per il prolungamento della sosta stabilendo che – nel momento in cui scade l’ultimo minuto coperto dal talloncino o tagliando strisce blu – è come se la sosta ricominciasse da zero, senza contare il tempo precedente di regolare parcheggio.

In altre parole, per i giudici di piazza Cavour, se il patentato non si attiva per tempo, acquistando il biglietto con buon anticipo rispetto all’orario di scadenza del ticket strisce blu, è come se non avesse mai pagato, restando scoperto e potenzialmente “multabile”, così come previsto dal Codice della Strada.

Tuttavia, alcune amministrazioni locali hanno stabilito un periodo di 15 minuti di tolleranza, onde agevolare l’automobilista nella fase di rinnovo del ticket. La finalità di questa previsione è quella di evitare situazioni in qualche modo paradossali, nelle quali la sanzione pecuniaria viene emessa nello stesso momento in cui si paga l’ulteriore ora di parcheggio nell’area strisce blu.

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