Replica alle scuse del Ministro BRUNETTA
ACCETTIAMO LE SCUSE DI BRUNETTA, MA ORA BASTA DAVVERO CON LE OFFESE
Dichiarazione del Segretario Generale, Felice Romano
Accettiamo le scuse ufficiali di Brunetta, che almeno in questo caso si è dimostrato tempestivo.
Attendiamo altrettanta tempestività sul fronte, più impegnativo, del suo lavoro.
Presentare i propri libri ricercando la notizia sulla pelle dei poliziotti non ci sembra molto corretto: rammentiamo tra l’altro che ogni poliziotto che fa lavoro d’ufficio è costretto a farlo da leggi, norme e regolamenti che stabiliscono incombenze inevitabili.
Saremmo tutti molto più contenti se Brunetta o qualcun altro ponesse mano a questo sistema impazzito per ridare dignità alla funzione di polizia e ai poliziotti.
Sappia però il Ministro che anche i poliziotti oggi impiegati in servizi “d’ufficio” fanno una notte ogni quattro giorni in ufficio e il sabato e la domenica sono impegnati in ordine pubblico a ricevere botte e sassi sulle proprie testoline, mentre il Ministro corregge le bozze dei suoi libri.
Il tutto senza neanche percepire lo straordinario.
Sarebbe perciò prezioso che il Ministro si occupasse di questo se davvero vuole riqualificare l’ordine pubblico e sarebbe davvero auspicabile se, per un po’ di tempo parlasse di meno e facesse di più.
Pubblichiamo i comunicati ANSA – AGI con le scuse del Ministro BRUNETTA ed alcuni articoli
BRUNETTA, NON VOLEVO OFFENDERE NESSUNO
(ANSA) – ROMA, 28 MAG – Il ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, getta acqua sul fuoco sulla polemica suscitata dalle sue parole sui ‘poliziotti-panzoni’. “Nessuna volontà di offendere nessuno, ma solo una constatazione scherzosa per dire che chi per tanti anni ha fatto il burocrate dietro una scrivania, è difficile faccia il poliziotto alla Starsky e Hutch per la strada”, ha detto il ministro a margine della presentazione del suo libro “Rivoluzione in corso”. “Chiedo scusa ai bravissimi poliziotti con la pancia – ha aggiunto il ministro – nessuna offesa nei loro confronti, ma solo la constatazione che un eccesso di impegno burocratico delle forze dell’ordine ha spesso snaturato la missione principale del sistema sicurezza che è quella di stare per la strada per la sicurezza dei cittadini. Meno burocrazia, tra le forze dell’ordine e più qualificazione dell’ordine pubblico”.
INSORGONO SINDACATI POLIZIA, AFFERMAZIONI INFONDATE E GRAVI
(AGI) – Roma, 28 mag. – Il Sindacato italiano Appartenenti alla Polizia e l’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia giudicano “infondate e gravi” le affermazioni del Ministro Brunetta che – affermano in una nota – “offendono gli operatori della Polizia di Stato, esprimendosi per editti populistici di cattivo gusto che poco si addicono ad un Ministro della Repubblica”. Insorge anche il Il Coisp, il Sindacato Indipendente di Polizia: “Brunetta continua a offendere gli Operatori della Polizia di Stato”. Il ministro Brunetta dimostra di non conoscere l’organizzazione e i compiti della Polizia di Stato – si legge ancora nel comunicato del primo sindacato- poiche’ i colleghi che svolgono servizio ‘dietro le scrivanie’, quelli che lui definisce ‘panzoni’, altro non fanno che proseguire il lavoro effettuato dalle pattuglie in strada, dagli uffici investigativi e tutte le attivita’ amministrative (obbligatorie per legge) connesse al rilascio dei permessi di soggiorno o ai decreti di espulsione, oltre ad esser in gran parte personale ferito in servizio o parzialmente idoneo a causa di patologie contratte in servizio”. I due sindacati consigliano a Brunetta “prima di avventurarsi nel rilasciare dichiarazioni sugli uomini e le donne della Polizia di Stato, di informarsi dai suoi colleghi della Giustizia e dell’Interno, sugli sviluppi delle attivita’ di prevenzione e persecuzione dei reati che la polizia prosegue con le Autorita’ Giudiziarie ed Amministrative per garantire la sicurezza ai cittadini. La nostra e’ un attivita’ complessa ed articolata, anche il banale rilascio dei passaporti richiede un accurato accertamento a meno che il Ministro non intenda far espatriare liberamente chi rapisce i figli o e’ colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere. Per memoria del Ministro si ricorda che il personale che lui definisce ‘panzone’ quotidianamente lascia la scrivania e viene impiegato nei servizi di ordine pubblico o in scorte a personaggi di varia natura negandogli sia il riposo che il pagamento dello straordinario, e spesso salta pausa pranzo o cena”.Il Coisp sottolinea: “Si vergogni. E’ un frustrato”, si legge in una nota del sindacato. Per il sindacato, quelle pronunciate dal ministro sono parole: “inaccettabili ed irrispettose. Ancor di piu’ vergognose se si pensa che un uomo di Governo le ha rivolte a uomini e donne impegnate quotidianamente a garantire la liberta’ del nostro Paese, anche quella del Ministro Brunetta”. Per il sindacato ognuno deve fare la propria parte nella societa’: “Gli uomini di Governo facciano gli uomini di Governo, garantendo alla societa’ tutta sicurezza, uguaglianza, liberta’. Cosa che – dice Franco Maccari, segretario generale – fin ora questo Governo non ha mai fatto. Di certo non lo ha fatto nei confronti delle Forze dell’Ordine alle quali chiede sforzi sempre maggiori da affrontare con risicate risorse. Si chiede ai poliziotti di andare per le strade, nelle macchine o in elicottero. Ma il Ministro sa che tante auto della Polizia sono ferme perche’ manca addirittura la benzina per farle muovere”.
Brunetta/ Dopo aver dato dei “panzoni” ai poliziotti, il Ministro si scusa: “Scherzavo”
L’ultima uscita del Ministro Brunetta, riferita ai poliziotti “panzoni” non è affatto piaciuta e anzi ha suscitato l’indignazione dei sindacati di polizia: «La misura è colma – afferma il Siulp – qualcuno arresti Brunetta prima che sia troppo tardi».Le reazioni hanno costretto il ministro a porgere scuse ufficiali costringendolo a una parziale rettifica . «Nessuna volontà di offendere nessuno, solo una constatazione scherzosa» si è giustificato Brunetta. – www.blitzquotidiano.it
Brunetta, più poliziotti on the road con pistola e manganello
Intervenendo in tema di sicurezza nelle città il Ministro della Pubblica Amministrazione, Brunetta, intervistato a Klauscondicio, ha affermato che per garantire la sicurezza per le strade cittadine occorre meno burocrazia. E’ necessario che ci siano più poliziotti on the road a diretto contatto con i cittadini “ma non quelli panzoni, quelli che non hanno fatto altro che il passacarte, perché lì se li mangiano” sottolinea Brunetta. “Bisogna cambiare il concetto stesso di sicurezza, deve essere fatta da chi la sa fare, occorrono poliziotti con pistola e manganello che vadano in giro per le strade, nelle gazzelle, nelle automobili e in elicottero. Questa deve essere la sicurezza. La sicurezza non deve essere burocrazia e invece, purtroppo, gran parte del nostro capitale umano, impiegato nei sistemi di sicurezza, è utilizzato per produrre carte e quindi burocrazia”, ha aggiunto il ministro.
Immediata la replica dei sindacati di polizia. “Brunetta continua ad offendere gli operatori della Polizia di Stato”, così replica il Cosip, sindacato indipendente di Polizia, al ministro Brunetta che propone di non mandare per strada quei poliziotti che sono sempre stati in ufficio. Forti critiche arrivano anche dai sindacati Siulp, Siap e Anfp: “il personale che il ministro definisce “panzone” quotidianamente lascia la scrivania e viene impiegato per l’ordine pubblico o in servizio di scorta”, saltando pasti, riposi e con straordinari non pagati. – www.italia-news.it
D’Antoni: Su poliziotti ‘panzoni’ Brunetta inadeguato
“Dicendo ‘scherzavo’ mette una pezza che è quasi peggio del buco”
Roma, 29 mag. (Apcom) – Dopo aver “offeso in maniera insensata i poliziotti, definendo gli agenti che lavorano in ufficio ‘passacarte’ e ‘panzoni'”, il ministro Renato Brunetta “mette una pezza che è quasi peggio del buco. Non è possibile uscirsene in questo modo e poi pensare di farla franca dicendo ‘scherzavo'”, secondo Sergio D’Antoni (Pd). “Il fatto che un esponente di governo si senta libero di fare volgari battute su temi tanto delicati – prosegue l’ex leader sindacale in un comunicato – è indicativo di quanto questo esecutivo abbia a cuore i problemi reali del Paese. Invece di ringraziare le forze dell’ordine per il lavoro che svolgono nonostante i tagli imposti dal suo governo, Brunetta preferisce sfottere e indicare capri espiatori che nascondano l’inadeguatezza sua e del resto dell’esecutivo. Consigliamo al ministro – conclude D’Antoni – di recuperare una certa dose di serietà e di esprimere rispetto nei confronti di chi, ogni giorno e da ogni posizione, lavora per garantire la sicurezza e l’incolumità di tutti i cittadini”. APCOM
Polizia, l’affondo di Brunetta:”Meno burocrazia e più lavoro sulle strade”
«Meno burocrazia e più polizia sulla strada a contatto diretto con il cittadino: è la proposta del ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, intervistato alla trasmissione Klauscondicio. «Certamente – afferma Brunetta – non si può mandare in strada il poliziotto “panzone” che non ha fatto altro che il passacarte, perchè lì se li mangiano. Bisogna cambiare il concetto stesso di sicurezza, deve essere fatta da chi la sa fare». «Perchè – esemplifica il ministro – il passaporto bisogna farlo in questura? Il burocrate faccia il burocrate, i poliziotti con la pistola ed il manganello vadano in giro per le strade, nelle gazzelle, nelle automobili e in elicottero. Questa deve essere la sicurezza. La sicurezza non deve essere burocrazia e invece, purtroppo, gran parte del nostro capitale umano, impiegato nei sistemi di sicurezza, è utilizzato per produrre carte e quindi burocrazia».
Secca la replica dei sindacati di polizia, che definiscono «infondate e gravi» le affermazioni del ministro Brunetta, che «offendono gli operatori della Polizia di Stato, esprimendosi per editti populistici di cattivo gusto che poco si addicono ad un ministro della Repubblica». «Il ministro – rilevano Siap e Anfp – dimostra di non conoscere l’organizzazione ed i compiti della Polizia di Stato poichè i colleghi che svolgono servizio “dietro le scrivanie”, altro non fanno che proseguire il lavoro effettuato dalle pattuglie in strada, dagli uffici investigativi e tutte le attività amministrative (obbligatorie per legge) connesse al rilascio dei permessi di soggiorno o ai decreti di espulsione, oltre ad esser in gran parte personale ferito in servizio o parzialmente idoneo a causa di patologie contratte in servizio». Ilsole24ore.com
538_CorrieredellaSera_28_5_2009