Riforma sistema previdenziale.Richiesto tavolo confronto al ministro Monti

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Ultimo aggiornamento 09/08/2015

Di seguito riportiamo la lettera, a firma congiunta del cartello sindacale del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, inviata al Presidente del Consiglio Dott. Mario Monti e ai ministri interessati, con cui chiediamo un tavolo di confronto.

 

L’articolo 19 della legge 4 novembre 2010 n. 183 prevede che ai fini della definizione degli ordinamenti, delle carriere e dei contenuti del rapporto di impiego e della tutela economica, pensionistica e previdenziale, è riconosciuta la specificità del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché dello stato giuridico del personale ad esse appartenente, in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell’ordine e della sicurezza interna, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti.

In virtù di tale specificità il comma 18 dell’articolo 24 del DL 6 dicembre 2011 n. 101, convertito nella legge 214/2011, contempla che, allo scopo di assicurare un processo di incremento dei requisiti minimi di accesso al pensionamento per i dipendenti del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico siano adottate le relative misure di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico con regolamento da emanare entro il 30 giugno 2012, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.

In Previsione e nelle more della emanazione del regolamento previsto dall’articolo 24 comma 18 del Dl 6 dicembre 2011 n. 101, convertito nella legge 214/2011, le sottoscritte Organizzazioni Sindacali e Rappresentanze Militari del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico chiedono che, in conformità con quanto avvenuto in occasione della emanazione del Dlgs 30 aprile 1997 n. 165, con il quale sono state dettate disposizioni tese ad armonizzare le normative pensionistiche del comparto sicurezza e difesa rispetto alla riforma generale del sistema previdenziale attuata dalla legge 8 agosto 1995 n. 335, venga istituito presso il Ministero della Funzione Pubblica un formale tavolo di confronto con la partecipazione dei Ministeri e delle rappresentanze dei lavoratori interessati.

Detto tavolo, oltre a favorire un propedeutico approfondimento delle problematiche legate alla peculiarità delle categorie interessate, si appalesa come tappa fondamentale di un percorso idoneo a consentire la salvaguardia della specificità sancita dall’articolo 19 della legge 4 novembre 2010 n. 183.

La presente richiesta si giustifica con l’esigenza di contemperare al meglio la realizzazione del processo di armonizzazione previsto dal comma 18 dell’articolo 24 del dl 201/2011 con la necessità di garantire il mantenimento di adeguati livelli di operatività ed efficienza al sistema sicurezza, difesa e soccorso pubblico che lo stesso Presidente del Consiglio ha recentemente definito “cuore pulsante del paese”.

Nel convincimento che la presente richiesta venga interpretata come l’espressione più autentica e sincera della propria volontà di collaborare attivamente al processo di armonizzazione previdenziale, le sottoscritte organizzazioni sindacali e rappresentanze del personale militare auspicano, da parte del Governo, un concreto e significativo segnale che al di la della sua indubbia valenza di sensibilità ed ascolto testimoni altresì la volontà di valorizzare positivamente la specificità del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico respingendo ed allontanando l’idea che esso possa essere inteso unicamente quale strumento finalizzato a giustificare la restrizione dei diritti e delle tutele del personale per alimentare ambigue e malintese aspettative di effimeri ed improbabili vantaggi economici.

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