Rimborso rette asili nido riferito all’anno solare 2024

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Con circolare Prot. Serv. Ass./000610 del 27 gennaio 2025 il Dipartimento della P.S. – Servizio assistenza e attività sociali, ha emanato direttive in ordine al rimborso, anche parziale, delle rette relative alle spese sostenute per la frequenza degli asili nido da parte dei figli a carico dei dipendenti, nell’ambito delle attività assistenziali in favore del personale della Polizia di Stato e in ottemperanza all’art. 38 del decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 2002, n. 164.

Il rimborso è riferito all’anno solare 2024 (per il periodo 10 gennaio – 31 dicembre 2024). I rimborsi dovranno riferirsi esclusivamente alle spese sostenute per la frequenza degli asili nido, sia pubblici che privati, con esclusione, quindi, di qualsiasi altro onere finanziario accessorio (ad esempio, le spese per l’iscrizione, per il trasporto, per il riscaldamento etc.). Anche le quote riferite ai pasti, effettivamente consumati presso gli asili nido, sono da comprendersi nel rimborso in questione.

Sono ammesse a rimborso le rette pagate per la frequenza di strutture educative, sostanzialmente assimilabili alla fattispecie degli asili nido propriamente detti, quali i “baby sitting”, i “punti gioco” ed i “baby parking”, che sono cumulabili con quelle sostenute per la frequenza degli asili nido purché sempre riferite al periodo suindicato. Il diritto viene mantenuto anche nel caso di utilizzo di asili nido convenzionati.

Premesso che il rimborso delle rette viene assicurato per ciascun figlio di età compresa tra 0 e 3 anni, la circolare precisa che anche se il minore per il quale si presenta la domanda ha compiuto i tre anni d’età nel corso del 2024, sarà possibile richiedere il rimborso delle mensilità da gennaio ad agosto 2024.

Per i minori portatori di handicap grave (ai sensi dell’art. 3, comma 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104) il rimborso delle rette avverrà per intero per tutta la durata della frequenza dell’asilo nido. Il diritto cessa nel momento in cui i predetti inizieranno a frequentare la scuola materna.

Anche per l’anno 2024 è stato previsto il cd. bonus asilo nido, di cui all’art. l, comma 355, della legge 11 dicembre 2016, n.232 (legge di bilancio 2017) e successive modificazioni, modulato tra un minimo pari a euro 1.500,00 ed un massimo pari a euro 3.000,00, in base all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) e corrisposto direttamente dall’INPS su domanda del genitore, per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche (secondo le istruzioni operative di cui al messaggio INPS n. 1024 del 11 marzo 2024).

Nella modulistica è prevista l’indicazione di “eventuali altri analoghi contributi percepiti per rimborso rette asili nido”, così da consentire di determinare l’importo rimborsabile dall’Amministrazione, che sarà pari alla differenza tra il totale della spesa sostenuta dall’interessato nell’anno solare 2024 e le altre somme eventualmente percepite dal medesimo per lo stesso periodo.

Tutti i dipendenti interessati dovranno produrre all’Ufficio amministrativo contabile di riferimento, entro e non oltre il 28 febbraio 2025, l’istanza con correlato prospetto riepilogativo per il rimborso delle rette, indicando l’ammontare delle rette pagate nell’anno 2024.

Per poter procedere al pagamento dei rimborsi, occorre che ciascun interessato, che sostiene l’onere del pagamento, oltre all’istanza di rimborso e al prospetto riepilogativo presenti per ciascun mese di cui chiede il rimborso, anche la seguente documentazione:

  1. a) attestazione di frequenza mensile rilasciata dall’amministrazione dell’asilo nido, dalla quale dovranno risultare:

– generalità del dipendente (nome, cognome e data di nascita);

– generalità del figlio (nome, cognome e data di nascita);

– importo della retta dovuta.

Tale attestazione potrà essere sostituita da un’autodichiarazione da parte del dipendente;

  1. b) ricevute, in originale, dei pagamenti mensili (o documentazione equipollente rilasciata dall’amministrazione dell’asilo nido) intestate al dipendente, dove dovrà essere specificato nome e cognome del figlio/a e mese di riferimento. Nel caso in cui la suddetta ricevuta sia intestata all’altro genitore, il dipendente dovrà allegare anche il modello A bis
  2. c) per i minori portatori di handicap grave, idonea documentazione di legge attestante l’handicap grave (ai sensi dell’art. 3, co. 3 della citata l. n. 104/1992), o, in alternativa, specifica autodichiarazione da parte dei dipendenti.
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