Rinnovo contratto comparto sicurezza e difesa
Signor Presidente del Consiglio Prof. Mario Draghi,
con la riapertura dei tavoli per il rinnovo dei contratti per il personale del Comparto
Sicurezza-Difesa abbiamo apprezzato l’attenzione che ha voluto riservare alle donne e agli
uomini che si occupano della sicurezza e difesa del Paese, nonché la volontà del Suo
Esecutivo di giungere ad una definizione degli accordi.
Un importante segnale per tutti gli operatori del Comparto che da sempre sono
impegnati nel fronteggiare le varie emergenze relative alla sicurezza e alla difesa del
nostro Paese, dal contrasto alle mafie, al terrorismo nazionale ed internazionale, dal
sovraffollamento delle carceri, dalla crescente tensione penitenziaria, alla criminalità in
genere, alle missioni di pace nei vari scenari di guerra e ora anche al contenimento
dell’emergenza epidemiologica.
Nella fase di riavvio dei lavori non è stata presa in alcun modo in considerazione la
parte relativa alla “specificità della funzione” così come previsto dall’art 19 L. 183/2010,
che richiede anche il riconoscimento economico in dipendenza della peculiarità dei compiti,
degli obblighi e delle limitazioni personali, previste da leggi e regolamenti, per le funzioni
di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell’ordine e della sicurezza interna ed
esterna.
Il finanziamento della “specificità” è indispensabile per remunerare in via principale
l’operatività e le attività di servizio più disagiate e/o di maggiore rischio peculiari al
personale delle forze dell’ordine e delle Forze armate a cui il restante personale del
pubblico impiego non è esposto.
Da parte nostra auspichiamo che possa trovare positivo riscontro l’apprezzabile
intenzione del Ministro per la Pubblica Amministrazione prof. Renato Brunetta di avviare
una interlocuzione con i Ministri competenti e con il MEF per verificare la possibilità di
reperire le ulteriori indispensabili risorse per incrementare le attuali disponibilità
economiche.
Sig. Presidente,
è essenziale, sotto un profilo sociale e finanziario, anche in considerazione del blocco
pluriennale della contrattazione economica, non svilire la dignità delle donne e degli uomini
in uniforme impegnati in prima persona per la difesa, la sicurezza e la tutela della
collettività, soprattutto in un momento drammatico come quello attuale, dove il quadro
pandemico comporta profonde lacerazioni non solo per la salute pubblica, ma anche della
coesione sociale e per le stesse libertà economiche.
Per il rilancio del nostro Paese, risulta allora quanto mai fondamentale investire sulla
sicurezza, quale precondizione per la crescita indefettibile per ogni stato sociale, affinché
sia possibile una effettiva ripresa anche economica in ogni settore.
Infatti, la sicurezza interna ed esterna è chiaramente l’asse portante della piramide
del benessere economico, atteso che senza la garanzia di stabilità internazionale, di civile
convivenza e di legalità interna non c’è settore dell’economia che possa ripartire. Giacché
ogni crisi è terreno fertile per la criminalità, sia predatoria che organizzata, che,
approfittando della debolezza in cui versano sia il settore imprenditoriale che quello dei
piccoli risparmiatori, approfitta per aumentare i propri profitti e il controllo del territorio.
Tutto ciò implica la necessità di garantire l’indipendenza della funzione del comparto
sicurezza e difesa, garantendolo anche sotto il profilo retributivo, poiché attraverso
l’indipendenza economica si può garantire anche una effettiva dignità funzionale.
È quindi chiaro che il Comparto Sicurezza-Difesa non può essere escluso dalle
valutazioni afferenti il recovery fund.
Per tali ragioni, Signor Presidente, conoscendo la Sua sensibilità e l’attenzione che
riserva al nostro Comparto, la invitiamo a voler valutare quanto rappresentato, affinché si
possa addivenire all’individuazione di adeguate risorse per un rinnovo contrattuale
dignitoso e che tenga in considerazione la terzietà della funzione e la specificità di tutti gli
appartenenti al comparto sicurezza e difesa, spesso sacrificati per tutta la carriera
professionale nella tutela dell’altrui incolumità anche a costo della stessa vita.
Nel ringraziarLa per l’attenzione che ci dedicherà, Le porgiamo i nostri migliori saluti
con sensi di rinnovata stima e gli auguri di buon lavoro.
Cordialmente.
Roma, 12 maggio 2021