Rinnovo Contratto: l’obiettivo è un aumento di 100 euro netti per il ruolo base

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Il giorno 10 luglio 2024 si è avuto un nuovo incontro a palazzo Vidoni, per cercare di individuare la migliore ripartizione delle risorse destinate per il rinnovo del contratto di lavoro a favore del personale dei Comparti Sicurezza e Difesa riferito al triennio 2022/2024.

Un fervido momento di confronto per determinare le percentuali di allocazione delle risorse economiche rese disponibili dal Governo, in relazione anche alle priorità collegate alla parte normativa, tra la parte fissa, l’indennità pensionabile e quella accessoria con l’obiettivo di cercare di garantire la somma di 100 euro netti d’aumento al ruolo di base.

Ecco perché, pur se in una fase intermedia delle trattative, rilevando la necessità anche della rivalutazione delle indennità, come dal SIULP rivendicato, avendo unicamente i soldi della “specificità” destinati alla Polizia di Stato, pari a 32 milioni per il 2024, 32 milioni per il 2025 e 42 per il 2026, abbiamo ribadito che risultano assolutamente insufficienti. Ciò alla luce del fatto che riteniamo irrinunciabile un percorso ulteriore per sanare la grave sperequazione stipendiale e previdenziale, che le donne e gli uomini della Polizia di Stato hanno patito in questi anni, anche con riferimento alla rideterminazione normativa degli istituti accessori della retribuzione e all’esigenza dell’introduzione di altre indennità che favoriscano e compensino, in modo adeguato, particolari attività che oggi, per effetto dell’architettura retributiva, non sono remunerativi, anche se costituiscono settori di impiego con elevata responsabilità e/o esposizione al rischio.

Le scriventi sigle, quindi, hanno chiesto nuovi stanziamenti in generale anche per sanare la gravissima perdita del potere d’acquisto, perché come contenuto nella tabella proposta e ritenuta non ancora sufficiente, l’ipotesi di rinnovo con riferimento alla somma di 197,91 euro medio lordo, a partire dal 1° gennaio 2025, non è stata ancora considerata definitiva per poter garantire la somma di almeno 100 euro netti al ruolo iniziale della Polizia di Stato.

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L’aumento medio mensile pari a 121,19 sommato con l’aumento mensile dell’indennità pensionabile propone un aumento tabellare di 168,50, che aggiunto alla somma di 29,42 di aumento medio mensile accessorio con il residuo includente la rivalutazione dello straordinario cabla in definitiva la somma di 197,91. Che per un agente è pari ad euro 141 lordi solo per la parte fissa. Somma non ancora soddisfacente atteso che non consente, pur essendo una ipotesi di lavoro migliore rispetto alle prime tabelle presentate, il recupero inflattivo con riferimento alla perdita del potere d’acquisto degli ultimi tre anni.

Nel corso della riunione è emersa anche la necessità dell’immediato tavolo per la stipula del primo contratto della dirigenza, con tabelle che indichino l’esatto ammontare delle somme disponibili, e il contestuale parallelo tavolo concernente la previdenza dedicata con la piena applicazione dei principi equo ordinativi in termini di coefficienti di trasformazione. Inoltre, sono state chieste le piene libertà sindacali e il riconoscimento di una indennità per remunerare la responsabilità dell’autorità di PS. Così come l’introduzione di una norma che definisca l’orario massimo di lavoro, soprattutto in particolari condizioni d’impiego. Nel corso del lungo e articolato intervento del Siulp, sono state poste altre questioni tra cui quella di sanare la sperequazione vigente con le altre forze ad ordinamento militare riferita alla retribuzione media indicando, in base all’attuale situazione, come unica strada percorribile, un nuovo correttivo al riordino anche solo nell’ambito degli stanziamenti già previsti.

Intervento necessario alla funzionalità del sistema e per la salvaguardia delle retribuzioni e della previdenza che, oggi, è possibile solo riempiendo i ruoli intermedi attraverso una veloce e dinamica progressione di carriera con possibili interventi a sostegno ad alcuni importantissimi settori in particolari quali quelli che espletino servizi di Ordine e Sicurezza pubblica oppure di Polizia Giudiziaria. È stato, poi, anche comunicato il dato complessivo delle ore di straordinario effettuate che, per difetto, sarebbero pari a 27 milioni 850 mila ore solo per la Polizia di Stato. Un numero che evidenzia che la vacanza organica va colmata ma soprattutto che sono, notevolmente, aumentati i compiti istituzionali. Ecco la necessità di riscrivere una nuova Polizia e un nuovo sistema di regole concertative, negoziali e contrattuali capaci di rispondere retributivamente alle aspettative delle famiglie dei poliziotti, garantendo una maggiore sicurezza nell’ambito di un ampliamento del numero organico degli ufficiali di Polizia Giudiziaria.

Attendiamo la nuova convocazione per entrare nello specifico delle proposte avanzate.

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