Nel pomeriggio del 28 ottobre si è tenuto il previsto incontro, a Palazzo Vidoni, tra la delegazione della parte pubblica e i sindacati del Comparto Sicurezza per continuare a discutere la bozza riguardante alcuni aspetti della parte accessoria tra i quali il trattamento di missione, l’indennità di compensazione, l’indennità di rischio di cui alla tabella a del dpr 146 del 1975, l’indennità di impiego operativo di aeronavigazione, di volo, di imbarco e relative indennità supplementari, l’indennità nocs, l’indennità di presenza notturna e festiva, l’indennità mensile artificieri, l’indennità di soccorso alpino.
Nel merito delle proposte presentate, nel dare atto alla parte pubblica, ancora una volta, di aver accolto alcune specifiche richieste del Siulp, è stato chiesto di individuare i costi derivati dalla previsione delle singole voci.
Continuando nella disamina della bozza presentata, il Siulp ha enucleato la necessità di rivedere i singoli aumenti, partendo dalla necessità di valorizzare le specificità e il disagio dell’impiego. La richiesta è stata effettuata per poter compitamente analizzare i costi e gli eventuali residui anche in relazione agli oneri connessi. Nel corso del momento concertativo iniziale è stato ribadito, ancora una volta, l’aumento economico significativo della singola ora di straordinario, riprendendo lo studio della fattibilità del raddoppio economico della singola ora, individuando le risorse attraverso il principio dell’autoalimentazione riducendo, ovvero, in proporzione all’aumento stabilito il monte ore dell’Amministrazione.
Pertanto è stato reclamato, come in passato, che l’articolato sia comunque integrato nella direzione di esplicitare in modo ancora più chiaro la responsabilità delle Amministrazioni nella gestione dello straordinario con la concreta possibilità del diritto di accesso alla verifica.
Per il Siulp la vera mission di questo contratto è proprio la parte normativa, analizzate le risorse appostate dalla parte politica per il rinnovo economico ed è stato ribadito, ancora una volta, che il metodo attuato non può non prevedere l’invio delle tabelle relative ai costi delle singole voci. Nel corso della disamina è stato rilevato che il pacchetto presentato ha una previsione di costo di circa 26 milioni di euro.
Per poter giungere alla fase finale del contratto esiste la necessità che il pacchetto sindacale, quello normativo e quello economico debbano essere trasfusi in un articolato organico.
Grazie all’incessante opera del Siulp, è stato previsto dal ddl di bilancio per il personale del comparto sicurezza e difesa l’istituzione di un fondo, con una dotazione di 20 milioni di euro per l’anno 2022, 40 milioni di euro per l’anno 2023 e 60 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024, da destinare all’adozione di provvedimenti normativi volti alla progressiva perequazione del regime previdenziale. L’operazione dovrebbe essere attuata attraverso misure compensative rispetto agli effetti derivanti dalla liquidazione dei trattamenti pensionistici per il personale in servizio il giorno precedente la data di entrata in vigore del relativo provvedimento normativo; integrative delle forme pensionistiche complementari per il personale immesso nei ruoli a decorrere dalla data di entrata in vigore del relativo provvedimento normativo.
Tuttavia, in attesa della effettiva nuova formulazione della parte accessoria con riferimento anche agli oneri riflessi e derivati, è stato chiesto di analizzare la possibilità sia di prevedere la voce relativa allo smart working sia di analizzare la rivalutazione dell’assegno di valorizzazione delle qualifiche apicali in virtù della stagnazione subita.
L’analisi delle voci presentate è collegata alla valutazione dei servizi effettuati nel 2018, in virtù della metodica applicata di far riferimento all’ultimo anno del precedente contratto.
È prevista la calendarizzazione di un nuovo incontro che verterà sull’iniziale discussione del pacchetto riguardante sia le voci accessorie sia l’aggiornamento e la verifica degli istituti esistenti nonché disamina della parte normativa e sindacale.