Cari colleghi,
grazie alla nostra incessante opera, il giorno 12 p.v. è stata convocata una nuova riunione del tavolo per il riordino dei ruoli e delle funzioni.
L’incontro, nel corso del quale l’Amministrazione presenterà una nuova ipotesi di riordino, nella quale auspichiamo siano stati recepiti i suggerimenti avanzati dalle scriventi OO.SS. durante i confronti precedenti, dovrebbe svolgersi su un’ipotesi che sia stata sviluppata non più tenendo conto del limite dei soli 119 milioni oggi disponibili per il riordino, ma tenendo conto delle legittime aspettative dei colleghi dovute ai ritardi biblici nella predisposizione dei concorsi interni e per la mancata attuazione del riordino precedente (ruolo speciale).
Questo nuovo appuntamento – possibile grazie alla proroga della delega che peraltro è stata necessaria anche per il reperimento delle ulteriori risorse che occorrono per effettuare un riordino vero e soddisfacente rispetto alle aspettative dei colleghi – dovrebbe aprirsi, nel solco degli obiettivi che le scriventi OO.SS. perseguono, foriero di ulteriori passi in avanti, se si considerano anche le dichiarazioni pubbliche fatte dal Ministro dell’Interno e dal Capo della Polizia in merito, sebbene riteniamo di poter affermare che lo stesso sicuramente non potrà essere considerato esaustivo per un accodo definitivo.
Siamo fiduciosi ed auspichiamo però, che la nuova bozza contenga elementi positivi di novità (anche in funzione della convergenza delle parti di voler chiudere il riordino, beninteso, sempreché lo stesso sia un provvedimento che – nel ridare un nuovo assetto ordinamentale alla funzione di polizia per un nuovo slancio nella mission istituzionale – sia anche il contenitore nel quale trovare le idonee soluzioni per tutti i colleghi che da troppo tempo attendono questo momento quale riconoscimento della propria dignità professionale ed economica ma anche un’opportunità vera per la progressione di carriera quale riconoscimento alla meritocrazia e alla professionalità acquisita. Professionalità ad oggi mortificata dal blocco dei concorsi interni e per il mancato avvio del ruolo direttivo speciale, quest’ultimo mai bandito nonostante una Legge dello Stato lo preveda da oltre 16 anni.
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