Riordino: e non finisce qui

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    Si è tenuta questa mattina la nuova riunione sul riordino delle carriere con la delegazione guidata dal Vice Capo per il Coordinamento Prefetto Matteo Piantedosi, durante la quale sono state affrontate le problematiche evidenziate nella scorsa riunione.

    In via preliminare, il Prefetto Piantedosi, ha sottolineato che è stato predisposto il DPCM relativo alle risorse stanziate per il riordino (nelle quali si annoverano anche i 480 milioni per la stabilizzazione, a partire dall’entrata in vigore del riordino, del bonus di 80 euro che solo per il 2017 sarà erogato ancora come bonus di 80 euro netti, con le stesse modalità dello scorso anno) che restano confermate nella misura già comunicata precedentemente (1070 milioni per i 2017 e 997 milioni a regime dal 1 gennaio 2018) e di queste, 871 milioni a regime, saranno assorbite per il riordino.

    La somma residua, che comporterà un aumento medio che va dai 70 ai 90 euro mensili procapite, sarà utilizzata per la defiscalizzazione o decontribuzione in modo da distribuire gli 80 euro netti a tutte le qualifiche partendo dalla valorizzazione dei redditi più bassi e quindi dalla qualifica di agente.

    In merito le OO.SS. del cartello hanno sottolineato come il raggiungimento di almeno 80 euro netti all’agente sia un obiettivo imprescindibile se non pregiudiziale.

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    Il Prefetto Piantedosi in tal senso sottolineava l’impegno dell’Amministrazione a dare attuazione a tale obiettivo rimarcando che le possibilità di riuscita sono altissime per non dire certe.

    Rispetto invece al processo di dirigenzializzazione e contrattualizzazione che porterà alla creazione della nuova area a vocazione dirigenziale, il Vice Capo rappresentava che a fronte di 191 milioni complessivi (somma che non viene detratta da quelle evidenziate sopra e destinate a tutto il personale non direttivo e non dirigente, il riordino comporterà una spesa complessiva di 59 milioni di euro di cui 22 per le Forze di Polizia e 37 per le Forze Armate.

    L’onere complessivo per la sola Polizia di Stato è di 6,7 milioni di euro.

    È stato specificato che attraverso il processo di defiscalizzazione o decontribuzione, che porterà alla stabilizzazione degli 80 euro (questo significa che a differenza del bonus che non produce effetti sulla previdenza e sulla buonuscita, con la stabilizzazione ci saranno benefici anche sulla pensione e sulla buonuscita) e la riparametrazione, senza contare le opportunità di progressione in carriera, l’obiettivo che il riordino porterà a compimento sarà quello di dare almeno 80 euro netti all’agente.

    A questo, ovviamente, si aggiungeranno i benefici che ne deriveranno dal rinnovo del contratto di lavoro che, come previsto dall’Accordo sottoscritto il 30 novembre 2016 tra governo e parti sociali, prevede un aumento medio a regime lordo mensile per tutto il pubblico impiego di almeno 85 euro.

    Ma non finisce qui.

    In relazione alle osservazioni che le OO.SS. del cartello hanno presentato nella scorso riunione, il Prefetto Piantedosi ha confermato che nella bozza precedentemente presentata, verranno fatte le seguenti modifiche o integrazioni e verranno eliminate le cose che di seguito si elencano che impedivano una condivisione dell’impianto presentato:

    PARTI ELIMINATE:

    • 40 anni come limite per i concorsi interni;
    • qualifica speciale che sarà sostituita con la denominazione di “coordinatore” (assistente capo coordinatore – sovrintendente capo coordinatore – sostituto commissario coordinatore);
    • l’attribuzione della qualifica di UPG agli assistenti capo coordinatori in caso di assenza di ufficiali di P.G. a discrezione del dirigente;
    • la previsione del mancato pagamento dell’indennità di missione in caso di trasferimenti di autorità per chiusura o accorpamento, anche temporaneo, di uffici quando il trasferimento è nel raggio di 50 Km.

    INTEGRAZIONI E/O MODIFICHE:

    • È stata prevista la garanzia per sempre e non solo nella fase transitoria, della sede agli assistenti capo che, facendo domanda e previa frequenza del corso, anche con modalità e-learning diventano vice sovrintendenti nel limite della dotazione organica del ruolo dei sovrintendenti che viene fissata in 24 mila unità nel limite del 70% dei posti disponibili. Il restante 30% sarà riservato agli agenti, agenti scelti e assistenti che, hanno almeno 4 anni di effettivo servizio e che supereranno un concorso espletato con modalità telematiche, per titoli ed esami frequentando un corso della durata non superiore ai 3 mesi. Questo significa, in sostanza, che pur non avendo potuto fare l’unificazione nominale dei ruoli agenti, assistenti e sovrintendenti, è stata comunque garantita l’unificazione della carriera con la garanzia della sede;
    • è stato previsto, nella fase transitoria, che tutti gli attuali sovrintendenti, attraverso una selezione per soli titoli e con garanzia della sede, assumeranno, secondo l’ordine di anzianità, la qualifica di vice ispettore. Questo significa che tutti i colleghi sovrintendenti, a partire dal 15°, 16° e 17° corso, potranno accedere al ruolo degli ispettori per soli titoli, in modo da dare risposta alle rivendicazioni che gli attuali sovrintendenti hanno avanzato, anche in funzione delle modalità con cui la nuova qualifica di vice sovrintendente si assumerà per effetto del riordino.
    • In ultimo, sempre rispetto alle richieste delle OO.SS. del cartello, l’Amministrazione ha confermato che al nuovo ruolo direttivo, al quale si accederà esclusivamente dall’interno, e che prevede una dotazione organica di 1800 unità che potrebbero ancora essere suscettibili di aumento, nella fase transitoria accederanno, con una selezione per soli titoli, tutti i sostituti commissari che erano già del ruolo ispettori alla data del 31 agosto 1995. Su questo punto le OO.SS. del cartello hanno sottolineato come sia comunque indispensabile, sempre nella fase transitoria, prevedere l’accesso anche dei restanti 2500 circa sostituti commissari attraverso modalità di selezione agevolate (ad esempio per titoli e prova orale) in modo da garantire anche a questi ultimi la possibilità di poter accedere mano a mano che si creano le vacanze, nel nuovo ruolo direttivo. In merito è stato richiesto che la selezione riguardante gli ispettori anti riforma possa prevedere anche un inquadramento in sovrannumero riassorbibile nella fase transitoria.

    Oltre a questi punti già chiariti sono rimasti ancora sul tavolo le seguenti questioni:

    • Applicazione delle stesse procedure previste per il ruolo ordinario anche per il personale dei ruoli tecnico, tecnico-scientifico, sanitario e della banda musicale. Per questi ultimi due ruoli è stato sottolineato come sia importante trovare una soluzione per tutte quelle qualifiche per le quali è richiesta la laurea specialistica o breve e che allo stato attuale non trovano collocazione nei corrispondenti ruoli direttivi o dirigenziali come quelli del ruolo ordinario;
    • inglobamento nella nuova area a vocazione dirigenziale anche del commissari capo dell’attuale ruolo direttivo considerato i titoli richiesti per l’accesso, le modalità concorsuali e i percorsi formativi che devono essere superati per l’immissione in ruolo;
    • per ultimo, è stata richiesta all’Amministrazione una valutazione sulla retribuzione media di amministrazione che si verrebbe a configurare con il nuovo assetto delle carriere, e di compararla con le altre amministrazioni del comparto al fine3 di verificare se ci potrebbero essere disallineamenti che comporterebbero perdita di risorse nell’ambito delle procedure di ripartizione dei fondi per il rinnovo dei contratti.

    che verranno affrontate nel corso della prossima riunione che si terrà lunedì 20 febbraio p.v. alle ore 16.00.

    Cari colleghi, questo è lo stato del confronto sul riordino delle carriere che fa evidenziare, rispetto a chi sosteneva che non c’erano le condizioni per poterlo fare o le necessarie risorse per poterlo attuare, il frutto del duro e costante lavoro che il cartello ha portato avanti e che oggi sicuramente traccia una svolta importante sia per il recupero del valore d’acquisto delle nostre retribuzioni, sia di una nuova architettura delle carriere che finalmente, oltre ad accorciare i tempi di permanenza in ogni qualifica per tutelare al meglio la nostra pensione, da risposta alle tante e legittime aspettative di crescita professionale ed economica garantendo, nel contempo, una migliore e più moderna funzionalità alla macchina della sicurezza.

    Resta ancora da sciogliere il nodo relativo ai concorsi da ispettore espletati con la normativa vigente che hanno conseguito la laurea triennale rispetto a come valutare il loro percorso e l’anzianità già maturata in relazione a chi accederà alla qualifica iniziale del ruolo ispettori con le modalità semplificate previste dal riordino.

    Altra questione che sarà affrontata lunedì riguarda la possibilità di ridurre gli anni per l’acquisizione della qualifica di sostituto commissario, rispetto agli otto attualmente indicati nella bozza di riordino, quantomeno nella fase transitoria; così come è stato chiesto all’Amministrazione di valutare la nostra richiesta, anche in funzione del principio di equiordinazione relativamente alle altre forze di Polizia, in merito all’attribuzione dell’emolumento “una tantum” alle qualifiche apicali al posto del quale è stato richiesto di valutare la possibilità di accorciare gli anni attualmente previsti nella bozza per poter acquisire la qualifica apicale.

    A tutti i gufi e a quanti hanno cercato e cercano ancora in modo disperato di frenare questo processo o di farlo naufragare, le OO.SS. del cartello rispondono: … e non finisce qui!!!

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