Riorganizzazione del settore dei Reparti speciali e definizione dei correttivi al riordino delle carriere

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    Definizione della questione della rappresentanza e qualità delle relazioni sindacali

    Riportiamo il testo della lettera, Prot.: 1.13/fr/655/2019, inviata al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali.

    Caro Direttore,
    il SIULP ha sempre espresso le proprie posizioni in modo coerente nel tempo, fornendo il proprio qualificato contributo in ogni momento significativo per la sicurezza del Paese e la vita democratica delle sue Istituzioni. Tutto ciò, in maniera trasparente ed in totale autonomia rispetto ad ogni logica di schieramento, con un atteggiamento che non ha mai significato né estraneità né disimpegno.
    E’ per questo che oggi, siamo ad esprimere vivo disappunto per l’atteggiamento ambiguo e inconcludente evidenziato dall’Amministrazione nel rapporto con il Sindacato, quanto meno con il SIULP.
    Le relazioni sindacali sono lo specchio della trasparenza del dibattito in un’Amministrazione pubblica efficiente e non è possibile che si chiamino le forze sociali al confronto su obiettivi strategici, dilazionando le scelte all’infinito o, peggio, evitando persino di dare esecuzione a principi e deliberati che rappresentano il sale della gestione del rapporto con le organizzazioni sindacali.
    Il riferimento è alle modalità con cui si sta procedendo a importanti processi di riorganizzazione, tra cui quello del l settore dei Reparti speciali, Artificieri e Reparti Mobili in particolare, nonché alla definizione dei correttivi al riordino delle carriere.
    Per quanto concerne la riorganizzazione dei Reparti Speciali, i continui rinvii sono espressioni di un atteggiamento mentale cucito su misura per chi pretende di conferire alla partecipazione sindacale un significato puramente formale e privo di sostanza. Al riguardo, poiché l’Amministrazione non ha nascosto il proprio proposito di aprire la porta alla divisione delle Squadre operative di questi Reparti, teniamo sin d’ora a rappresentare la nostra netta contrarietà a scelte di questo tipo. Di conseguenza, non solo ci opporremo con ogni mezzo, ma saremo anche vigili per individuare e denunciare ogni tipo di eventuale complicità sulla questione, sia in ambito dell’Amministrazione sia nell’ambito del panorama sindacale.
    Stessa valutazione vale per l’atteggiamento dell’Amministrazione sul versante dei correttivi al riordino delle carriere. Invero, anche al più sprovveduto degli osservatori viene all’evidenza che, attesa la serietà delle questioni sul tappeto, nonostante fosse ben nota la scadenza, al 30 settembre, del termine per l’esercizio della delega, dall’inizio dell’anno ad oggi sia stato convocato un solo incontro con le organizzazioni sindacali.
    Oggi, quando ormai tutti sono stati impegnati su altri fronti, sotto la calura estiva, si pretende di accelerare il confronto con una serie di incontri, programmati nel mese di agosto, che rischiano di avere l’effetto di una balneare e sbrigativa chiusura della pratica.
    Al riguardo, vorremmo fosse chiaro che il SIULP non parteciperà più agli incontri, a partire da quello del 31 luglio. Ciò, anche e soprattutto perché ritiene propedeutico e pregiudiziale che l’Amministrazione chiarisca finalmente la propria posizione, con determinazioni chiare ed univoche e anche consequenziali, sulla questione della rappresentanza sindacale e su tutte le problematiche sollevate dal SIULP stesso, con riferimento alle federazioni ed all’applicazione dell’articolo all’art. 35 del D.P.R. 164/2002.
    È ormai di lapalissiana evidenza, su questo e su altre importanti tematiche, la consumata strategia dell’Amministrazione di diramare circolari quando si è certi che il loro contenuto non produrrà significativi effetti.
    In realtà si tenta di essere complici di chi, approfittando delle erronee interpretazioni, sistema le proprie cose e poi si pretende di applicare le vere regole solo a chi si è sempre comportato correttamente e nel pieno rispetto delle stesse.
    Sul problema della rappresentatività risultano, peraltro, incomprensibili i timori e i ritardi dilatori di una Amministrazione che dovrebbe assumere una inequivocabile e doverosa posizione di terzi età.
    Pertanto, prima di addivenire a qualsiasi discussione o confronto sul merito delle scelte relative ai processi di riorganizzazione in atto, riteniamo imprescindibilmente pregiudiziale un chiarimento sul problema della rappresentatività sindacale.
    In attesa di un cortese riscontro, si inviano cordiali saluti.

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