Si è tenuto oggi alle ore 10,00 presso la Sala Europa dell’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle forze di Polizia l’incontro tra il Sottosegretario On.le Molteni e le rappresentanze sindacali della Polizia di Stato, al fine di confrontarsi sul progetto di riorganizzazione dei Reparti Mobili.
All’incontro erano presenti il V. Capo della Polizia, Prefetto Luigi Savina, il Direttore Centrale delle Specialità Prefetto Roberto Sgalla, il Direttore del Servizio O.P. Dir. Sup. Benedetto Sanna, il Direttore del Servizio Sovr. Ass. ed Agenti D.ssa Tiziana Terribile ed il Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali, V.Pref. Maria De Bartolomeis.
In esordio il Direttore Centrale per le Specialità Prefetto Sgalla ha illustrato le ragioni poste alla base dell’esigenza di rivedere l’organizzazione dei Reparti Mobili risalente al 1986.
La riorganizzazione è stata pensata al fine di efficientare l’operatività dei Reparti ed in un’ottica di ottimizzazione delle risorse.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici e gli assetti, il Direttore Dr. Benedetto Sanna ha illustrato l’architettura del progetto di riorganizzazione
Per quanto concerne le funzioni dei Reparti Mobili restano, ovviamente invariate, con la previsione che gli stessi possano effettuare le missioni internazionali attraverso provvedimenti ad hoc.
La dipendenza gerarchica è sotto l’egida della Direzione Centrale per le Specialità ed in particolare del Servizio Reparti Speciali. L’impiego dei Reparti resta in capo all’Ufficio O.P.
Resta immutata la dislocazione dei 15 Reparti Mobili, mentre per quanto riguarda le caratteristiche è prevista una nuova ed ancora più specifica formazione, anche al fine di valorizzare l’elevata professionalità del Centro di Formazione per la tutela dell’Ordine Pubblico di Nettuno.
Vengono ridisegnate le articolazioni interne dei Reparti Mobili, diversificate in relazione alla consistenza numerica con conseguente semplificazione della organizzazione interna. In particolare sono previsti due settori (I e II) per Roma, Padova, Milano, Napoli, Torino, Genova, Bologna e Firenze mentre per i Reparti di Bari, Catania, Palermo, Reggio Calabria è previsto un solo settore (Amministrazione). Infine, quelli di Cagliari, Senigallia e Taranto saranno organizzati con due Uffici ( I e II).
La Direzione dei Reparti tiene in debita considerazione le novità correlate al D.Lgs. 29 maggio 2017 n. 95 (Riordino dei ruoli) e dei nuovi profili dirigenziali.
In tal senso, per i Reparti di Roma e Milano é stata prevista la figura del Dirigente Superiore mentre per i Reparti di dimensione media è prevista la figura del Primo Dirigente. I Reparti di Cagliari, Senigallia e Taranto sono diretti da funzionari con qualifica di Vice Questore e Vice Questore Aggiunto.
Nei Reparti Mobili c.d. grandi, il Dirigente si avvale di un Vice Dirigente funzionario di qualifica dirigenziale, preposto al settore I che svolge anche compiti ispettivi.
Nei Reparti Mobili di Bari, Catania, Palermo e Reggio Calabria le funzioni di Vice Dirigente sono assegnate al Dirigente del settore Amministrazione.
La funzione di Vice dirigente per i Reparti Mobili di Cagliari, Senigallia e Taranto è attribuita ad un funzionario con qualifica fino a Commissario Capo, preposto all’Ufficio I.
I settori sono costituiti da una serie di uffici. Per i Reparti più grandi, sono previsti 2 settori organizzativi con relativi uffici mentre per i Reparti medi, è previsto un unico settore organizzativo. Infine, per i Reparti più piccoli, sono previsti due soli uffici.
Il settore I è suddiviso in Uffici (dal I al VII).
I Settori I e II dei Reparti di Roma, Padova, Milano, Napoli, Torino, Genova, Bologna e Firenze sono diretti da funzionari con qualifica di Vice Questore o Vice Questore Aggiunto.
Per quanto riguarda, invece i Reparti di Bari, Palermo, Catania e Reggio Calabria il settore Amministrazione comprende tutti gli uffici con denominazione e competenze dei settori I e II.
Al settore Amministrazione è preposto un funzionario con qualifica di Vice Questore e Vice Questore Aggiunto.
I Reparti Mobili di Cagliari, Senigallia e Taranto sono organizzati con due uffici ( I e II) che ricomprendono le competenze dei settori.
Le competenze dell’Ufficio matricola sono attribuite al corrispondente ufficio della locale Questura, ove hanno sede i Reparti Mobili. Per il Reparto Mobile di Senigallia le competenze sono attribuite alla Questura di Ancona.
In ordine alle unità operative, nel ribadire che l’unità operativa di base è composta da 10 operatori compreso il responsabile (Appartenente al ruolo degli Ispettori o dei Sovrintendenti in possesso di adeguate esperienza e professionalità) non viene escluso che la stessa possa avere una diversa consistenza e vengono individuate le responsabilità di comando delle singole squadre e del contingente.
E’ stata introdotta l’unità operativa complessa o contingente che è composta da più squadre ed è diretta da un capo contingente individuato in base alla consistenza numerica e sulla base dell’esperienza e della professionalità.
L’impiego viene disposto dal Capo della Polizia tramite l’Ufficio O.P. sul territorio.
Il concorso del Reparto in altre operazioni di pubblica sicurezza o ad altri servizi di istituto dovrà essere preventivamente autorizzato dal Capo della Polizia.
Per quanto concerne le modalità di impiego, è previsto che la Direzione Centrale delle Specialità d’intesa con il servizio corsi e con l’ufficio O.P. predisponga i protocolli di impiego delle squadre e dei mezzi con possibilità di frazionamento della forza (la squadra da 10 unità in due squadre da 5 unità) che comporta l’immediata riunificazione con il personale radiocollegato e riguarda, in particolare, le c.d. squadre di riserva posizionate in zone limitrofe.
Ciò comporta, ovviamente, una rimodulazione dell’addestramento e la destinazione di mezzi ad hoc.
La riorganizzazione tiene in considerazione la rilevanza dell’attività di formazione dell’Istituto di Nettuno.
Per quanto riguarda l’organico è stata allestita una tabella ( C ) frutto della revisione degli organici e del riordino delle carriere e resta inalterata la consistenza numerica attuale. Il personale in esubero continuerà a permanere nei Reparti sino ad assorbimento dell’organico.
In atto il personale in servizio presso i Reparti Mobili ammonta a 5178 unità su un totale previsto di 5611 unità.
Infine, per quanto riguarda la dotazione, è in corso di perfezionamento il contratto per l’acquisto di 700 telecamere, la cui consegna è prevista tra la fine di giugno e la metà di luglio c.a.
Il Siulp, nel contestare il metodo del confronto, in assenza di informazioni preventivamente offerte in valutazione, si è astenuto da ogni giudizio in merito al progetto di riorganizzazione in attesa della bozza sulla quale aprire anche il confronto al proprio interno.
D’altra parte, vertendo la riorganizzazione su un tema di estrema delicatezza quale l’ordine e la sicurezza pubblica, non può e non deve essere sottovalutato alcun particolare.
Tuttavia, ha manifestato la propria soddisfazione rispetto ad un’architettura che vede recepite le sollecitazioni di elevare la direzione dei Reparti Mobili di Milano e Roma al rango di Dirigente Superiore. Sul punto, in considerazione dell’identità della consistenza numerica e dell’importanza, ha posto come pregiudiziale che la figura del Dirigente Superiore debba essere prevista anche presso il Reparto Mobile di Napoli.
Per quanto riguarda il frazionamento della squadra, il Siulp ha manifestato le proprie perplessità in ragione delle diseconomie che si realizzerebbero sul piano delle risorse umane dal momento che si ridurrebbe, di fatto, la forza operativa, ma soprattutto, ha chiesto un’attenta valutazione dei rischi e delle garanzie per gli operatori.
Nel prosieguo, il Siulp ha sottolineato, con forza, l’importanza dell’impiego del personale secondo le funzioni connesse alla qualifica rivestita nel rispetto degli assetti ordinamentali soprattutto alla luce del recente riordino delle carriere.
Il Siulp ha, altresì, evidenziato che rimettere l’intera gestione dei servizi in capo ad un unico ufficio (riducendo l’attività dei nuclei) determina il rischio concreto di incidere negativamente sull’efficienza della macchina organizzativa.
Per quel che afferisce alla formazione il Siulp ha rivendicato, con forza, il ruolo del sindacato essendo tale materia di propria pertinenza. Sul punto ha evidenziato la necessità di una formazione più articolata di quella prevista, che tenga in debito conto l’esigenza di professionalizzare il lavoro di polizia.
Sempre sul piano delle garanzie per gli operatori, il Siulp ha chiesto una particolare attenzione per la tutela legale da finanziare anche fuori dagli accordi contrattuali.
Al termine i lavori sono stati aggiornati a data da definire.
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