Romano-SIULP e VESPIA-FNS CISL, ritardo attuazione contratto inconcepibile e insopportabile. Ne va della credibilità del governo.
L’inconcepibile e ingiustificabile ritardo nell’approvazione del DPR con il quale recepire l’accordo contrattuale siglato il 23 dicembre scorso, per il personale del Comparto Sicurezza e Difesa, e già scaduto il 31 dicembre dello scorso anno, mina la credibilità del governo e vanifica gli sforzi e la grande responsabilità dimostrata dal Sindacato nell’individuare l’ipotesi di accordo per chiudere la tornata contrattuale relativa al triennio 2019/2021.
L’urgenza più volte sostenuta dal governo di raggiungere un accordo per poter corrispondere alle donne e agli uomini in uniforme i relativi benefici che da quell’accordo discendevano, così come la possibilità di utilizzare i nuovi istituti normativi per migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema sicurezza e difesa, non trova rispondenza nell’azione dell’Esecutivo che a distanza di tre mesi ormai, non ha ancora provveduto ad emanare il necessario DPR per rendere attuativo l’accordo raggiunto.
Il perdurare di questa situazione costringe il sindacato a preannunciare l’individuazione di tutte le forme di protesta consentite per ottenere il giusto riconoscimento a livello retributivo, previdenziale e di riconoscimento alla specificità di questi Comparti, essenziali per la vita del Paese, giacché il tempo trascorso, se dovesse perdurare, corre il rischio di vanificare svuotandolo dei suoi contenuti l’accordo raggiunto il 23 dicembre dello scorso anno.
Così in una nota Felice Romano, Segretario Generale del SIULP e Massimo Vespia Segretario Generale della FNS CISL commentano l’ingiustificato ritardo del governo nell’approvazione del provvedimento normativo necessario all’applicazione concreta del contratto di lavoro.
L’accordo sottoscritto a dicembre, continuano i leaders sindacali, oltre a contenere gli aumenti retributivi indispensabili ad arginare la grave perdita di potere d’acquisto dei salari, contiene anche importanti istituti normativi, che vanno a modificare e ad integrare quelli oggi in uso e che risalgono al 2008, indispensabili per adeguare la mission istituzionale di questi Comparti alle mutate e accresciute esigenze di sicurezza del Paese anche alla luce degli stravolgimenti che si sono verificati, quali la pandemia e le nuove modalità di aggressione alla democrazia da parte del crimine organizzato e di quello eversivo.
Non c’è dubbio, concludono i sindacalisti, che se non sarà approvato in questi giorni il
necessario DPR per dare attuazione concreta al contratto, oltre che prendere atto della non credibilità
del governo rispetto alla più volte proclamata attenzione a questi Comparti, l’unica strada che ci resta
sarà quella della mobilitazione e della protesta.
Roma, 5 aprile 2022
Il Segretario Generale SIULP
Felice Romano
Il Segretario Generale FNS CISL
Massimo Vespia