SCIOPERO FERROVIERI: sicurezza helping profession questione prioritaria

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SCIOPERO FERROVIERI: sicurezza helping profession questione prioritaria. Occorre intervento urgente legislatore.

Esprimiamo solidarietà, vicinanza e partecipazione allo sciopero indetto dai ferrovieri per le continue e gravi aggressioni subite durante il loro servizio ma anche totale disponibilità per iniziative comuni qualora il legislatore non intervenga tempestivamente per risolvere questa piaga.

È inammissibile che in un paese civile e democratico, qual è il nostro, le lavoratrici e i lavoratori delle helping profession e dei servizi pubblici essenziali debbano subire passivamente e continuamente aggressioni e violenze. Aggressioni che ormai non risparmiano più nemmeno le Forze di polizia, atteso che in Italia se ne registra una ogni tre ore, e che sono il frutto della totale e certa impunità di cui godono coloro che le mettono in atto.

Sono anni che richiamiamo l’attenzione dei governi e del legislatore su questa emergenza che, oltre a causare danni seri ai singoli operatori, sta alimentando la percezione di insicurezza diffusa e la voglia di una “giustizia fai date” che potrebbe minare seriamente la coesione sociale e il vivere civile.

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Così in una nota Felice ROMANO, Segretario Generale del SIULP commenta la decisione della FIT CISL e dei sindacati di categoria dei ferrovieri di indire uno sciopero generale per la giornata di domani contro le continue aggressione subite e il perdurare delle condizioni della loro insicurezza durante il servizio. 

È un fatto gravissimo e incomprensibile, oltre che destabilizzante sottolinea Romano, che non può trovare spiegazione solo nella grave carenza di organico di cui soffrono le Forze di Polizia e in particolare la Polizia di Stato, atteso che le ragioni vanno ricercate nella mancanza di una pena certa e immediata nei confronti di chi commette queste violenze. Né si può continuare ad invocare il sovraffollamento delle carceri quale scusante della mancanza di restrizione della libertà personale di questi delinquenti violenti. Giacché se il problema per infliggere una pena certa e immediata, e che abbia anche un’azione rieducativa come previsto dalla nostra Costituzione, è la mancanza di carceri, si decida una volta e per tutte di costruirne delle nuove e di ampliare l’organico della Polizia Penitenziaria.

La sensazione che abbiamo ad oggi è quella di una colpevole disattenzione della politica nel trovare queste rapide e veloci risposte che garantiscano ai cittadini vittime di reati che i colpevoli, quando sono identificati e arrestati, restino nelle patrie galere per scontare le giuste pene che l’ordinamento prevede senza poter tronare il giorno dopo a delinquere o ad imporre la propria violenza.

Sono anni che rappresentiamo questa gravissima situazione, che purtroppo colpisce anche la sanità e la scuola oltre che i trasporti, nonché l’urgenza di una norma ad hoc per garantire che chi commette queste aggressioni deve scontare, immediatamente, una pena certa per evitare che possa ripetere gli stessi comportamenti. Così come abbiamo rappresentato l’elevato costo, sociale ed economico, che questa impunità produce oltre che alimentare un clima di insicurezza, e quindi di allarme sociale estremamente preoccupante.

Purtroppo, sinora, considerato che ai poliziotti non è consentito il diritto allo sciopero, nessuno ci ha ascoltato nonostante il nostro richiamo al diritto, prima ancora che al dovere, che ogni stato democratico ha quando viene attaccato direttamente e frontalmente come avviene oggi quando si aggredisce il personale in uniforme.

Speriamo, conclude il leader del SIULP, che lo sciopero indetto dai ferrovieri, insieme al grido di allarme che si leva anche dalla sanità e dai medici dei pronto soccorso, faccia comprendere che non si può più tentennare su questo problema e si varino, quanto prima, le misure legislative ed organizzative necessarie senza che occorrano ulteriori manifestazioni di protesta da parte degli addetti ai lavori”.

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