Scontri in Val di Susa. “Dalle parole ai fatti: le norme del DL Sicurezza arrestino questa violenza”

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Scontri in Val di Susa. ROMANO (SIULP): “Dalle parole ai fatti: le norme del DL Sicurezza arrestino questa violenza”

 “Questo è il momento di passare dalle parole ai fatti perché quanto accaduto ieri in Val di Susa è la dimostrazione che non esiste più il concetto di dissenso e protesta democratica come previsto dalla Costituzione, siamo invece di fronte a veri e propri attacchi, dal chiaro tenore eversivo contro le istituzioni e contro lo Stato. Ieri, per diverse ore alcune migliaia di persone che non si possono definire certamente pacifici dimostranti, hanno devastato il devastabile senza remore e con il chiaro intento di esercitare solo violenza. Risultato: chiusura della Torino-Bardonecchia, lancio di qualsiasi oggetto contro le forze dell’ordine e distruzione dei cantieri e della sede autostradale. Questa si chiama violenza, non protesta, e come tale chiediamo che le recenti norme approvate del decreto sicurezza siano prontamente poste in essere pur appartenendo a quella schiera che si è detta perplessa e persino contraria se questa norma si dovesse applicare a pacifici studenti o lavoratori che protestano per la perdita del lavoro o per migliorare la scuola che li forma per il futuro”. Così in una nota Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico: “Solamente la straordinaria risposta dei poliziotti in termini di professionalità, equilibrio e coraggio, ha permesso di limitare i danni posti in essere da questa orda di delinquenti. Si torni ai valori primordiali delle manifestazioni di dissenso, forte ma pacifico e nel rispetto delle regole, perché il vero impatto e la forza di una protesta non risiedono nella violenza, ma nella solidità e nell’efficacia delle idee che la motivano e che vengono portate avanti. Ieri, come ci hanno mostrato le immagini delle ennesime scene di violenza gratuita, non si vede più traccia di questi valori, spazzati via da fumogeni, fuoco e devastazione, lasciando emergere solo violenza”.

 

Roma, 28 Luglio 2025

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