Scontro tra ronde a Massa

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Ultimo aggiornamento 22/12/2020

Scontro ronde Massa; 2 arresti, presidio Questura

(ANSA) – Massa Carrata, 26 luglio 2009

Il segretario regionale dei Carc, Alessandro Della Malva, e Samuele Bertoneri, membro dell’Asp, fermati la scorsa notte in seguito agli scontri tra una ronda autogestita di sinistra, esponenti di destra e la polizia, sono stati arrestati. Sono accusati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Due simpatizzanti di sinistra che erano stati fermati con loro sono stati rilasciati e denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e istigazione a delinquere. Altri tre esponenti di Carc e Asp sono in stato di fermo nella caserma dei carbinieri di Marina di Massa:pare che abbiano preteso con irruenza informazioni sul segretario regionale Della Malva. Davanti alla Questura di Massa una trentina di esponenti di estrema sinistra sta manifestando per i compagni arrestati con bandiere e fumogeni.

 

AGI – Massa Carrara, 26 lug.

Scontri tra ronde di destra e di sinistra la scorsa notte a Massa. Un gruppo di giovani di sinistra, aderenti all’Asp (Associazione solidarieta’ proletaria) e ai Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo) aveva organizzato per ieri sera una ronda popolare “antifascista e antirazzista”, nella zona di Partaccia, per ‘contrastare’ – si legge in una nota dei Carc – la ronda di destra promossa dalle Sss (Soccorso sociale e sicurezza).

Gli aderenti ai Carc affermano, nella nota, di essere stati provocati e da qui sarebbero scaturiti degli scontri.

La polizia, spiegano i Carc, ha fermato 4 giovani, 2 della loro associazione ed altrettanti aderenti all’Asp, di cui uno e’ stato poi rilasciato. I giovani dei gruppi di sinistra hanno quindi per protesta presidiato la questura per tutta la notte, per poi spostarsi verso la stazione ferroviaria, che e’ stata occupata, causando il blocco del traffico dei treni per alcune ore.

Scontri tra ronde di destra e sinistra

La Stampa.it

Tensione, fermi e feriti la scorsa notte a Massa Carrara. Tre giovani arrestati

Scontri alla periferia di Massa, la scorsa notte, tra la prima ronda proletaria antifascista, organizzata dai Carc (Comitati di appoggio alla Resistenza per il comunismo) e Asp (Associazione solidarietà proletaria) e simpatizzanti di destra. Il bilancio di una notte di tensione e di una giornata di blocchi ferroviari è di due arresti, due denunciati, tre persone fermate, tre poliziotti lievemente feriti, due contusi, un esponente di sinistra medicato in ospedale e dimesso.

La ronda proletaria era stata promossa per contrapporsi a quella delle “SSS” (Soccorso sociale e sicurezza), fondata dal capogruppo de La Destra in Comune a Massa, Stefano Benedetti, e già operativa da settimane nonostante il parere negativo dell’ amministrazione comunale. Il corteo dei simpatizzanti di estrema sinistra è partito la scorsa notte dalla pineta Ugo Pisa, in zona Partaccia a Marina di Massa, dove si stava svolgendo la Festa di Resistenza. Secondo la polizia, il corteo, non autorizzato, si è diretto, bloccando la circolazione, verso un bar frequentato da simpatizzanti di destra. È qui che sono scoppiati i primi disordini, tra i manifestanti che avevano fumogeni e bandiere rosse e gli avventori del bar: aggressioni verbali dei primi a cui hanno risposto gli altri con il saluto romano e intonando l’ inno nazionale e canzoni del Ventennio.

Alla presenza anche di qualche famiglia, sono volate sedie e tavolini: tre poliziotti sono rimasti feriti nel tentativo di disperdere i gruppi. Il secondo scontro è avvenuto poco dopo, mentre il corteo della ronda proletaria cercava di tornare alla Festa di Resistenza. Gli agenti della Digos si sono trovati contro un gruppo di giovani in motorino, armati di bastoni, chiamati dagli stessi Carc per fronteggiare, dicono i simpatizzanti di estrema sinistra, quelli di destra che pare stessero andando alla Festa. Altri due poliziotti sono rimasti contusi dallo scontro, oltre a un giovane di sinistra. Dopo lo scontro sono finiti in questura quattro esponenti di sinistra, tra cui Alessandro Della Malva, segretario regionale dei Carc, e Samuele Bertoneri, giovane membro dell’ Asp di Massa, che sono stati arrestati con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Gli altri due Carc sono stati rilasciati ma denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e istigazione a delinquere.

Questa mattina, per protestare contro i fermi, un gruppo di Carc ha manifestato alla Stazione di Massa bloccando i binari e creando disagio alla circolazione dei treni. E lo stesso hanno fatto nel pomeriggio a Napoli altri simpatizzanti dei Carc, in solidarietà con i compagni di Massa. Per tutto il giorno la questura di Massa è stata stata presidiata, mentre i componenti dei Carc e dell’ Asp hanno manifestato con bandiere e fumogeni davanti agli uffici della polizia e davanti alla caserma dei carabinieri di Marina di Massa, dove tre giovani sono stati trattenuti per alcune ore, per aver preteso con irruenza informazioni sul segretario regionale Della Malva. Benedetti ha preso le distanze dall’ episodio. «Ho sospeso il servizio di ronda alla Partaccia, in accordo con il questore – ha detto – appena ho saputo che sarebbe passata di lì la ronda antifascista. L’ ho fatto proprio per evitare problemi. Noi agli scontri non c’eravamo. La nostra ronda lavora in silenzio da più di un mese e non ha mai creato problemi di alcun genere».

Massa, scontri fra ronde “rivali” – Tre poliziotti lievemente feriti

l’Unione sarda.it

Nella periferia della città toscana l’altra notte si sono scontrati appartenenti alla prima ronda proletaria antifascista e simpatizzanti di destra. Bilancio: due arresti, due denunciati, tre persone fermate, tre poliziotti lievemente feriti, due contusi, un esponente di sinistra medicato in ospedale e dimesso.

Scontri alla periferia di Massa, tra la prima ronda proletaria antifascista, organizzata dai Carc (Comitati di appoggio alla Resistenza per il comunismo) e Asp (Associazione solidarietà proletaria) e simpatizzanti di destra. Il bilancio di una notte di tensione e di una giornata di blocchi ferroviari è di due arresti, due denunciati, tre persone fermate, tre poliziotti lievemente feriti, due contusi, un esponente di sinistra medicato in ospedale e dimesso.

RONDE “RIVALI”. La ronda proletaria era stata promossa per contrapporsi a quella delle “SSS” (Soccorso sociale e sicurezza), fondata dal capogruppo de La Destra in Comune a Massa, Stefano Benedetti, e già operativa da settimane nonostante il parere negativo dell’amministrazione comunale. Il corteo dei simpatizzanti di estrema sinistra è partito la scorsa notte dalla pineta Ugo Pisa, in zona Partaccia a Marina di Massa, dove si stava svolgendo la Festa di Resistenza.

LA RICOSTRUZIONE DEGLI SCONTRI. Secondo la polizia, il corteo, non autorizzato, si è diretto, bloccando la circolazione, verso un bar frequentato da simpatizzanti di destra. E’ qui che sono scoppiati i primi disordini, tra i manifestanti che avevano fumogeni e bandiere rosse e gli avventori del bar: aggressioni verbali dei primi a cui hanno risposto gli altri con il saluto romano e intonando l’inno nazionale e canzoni del Ventennio. Alla presenza anche di qualche famiglia, sono volate sedie e tavolini: tre poliziotti sono rimasti feriti nel tentativo di disperdere i gruppi. Il secondo scontro è avvenuto poco dopo, mentre il corteo della ronda proletaria cercava di tornare alla Festa di Resistenza. Gli agenti della Digos si sono trovati contro un gruppo di giovani in motorino, armati di bastoni, chiamati dagli stessi Carc per fronteggiare, dicono i simpatizzanti di estrema sinistra, quelli di destra che pare stessero andando alla Festa. Altri due poliziotti sono rimasti contusi dallo scontro, oltre a un giovane di sinistra.

ARRESTI, DENUNCE E FERMI. Dopo lo scontro sono finiti in questura quattro esponenti di sinistra, tra cui Alessandro Della Malva, segretario regionale dei Carc, e Samuele Bertoneri, giovane membro dell’Asp di Massa, che sono stati arrestati con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Gli altri due Carc sono stati rilasciati ma denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e istigazione a delinquere.

PROTESTE CONTRO I FERMI IN GIORNATA. Questa mattina, per protestare contro i fermi, un gruppo di Carc ha manifestato alla Stazione di Massa bloccando i binari e creando disagio alla circolazione dei treni. E lo stesso hanno fatto nel pomeriggio a Napoli altri simpatizzanti dei Carc, in solidarietà con i compagni di Massa. Per tutto il giorno la questura di Massa è stata stata presidiata, mentre i componenti dei Carc e dell’Asp hanno manifestato con bandiere e fumogeni davanti agli uffici della polizia e davanti alla caserma dei carabinieri di Marina di Massa, dove tre giovani sono stati trattenuti per alcune ore, per aver preteso con irruenza informazioni sul segretario regionale Della Malva. Benedetti ha preso le distanze dall’episodio. “Ho sospeso il servizio di ronda alla Partaccia, in accordo con il questore – ha detto – appena ho saputo che sarebbe passata di lì la ronda antifascista. L’ ho fatto proprio per evitare problemi. Noi agli scontri non c’eravamo. La nostra ronda lavora in silenzio da più di un mese e non ha mai creato problemi di alcun genere.

Scontri tra le ronde a Massa Carrara

www.unita.it

Momenti di tensione e fermi la scorsa notte a Massa, dove un gruppo di giovani di estrema sinistra si è scontrato con esponenti di estrema destra, costringendo la polizia a intervenire con forza. L’ episodio è avvenuto nell’ ambito della «ronda proletaria antifascista», promossa dall’ Asp (Associazione solidarietà proletaria) e dalla Federazione toscana del partito dei Carc (Comitati di appoggio alla Resistenza per il comunismo) in risposta alla ronda delle «SSS» (Soccorso sociale e sicurezza), associazione fondata dalla destra locale che ha cominciato le iniziative di pattugliamento.

Secondo quanto reso noto dai Carc, la polizia avrebbe fermato tre persone e le avrebbe trattenute in questura. Una quarta, fermata in un primo momento, sarebbe stata rilasciata. La ronda di sinistra ha incontrato in località Partaccia, a Marina di Massa, alcuni simpatizzanti di destra che avrebbero provocato gli aderenti a Asp e Carc. I giovani di sinistra si sono poi allontanati per radunarsi alla Festa della Resistenza in corso nella Pineta Ugo Pisa, alla Partaccia.

Ma poco dopo – sempre secondo quanto riferito dai Carc – i giovani di destra si sono presentati all’ingresso della festa. La tensione è salita, pare che gli esponenti dei due schieramenti politici si siano scontrati, costringendo la polizia a intervenire. Per protestare contro i fermi, questa mattina esponenti dell’ Asp e dei Carc hanno bloccato la stazione ferroviaria di Massa per circa due ore, causando pesanti ritardi a 11 treni della linea Genova-Pisa.

 

La scorsa notte a Massa. Arrestate due persone, 5 agenti leggermente feriti

corriere della sera.it

Scontri tra ronde di destra e di sinistra

Per protestare contro i fermi, quelle di sinistra hanno bloccato la linea Genova-Pisa con ritardi per 11 treni

MASSA – Scontri sabato notte tra ronde di destra e ronde di sinistra a Massa , due arresti e domenica linea ferroviaria Genova-Pisa bloccata per due ore con pesanti ritardi per undici treni. Un gruppo di giovani di estrema sinistra si è scontrato con esponenti di destra, costringendo la polizia a intervenire: cinque gli agenti che sono rimasti feriti in modo lieve. L’episodio è avvenuto nell’ambito della «ronda proletaria antifascista», promossa dall’Asp (Associazione solidarietà proletaria) e dalla Federazione toscana dei Carc (Comitati di appoggio alla Resistenza per il comunismo) in risposta alla ronda di destra delle «SSS» (Soccorso sociale e sicurezza), che ha già svolto in città iniziative di pattugliamento.

SCONTRI E BLOCCO – Secondo quanto reso noto dai Carc, la polizia ha fermato due persone (che poi sono state arrestate) mentre altre due sono state denunciate per resistenza a pubblico ufficiale e istigazione a delinquere e poi rilasciate. La ronda di sinistra ha incontrato a Marina di Massa alcuni simpatizzanti di destra che avrebbero provocato gli aderenti ad Asp e Carc. I giovani di sinistra si sono poi allontanati per radunarsi alla Festa della Resistenza in località Partaccia. Poco dopo – sempre secondo quanto riferito dai Carc – i giovani di destra si sono presentati all’ingresso della festa. La tensione è salita, pare che gli esponenti dei due schieramenti politici si siano scontrati, costringendo la polizia a intervenire. «Da parte nostra c’è stato un lancio di sedie di plastica», si spiega dai Carc, «forse qualche bottiglia. Ma quelli continuavano a fare il saluto romano e a farsi schermo con la polizia». Per protestare contro i fermi, all’alba esponenti dell’ Asp e dei Carc hanno bloccato la stazione ferroviaria di Massa. L’occupazione è durata quasi due ore fino alle 7,20, e ha provocato ritardi compresi fra 20 e 100 minuti a cinque treni a media e lunga percorrenza e fra 10 e 90 minuti a sei treni regionali, rendono noto le Ferrovie dello Stato. Le trattative con il gruppo di occupanti sono state condotte sul posto dagli uomini della questura di Massa e della polizia ferroviaria.

TRE FERMI – Gli aderenti ai Carc arrestati dalla polizia sono Samuele Bertoneri e Alessandro Della Malva, segretario regionale, accusati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Altri tre esponenti di Carc e Asp sono in stato di fermo per aver preteso con irruenza informazioni su Della Malva. Davanti alla questura di Massa una trentina di esponenti di estrema sinistra ha manifestato con bandiere e fumogeni. Le SSS si tirano fuori: «Ho sospeso il servizio di ronda alla Partaccia, in accordo con il questore, appena ho saputo che sarebbe passata di lì la controronda antifascista. L’ ho fatto proprio per evitare scontri e polemiche. Noi agli scontri non c’eravamo», ha detto Stefano Benedetti, fondatore delle SSS e capogruppo della Destra in consiglio comunale a Massa. «La nostra ronda lavora in silenzio da più di un mese e non ha mai creato problemi di alcun genere: né scontri con la polizia, né con simpatizzanti di sinistra. Sono i Carc a crearne. Il sindaco avrebbe dovuto negare l’autorizzazione alla Festa di Resistenza e alla loro controronda antifascista».

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