SEDI DISAGIATE, ESITO 1° INCONTRO RIPARTE IL TAVOLO TECNICO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI
Nella mattinata odierna si è svolto il preannunciato incontro tra una delegazione del Dipartimento della P.S. guidata dal direttore per le Relazioni Sindacali Castrese De Rosa e dal Direttore del Servizio Affari Generali Nicola De Cristofaro e le Organizzazioni Sindacali per la individuazione dei criteri per la definizione delle sedi di servizio considerate disagiate.
Nel corso della riunione i rappresentanti di parte pubblica hanno illustrato una bozza di progetto di rivisitazione dei criteri per l’individuazione delle c.d. sedi disagiate predisposta direttamente dall’Amministrazione come base per l’avvio della discussione sulla delicata e complessa problematica.
Tale progetto prevedrebbe, secondo la proposta dell’Amministrazione, la realizzazione di un doppio binario circa il riconoscimento delle sedi:
nella prima fascia si propone l’inserimento delle sedi che risulteranno maggiormente disagiate,
nella seconda verranno inserite quelle che risulteranno tali ma in una misura minore rispetto alle prime.
Per tutte le sedi che entreranno nell’ ipotesi delle due fasce, però, resterà il beneficio della fruizione del buono pasto giornaliero mentre divergerà tra le sedi delle due fasce solo l’attribuzione di un diverso punteggio ai fini della graduatoria sulla mobilità..
Per quanto riguarda i parametri indicati, l’Amministrazione ha fatto riferimento ad una serie di criteri di valutazione che si basano sulle condizioni climatiche, sull’inquinamento acustico, sull’assenza o comunque sulla distanza di ospedali o pronto soccorsi, sulla mancanza di scuole dell’obbligo, sulla mancanza di trasporti pubblici, sul rischio sismico, e soprattutto, in via prioritaria, sul numero delle domande di trasferimento in entrata ed in uscita per quel determinato posto di polizia.
Nel progetto dell’Amministrazione l’inserimento in una determinata fascia darà diritto al personale che vi fa servizio, di avere un determinato punteggio da definire e quantificare ai fini del trasferimento.
Le scriventi organizzazioni sindacali hanno messo in evidenza l’importanza e la delicatezza di tale tematica e in particolare, Siulp, Sap, Ugl Polizia e Consap hanno evidenziato che l’obiettivo che deve essere seguito nella stesura dei nuovi criteri per l’individuazione delle sedi disagiate deve essere accompagnato dai principi di equità e trasparenza, criteri certi obbietti e verificabili da accertare per ogni sede presa in esame, nell’interesse dei colleghi che, loro malgrado, sono costretti a svolgere la loro attività lavorativa in sedi “penalizzate” e “penalizzanti”.
Proprio per questo motivo e per l’incidenza che il punteggio suppletivo legato all’appartenenza ad una sede disagiata rispetto ad un’altra avrà sui movimenti, appare utile ed opportuno rimarcare che la tematica delle sedi disagiate dovrà essere inquadrata in un più ampio contesto legato alle nuove norme che regoleranno la mobilità degli appartenenti alla Polizia di Stato.
La riunione si è conclusa con l’impegno a riprendere al più presto, fin dalla prossima settimana, i lavori del “tavolo per le sedi disagiate” che erano state interrotte da tempo.[attachments fields=”title”]