Servizi e sicurezza in montagna a cura della Polizia di Stato

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Ultimo aggiornamento 14/01/2022

Riportiamo il testo della lettera inviata lo scorso 12 gennaio al Pref. Lamberto Giannini, Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S. dal Segretario Generale, Felice Romano:

“Signor Capo della Polizia,

ritengo opportuno richiedere la Sua attenzione su una situazione che, se non corretta il prima possibile, potrebbe creare le condizioni per un grave danno di immagine alla nostra Istituzione.

In conclusione dell’ultima selezione di colleghi da avviare al corso di formazione per svolgere servizio di sicurezza e soccorso in montagna, a fronte di decine di aspiranti, sono risultati idonei pochissimi operatori.

La difficoltà nel superare le scrupolose prove tecniche sugli sci, essenziali per abilitare i colleghi alla successiva formazione professionale, assieme alla crescente difficoltà a comporre le pattuglie che operano nei comprensori sciistici, lasciano presagire uno scenario foriero di un declino numerico di queste importanti e professionali figure che tanto lustro hanno dato e continuano a dare alla Polizia di Stato nell’ambito del soccorso e della sicurezza in montagna.

La loro presenza sulle piste innevate, grazie all’eccellente preparazione e competenza che ricevono prima di intraprendere tali servizi, catturano attenzione e alto gradimento tra cittadini e operatori turistici, proprio in funzione della professionalità e dell’efficienza che garantiscono.

I poliziotti, oltre ad assicurare sicurezza sui territori, sono costantemente impegnati a garantire il rispetto delle regole dentro e fuori le piste e intervengono in caso di incidenti, calamità naturali e per ogni necessità di soccorso.

Se alla difficoltà riscontrata in questi ultimi anni a formare personale idoneo al servizio di soccorso e sicurezza in montagna, e a plasmare le pattuglie che operano sugli scenari sciistici, aggiungiamo anche la previsione che a breve termine si celebreranno i Giochi olimpici e paraolimpici invernali “Milano Cortina 2026” – un palcoscenico sotto i riflettori internazionali – che richiederà un eccezionale impiego di personale altamente specializzato per la prevenzione e la vigilanza delle piste dedicate alle competizioni e dei relativi comprensori, è facile ipotizzare il rischio che la Polizia di Stato potrebbe non essere più attore principale in tali contesti.

Anzi, e per questo riteniamo opportuno richiamare la Sua cortese attenzione, il pericolo che intravediamo è che per mancanza di personale adeguatamente qualificato ad effettuare questo servizio, potremmo addirittura essere relegati a ruoli del tutto marginali penalizzando l’immagine della Polizia di Stato.

Una situazione che, riteniamo, può essere sicuramente scongiurata attraverso un’opportuna e calibrata programmazione, partendo da una selezione anche tra i giovani colleghi che frequentano i corsi di formazione per entrare nella nostra Amministrazione, che possa consentire alla scuola di Moena di poter selezionare e formare le necessarie professionalità.

Ed è con tale spirito che le chiediamo, Signor Capo della Polizia, di voler sollecitare le articolazioni interessate affinché procedano alla pianificazione innanzi auspicata per continuare a garantire questa qualificata presenza nel corso sia delle stagioni invernali a seguire, sia per il grande impegno che ci aspetta rispetto la kermesse mondiale del 2026.

Conoscendo la Sua sensibilità e l’impegno che quotidianamente profonde per migliorare sempre più la sicurezza, in ogni sua declinazione, siamo certi di un Suo fattivo intervento affinché la Polizia di Stato possa continuare a garantire la sicurezza nei comprensori montani e agli eventi della manifestazione internazionale che da qui a poco ci impegnerà.

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