L’incontro che si è tenuto nella tarda mattinata odierna a Palazzo Chigi tra il Governo, i Sindacati e le Rappresentanze dei Comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, è da ritenersi soddisfacente ed ha rispettato quanto preannunciato negli impegni che il Governo aveva assunto, in particolare attraverso i Ministri Maroni e La Russa, nel corso delle trattative che si sono svolte negli ultimi 15 giorni e che ci avevano indotto, con spirito di responsabilità, a posticipare la manifestazione di Arcore.
Ad affermarlo la quasi totalità dei Sindacati e delle Rappresentanze dei suddetti Comparti (SIULP, SAP, UGL Polizia di Stato, SAPPE, FNS-CISL Penitenziaria, UGL Polizia Penitenziaria, SAPAF, UGL Corpo Forestale dello Stato, FNS-CISL Forestali, FESIFO, FNS-CISL Vigili del Fuoco, CONAPO, UGL Vigili del Fuoco, COCER Esercito, COCER Aeronautica e COCER Marina) che, dopo aver preso atto del riconoscimento dichiarato in apertura dei lavori dal Sottosegretario Gianni Letta al senso di responsabilità dei Sindacati e delle Rappresentanze militari che hanno mantenuto il tavolo di confronto aperto per cercare l’idonea soluzione ai tagli del tetto salariale e delle promozioni introdotte dalla manovra finanziaria, confermano una corrispondenza tra gli impegni presi nel corso delle trattative e quanto emerso nell’incontro odierno.
L’assicurazione, a nome del Governo, del Sottosegretario Gianni Letta a voler varare, già nel Consiglio dei Ministri di domani o al massimo in quello successivo attesa la complessità della materia e delle richieste avanzate, un provvedimento che elimini, intanto per l’anno 2011, le ingessature e i danni al funzionamento del sistema sicurezza, difesa e soccorso pubblico, nonché l’aver accolto la proposta dei sindacati e delle rappresentanze, proprio in considerazione della cautela imposta all’azione di governo dalla congiuntura negativa a livello economico e quindi di finanza pubblica, di riconvocare un nuovo tavolo di confronto alla fine dell’anno, in concomitanza della predisposizione della nuova manovra finanziaria, sono stati i primi segnali concreti di voler effettivamente e concretamente affrontare la questione specificità di questi comparti dando risposte reali.
Insieme a questo, continuano i Sindacati e le Rappresentanze, è altresì positivo l’impegno assunto sull’apertura immediata del tavolo di confronto della previdenza complementare e per la definizione del trattamento di fine rapporto, in ritardo di ben 15 anni, nonché la disponibilità a valutare la possibilità di varare una legge delega per il riordino delle carriere di questo personale e dell’intero sistema sicurezza, difesa e soccorso pubblico rinviando la copertura economica, come prevede la legge, solo al momento in cui i decreti delegati troveranno il consenso del personale e delle Amministrazioni nell’interesse generale della sicurezza del Paese, dei cittadini ma anche degli operatori che quotidianamente la garantiscono, sono ulteriori segnali che vanno nella giusta direzione.
Per questo, concludono i responsabili dei sindacati e delle rappresentanze, attendiamo ora il varo del provvedimento per verificare che gli impegni annunciati siano corrispondenti alle aspettative della quasi totalità del personale di questi comparti che rappresentiamo.
Cose diverse da quanto appena affermato, riportate anche da alcune agenzie di informazione primarie del nostro Paese, non sono addebitabili alle nostre sigle e vanno ricondotte solo a chi, forse, persegue più un terreno di scontro fine a se stesso piuttosto che la salvaguardia dei diritti delle donne e degli uomini in uniforme e della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico del nostro Paese.