ALFANO RINGRAZIA SIULP “SONO STATI SEMPRE RESPONSABILI”
23 Giugno 2015 www.ladiscussione.com
“Voglio ringraziare il Siulp , nell’ambito dei negoziati ha sempre mantenuto un binario di responsabilità, questo perché é consapevole che siamo sulla stessa barca, e che rappresenta uomini e donne con una divisa che incarna lo Stato”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, intervenendo al convegno “Sicurezza globale per sviluppo e legalità”.
Il ministro Alfano ha ricordato gli interventi fatti per le Forze dell’Ordine: “abbiamo fatto lo sblocco degli stipendi, e in un periodo di spending review non abbiamo messo il segno meno o uguale al comparto, ma abbiamo messo il segno più. Noi abbiamo fatto tutti gli sforzi per rendere l’Italia un paese sempre piu’ sicuro, oggi la sicurezza e’ diventata sempre di piu’ una questione centrale della qualita’ di vita dei cittadini”.
Sicurezza: Siulp, da Alfano riapertura tavolo contrattuale
(ANSA) – ROMA, 23 GIU – “Il ministro Alfano si è impegnato a richiedere formalmente al ministro Madia la riapertura del tavolo contrattuale delle forze di polizia, anche se solo per la parte normativa, in attesa che ci siano le condizioni per il rinnovo anche di tipo economico e al Governo l’approvazione della norma che consenta un riordino delle carriere”.
Lo ha detto il segretario del sindacato di polizia Siulp, Felice Romano, ad un convegno organizzato insieme alla Cisl. “L’impegno formale del ministro – sottolinea Romano – è una risposta importante e attesa da tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato che ogni giorno operano in silenzio non solo per garantire le condizioni favorevoli per attrarre capitali e rilanciare lo sviluppo economico, ma anche per garantire la sicurezza e la coesione sociale”. (ANSA).
POLIZIA: ALFANO, CARRIERA IN POLIZIA SI BASI SU MERITO
Roma, 23 giu. (AdnKronos) – “Voglio battermi non per un riordino delle carriere ma una legge sul merito in polizia”, che permetta “a chi è bravo di andare avanti”, per avere una “prospettiva di crescita” e “per premiare merito e qualità”.
Lo sottolinea il ministro dell’Interno Angelino Alfano durante il suo intervento al convegno ‘Sicurezza globale per sviluppo e legalità’ organizzato dalla Cisl a Roma.
SICUREZZA: ALFANO, DELITTUOSITA’ DIMINUITA DEL 15% NEL 2015
Roma, 23 giu. (AdnKronos) – “L’indice di delittuosità è diminuito del 7% dal 2013 e 2014. Nel 2015 c’è stato un calo di oltre il 15% rispetto allo stesso periodo anno precedente. Sono dati non consolidati, ma indicano una tendenza al calo continuo”.
Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano durante il suo intervento al convegno “Sicurezza globale per sviluppo e legalità” organizzato dalla Cisl a Roma.
“Un cittadino non sicuro è un cittadino meno libero, ecco perchè noi abbiamo fatto uno sforzo per rendere il Paese più sicuro e fare in modo che i risultati coincidano con la percezione di sicurezza”, ha aggiunto.
“Ringraziando il lavoro delle forze dell’ordine -continua il ministro – il nostro Paese è uno dei Paesi occidentali che non ha versato sangue ai terroristi. Si tratta di “una realtà, contro i ‘portasfiga’ di professione”.
TORTURA: ALFANO, REATO NON SIA SPECIFICO PER FORZE POLIZIA
Roma, 23 giu. (AdnKronos) – “Abbiamo fatto una battaglia per impedire che la tortura fosse un tipo di reato proprio e specifico” della Polizia. “Il fatto che la tortura debba essere un reato è un conto, altro è che debba essere concepito per le forze di polizia”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano durante il suo intervento al convegno ‘Sicurezza globale per sviluppo e legalità’ organizzato dalla Cisl a Roma.
Continuando sulle forze di polizia, “non intendiamo disarmarle né dei mezzi né dello spirito”, ha aggiunto. Per quanto riguarda l’indentificatico per la polizia, “vorrei sapere quante volte è successo che un poliziotto abbia commesso abuso e non sia stato scoperto e condannato. Non mi risultano casi di impunità in Polizia o che il dipartimento polizia si sia messo a coprire: è sempre stato leale alle istituzioni”.
È necessario, ha sottolineato Alfano, un “approccio non ritorsivo, serio e laico, sapendo che è sul campo che poi si misurano efficienze e inefficienze”.
G8: ALFANO, DIAZ CAPITOLO CHIUSO, POLIZIA CORPO DEMOCRATICO
Roma, 23 giu. (AdnKronos) – “Noi oggi abbiamo alcuni riflessi condizionati di attacchi alla polizia. Noi abbiamo impedito che la Diaz, oltre a diventare fonte di guaio per le istituzioni e di condanna, diventasse una sorta di categoria dello spirito per la polizia. Quel capitolo è chiuso, la polizia è un corpo democratico che abbiamo difeso e difenderemo sempre”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano durante il suo intervento al convegno ‘Sicurezza globale per sviluppo e legalità’ organizzato dalla Cisl a Roma. “Ogni volta che c’è qualcosa che non va si rievoca lo spettro del passato”, ha aggiunto.
Tortura, Alfano: “Reato non sia contro la polizia. Il caso Diaz è un capitolo chiuso”
Il ministro dell’Interno interviene a un convegno sulla sicurezza: “Le nostre forze dell’ordine sono sane”
Alfano: “Giusto il reato di tortura, ma la polizia è sana”
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, intervenendo ad un convegno organizzato da Siulp e Fns-Cisl, ha voluto evidenziare: “Abbiamo impedito che la Diaz, oltre a diventare fonte di disdoro per le istituzioni, rimanesse una categoria dello spirito per la polizia: quel capitolo è chiuso, la polizia è un corpo democratico e lo difenderemo sempre. Non è giusto rievocare spettri del passato ogni volta che accade qualcosa che non va”.
In sostanza, il responsabile del Viminale sottolinea di essere d’accordo con l’introduzione del reato di tortura nel nostro codice penale, ma che questo non deve essere usato come grimaldello contro le forze dell’ordine: “Abbiamo fatto una battaglia perché ci fosse un reato proprio e specifico contro la tortura. Ma non deve essere concepito come un reato contro le forze di polizia”, perché “un conto è che ci sia un reato di tortura, un altro è che il provvedimento colpisca in modo specifico le forze dell’ordine”. Alfano promette: “Mi batterò per avere una legge sul merito in polizia, in modo che chi è bravo vada avanti e non ci sia la sensazione di un ‘tappo’ che blocchi le carriere”.
“Bisogna far lavorare la polizia e le forze dell’ordine e per farle lavorare bisogna dotarle di mezzi e risorse”, è l’obiettivo di Alfano, che poi snocciola alcuni dati: “”Nei primi quattro mesi del 2015 l’indice di delittuosità nel nostro paese è calato di oltre il 15%. Si tratta di dati non consolidati ma indicativi di una tendenza alla diminuzione dei reati nel nostro paese. Non siamo soddisfatti e non lo saremo finché non vedremo calare ancora di più i reati”. Il ministro infine ricorda: “Non solo non abbiamo il segno meno nel nostro comparto ma nel 2015 abbiamo fatto interventi che superano abbondantemente i cento milioni di euro”. Proprio in questi giorni, però, le forze dell’ordine continuano a lamentare tagli, dando vita a iniziative di autofinanziamento.
Sicurezza, un investimento per lo sviluppo del Paese
Conquiste del Lavoro
Nessuna contrapposizione tra sicurezza e accoglienza, tra legalità e solidarietà. E’ questo il messaggio che Annamaria Furlan rilancia da Roma, dal palco del convegno organizzato da Fns Cisl e Siulp per confrontarsi su “Sicurezza e legalità quali fattori di sviluppo”. Ed è soprattutto all’Europa che il segretario generale Cisl si rivolge con un “appello perché accolga i profughi e smetta di viverli come un problema o, peggio, come qualcosa che dobbiamo toglierci di torno”.
“La vecchia e opulenta Europa – sottolinea – deve dare testimonianza attraverso l’accoglienza. Anche quando parliamo di sicurezza dobbiamo porci su questo piano, è fondamentale. Altrimenti i nostri modelli diventano modelli negativi”. La linea tracciata dalla leader cislina è quella di una battaglia culturale. Una battaglia che ha bisogno di “simboli positivi”, come lo sono “l’accoglienza e la dedizione”.
“Per questo – spiega Furlan – è importante che un sindacato come il Siulp abbia sempre portato avanti le ragioni del buon senso, dell’ascolto, dell’impegno. Noi rappresentiamo uomini e donne che ogni giorno rischiano la vita per creare sicurezza. E i cittadini devono avere fiducia incondizionata nelle forze dell’ordine.
E’ un elemento indispensabile per la democrazia”. Per questo il compito del sindacato, confederale e di categoria, “è di portare queste proposte nella cultura del Paese ma anche sui tavoli contrattuali. Perché è attraverso la contrattazione che si creano condizioni di lavoro positive”.
“Dunque – spiega la numero uno di Via Po -, da una parte è fondamentale la cultura della sicurezza intesa come elemento di solidarietà e partecipazione. Dall’altra è indispensabile la contrattazione per far crescere la qualità del lavoro. Oggi è stata una giornata importante e in controtendenza su questi temi rispetto a quello che spesso emerge nel dibattito politico. E’ venuto il tempo si smetterla con la demagogia, i luoghi comuni e il continuo ricorso a nemici da additare al popolo”.