Sicurezza: Sindacati, incontro odierno a Funzione Pubblica, se non si cambia indirizzo rischio ulteriore penalizzazione per poliziotti.

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Comunicato stampa su incontro odierno presso la Funzione Pubblica

L’incontro convocato dalla Funzione Pubblica per questa mattina senza alcuna concertazione con le OO.SS. e’ con un ordine del giorno generico, rischiava di trasformarsi in ennesima penalizzazione per le donne e gli uomini in uniforme che ogni giorno, in ogni angolo del Paese e negli istituti penitenziari si sacrificano per garantire la sicurezza e la legalità ai cittadini e all’intera nazione.

Lo affermano in una nota SIULP, SAP, UGL, CONSAP e SAPPE dopo aver preso atto che la convocazione, in realtà poteva essere l’alibi con metodi poco trasparenti per l’avvio ufficiale al decreto di armonizzazione previdenziale sulla stregua di quello già presentato dalla Fornero e, fortunatamente ritirato dopo l’impegno votato dal Parlamento a tal fine, mentre preannunciano l’abbandono della riunione e forme di protesta se non vi sarà un cambio di direzione.

I poliziotti già oggi sono costretti a lavorare sino a 62 anni e anche con doppi turni, atteso il blocco del turn over e i tagli alle risorse pari ad oltre 4 miliardi di euro, sono in credito con lo Stato per lo straordinario effettuato, ancora lo scorso anno per l’emergenza immigrazione come il Nord Africa, la tav o come i doppi e tripli turni a cui sono costretti i poliziotti penitenziari per non lasciare il carcere in mano solo ai detenuti.

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Ironia della sorte, questi colleghi dopo aver lavorato per oltre 18 ore consecutive, per poter dormire nel carcere devono pure pagare 7 euro a notte altrimenti sono costretti a farlo nelle autovetture. Questo e’ il trattamento riservato a chi serve questo Stato per 1.300,oo euro al mese.

Mancano i mezzi, le autovetture, la benzina persino i soldi per le cartucce e per i i giubbotti e i caschi antiproiettile (ormai prossimi alla scadenza e che necessitano di di circa 12 milioni di euro per la sostituzione), non vengono pagati i servizi di ordine pubblico, le missioni per arrestare i mafiosi o per tradurli nei tribunali per le udienze (per scongiurare il rischio prescrizione) e la Funzione pubblica, tralasciando il metodo, l’unica emergenza che intravede e’ l’inizio dell’armonizzazione previdenziale per far si’ che ii poliziotti lavorino sino a 67 anni.

Per questo concludono SIULP, SAP, UGL, CONSAP e SAPPE, abbiamo chiesto che la procedura sia attivata ex novo in modo da concertare un ordine del giorno tale che oltre e prima dell’armonizzazione previdenziale, tratti anche le altre priorità del personale, quali il blocco del tetto salariale e del rinnovo del contratto, i fondi per sbloccare il turn over, per la benzina, per i proiettili e per far funzionare la sicurezza e le carceri in questo Paese.

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