SICUREZZA: SIULP, bene impegno Presidente Draghi verso Sindacati. Attendiamo ora medesima attenzione per Comparto Sicurezza
Apprezziamo le parole del Presidente Draghi pronunciate alle Confederazioni in occasione della firma del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale inerenti la volontà di apertura al dialogo con le rappresentanze sociali.
Parole importanti e attese da tempo anche dal Comparto Sicurezza rispetto al quale, siamo certi, il nuovo esecutivo non tarderà ad aprire un confronto per rispetto alle donne e agli uomini in uniforme, che quotidianamente garantiscono la sicurezza in ogni angolo del nostro Paese, e in coerenza con quanto dallo stesso Premier affermato allorquando ha dichiarato che sicurezza e legalità sono la precondizione per il rilancio e lo sviluppo sociale ed economico dei nostri territori.
Lo dichiara in una nota Felice ROMANO, Segretario generale del SIULP, il primo sindacato del Comparto a commento di quanto emerso nell’incontro tra il Governo e le Confederazioni.
Salutiamo con favore anche la notizia, apparsa sui media, che il Ministro Brunetta ha preannunciato lo sblocco di concorsi per ringiovanire la PA.
Un provvedimento atteso e condivisibile per il garantire il sostegno necessario alle imprese e all’intero sistema produttivo, sottolinea Romano, che auspichiamo, proprio per quanto dichiarato dal premier Draghi, parti dal Comparto sicurezza che oggi, più che di risorse su questo terreno, soffre soprattutto per i meccanismi farraginosi, oltre alla pervicace volontà di non voler consentire lo scorrimento delle graduatorie già in essere.
Una posizione incomprensibile quest’ultima, pur volendo rispettare i nuovi dettami del recente riordino delle carriere che ha fissato limiti di età inferiori a quelli precedenti per i quali molti giovani che hanno superato brillantemente il concorso anche con punteggi più elevati di chi è più giovane di età e si è visto chiamare nelle fila della Polizia di Stato, non sono stati assunti, atteso che le nuove norme non hanno avuto i tempi di decantazione di una fase transitoria che ogni riordino richiede.
Transitorietà, peraltro, garantita in molti altri settori che pure sono stati oggetto di innovazione e trasformazione per effetto del provvedimento di riordino.
Basterebbe infatti procedere, insieme ad altro provvedimento che prevede la possibilità su base volontaria di allungare la vita lavorativa dei poliziotti, con lo scorrimento di dette graduatorie per ridare un po’ di ossigeno all’intera Istituzione che rischia, per effetto di una vera e propria emorragia dovuta al raggiungimento del massimo dell’età lavorativa prevista, di paralizzarsi in una fase storica in cui la sicurezza è centrale e vitale per il rilancio del Paese.
Ecco perché il SIULP, considerato che la sicurezza è la precondizione per lo sviluppo sociale, politico ed economico su cui costruire il nostro futuro come affermato dallo stesso Premier, chiediamo un confronto immediato con il governo su questi temi nell’ambito delle trattative per il rinnovo contrattuale che, rivendichiamo, siano urgentemente riavviate per la definizione dell’accordo relativo al triennio 2019/2021.
Un appuntamento importante e strategico per i poliziotti e i loro diritti ma anche per ridisegnare e rafforzare le strategie necessarie per aumentare la lotta alla criminalità e garantire la coesione sociale che oggi, anche a causa della pandemia e della relativa crisi economica, risolta ancora più compromessa.
Roma, 10 marzo 2021