Il giorno 19 giugno 2023, presso gli Uffici del Dipartimento della PS si è tenuto l’esame richiesto dal SIULP relativo alla preventiva condivisione della bozza di decreto del Regolamento per i servizi in montagna.
Al tavolo, oltre alle Organizzazioni Sindacali rappresentative, erano presenti per l’Amministrazione la
Dottoressa Maria De Bartolomeis – Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali del Dipartimento della PS – la Dottoressa Rosanna Colonna – Direzione Centrale per gli Affari Generali e per le Politiche del personale della Polizia di Stato – la Dottoressa Francesca Mucci – Direttore del Servizio Affari Generali – il Dottor Massimo Ucci – Direttore del Servizio Sovrintendenti, Assistenti ed Agenti – il Dottor Gaspare Caliendo – Direttore del Servizio Ordinamento – e il Dottor Giuseppe Volpe – Direttore del Servizio Scuole e Corsi dell’Ispettorato Scuole della Polizia di Stato.
Il SIULP, preliminarmente all’oggetto della discussione, ha sottolineato come la questione della Sicurezza e del Soccorso sulle piste deve essere incardinata non solo sotto l’aspetto organizzativo dei team che andranno ad operare nelle prossime stagioni invernali sui comprensori sciistici, ma anche in prospettiva delle vicine olimpiadi invernali che si terranno sulle nevi italiane Milano-Cortina 2026 e, prima ancora, alle imminenti Universiadi invernali di Torino 2025.
È stato ribadito, ancora una volta, che l’argomento necessita di essere approfondito con straordinaria
speditezza, atteso che l’equipaggiamento e i Dispositivi di Protezione Individuali attualmente in uso alla
Polizia di Stato non restituiscono il meritato lustro all’Istituzione, non offrono confort e funzionalità al variare delle temperature e non permettono di operare in sicurezza nei luoghi più impervi. Sembra oramai opinione comune che la Polizia di Stato, durante le più recenti kermesse sul palcoscenico mondiale, nonostante la riconosciuta professionalità e la preparazione dei nostri colleghi, sia parsa un passo indietro alle altre Forze di polizia e alle Forze armate, pagando gli effetti, non solo estetici, di un equipaggiamento obiettivamente non più al passo con i tempi.
Entrando dunque nel merito della nuova bozza del Decreto di Regolamento per i servizi in montagna, il SIULP, pur valutandola nel complesso aderente alle esigenze del servizio, ha comunque espresso la necessità di ritoccare alcuni punti, sulla scorta delle esperienze e dei suggerimenti raccolti da colleghi con lunga esperienza nel settore.
È stato quindi osservato che per quanto riguarda l’argomento “DIPENDENZA OPERATIVA” è necessario che la stessa sia individuata negli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico delle questure, come previsto, ma anche negli Uffici Controllo del Territorio dei Commissariati di PS, qualora presenti e competenti per territorio.
Si è evidenziata, in questo contesto, anche la necessità di specificare gli Uffici preposti alla trattazione degli atti connessi al servizio in questione, dato che oggi, stando ad alcune segnalazioni, l’attività burocratica derivante da questa forma specializzata di controllo del territorio risulta affidata ai più disparati settori delle questure, come ad esempio le Divisioni Anticrimine o le Divisioni PAS.
Riguardo la voce “PIANIFICAZIONE DELL’IMPIEGO”, il SIULP ha segnalato che i tempi previsti dal Decreto sinora non sono stati rispettati. L’indicazione delle località montane interessate e il numero di operatori ad esse preposti non sono mai state diramate entro il 10 settembre di ogni anno, come sarebbe previsto; così come non sono mai state pubblicate entro il 30 ottobre le graduatorie dei colleghi.
Proprio a proposito delle graduatorie, attese le difficoltà di selezione del personale evidenziatesi nelle scorse stagioni, il SIULP ha chiesto di semplificare le operazioni e abbandonare definitivamente la previsione, non più attuale, dei limiti connessi alla forza effettiva degli uffici di provenienza (1 operatore dagli uffici fino a 20 unità, 2 operatori dagli uffici la cui forza effettiva si attesti da 21 a 30 unità, 3 operatore dagli uffici con una forza ricompresa tra 30 e 100 unità, 4 operatori dagli uffici con una consistenza organica superiore a 100 unità).
A proposito dell’ISTRUTTORIA DELLE ISTANZA e alla connessa attribuzione dei punteggi utili alla composizione delle graduatorie, il SIULP ha voluto aprire un confronto sull’opportunità o meno di mantenere ancora la valutazione dei titoli non soggetti a trascrizione matricolare rilasciati da enti esterni. Ciò in una rinnovata ottica di semplificazione e per il rispetto e l’omogeneità di valutazione che solo il Centro Addestramento di Moena può garantire in maniera incondizionata da talune sensibilità che potrebbero risultare localmente diversificate tra i vari collegi professionali.
Ecco perché riteniamo che per procedere ad una attribuzione oggettiva e uniforme, sia il caso di affidarsi alla valutazione dei soli titoli rilasciati dal Centro Addestramento Alpino di Moena, poiché solamente i suoi istruttori sono nelle condizioni di valutare, selezionare e formare adeguatamente, in egual maniera, tutti i poliziotti che operano sulle piste da sci.
Sotto l’aspetto della valutazione dei punteggi, è stato anche sottolineato come l’attribuzione di 2 punti alla voce: “per ogni stagione in cui è stato prestato servizio senza di merito come responsabile o di operatore del team presso sedi diverse da quella di preferenza”, sono risultati eccessivi e sbilanciati rispetto a cambiamenti e combinazioni non sempre comprensibili.
Nel valutare le attribuzioni dedicate nella bozza alla voce “COMMISSIONE GIUDICATRICE”, il SIULP ha ribadito ancora, all’Amministrazione, la necessità di motivare e circostanziare eventuali pareri negativi, evitando generici riferimenti all’insufficienza delle risorse disponibili negli uffici. E che, prima dell’adozione di un provvedimento negativo conseguente ad un’istanza di parte, l’Amministrazione si premuri di comunicare preventivamente all’interessato le ragioni ostative all’accoglimento della sua istanza, cosicché il collega possa presentare eventuali osservazioni al riguardo, prima dell’adozione del parere definitivo.
È stato rilevato, ancora, che la “PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA” e la composizione dei team con un anticipo di soli 15 giorni dall’inizio del servizio, non consente ai colleghi di organizzare per tempo la propria vita familiare e contemperare l’esigenza di programmare i cinque mesi di lontananza da casa. Per questo è stato chiesto di elevare tale termine ad almeno 30 giorni prima dell’inizio del servizio.Il SIULP, a margine delle proposte di modifica della bozza di Regolamento ha riproposto sul tavolo di confronto la questione relativa alla necessità di predisporre un capitolo di spesa dedicato al riconoscimento dello straordinario emergente che inevitabilmente viene effettuato in ambito montano per assicurare l’intero esercizio giornaliero degli impianti di risalita, e che oggi ricade sugli uffici di provenienza dei colleghi.
Il SIULP, in conclusione, al fine di incentivare i colleghi più giovani, che tanto stentano a garantire il ricambio generazionale e rendere maggiormente attrattivo il Servizio di Sicurezza e Soccorso sulle piste, ha proposto all’Amministrazione di prevedere un riconoscimento a step – tipo nastrino di lungo impiego – con l’attribuzione di un punteggio, seppur minimo, ma comunque utile per le valutazioni concorsuali.
L’Amministrazione ha manifestato ampia disponibilità ad affrontare la questione del monte ore dello
straordinario per evitare di gravare sui singoli uffici di provenienza dei colleghi e ha assicurato ogni sforzo possibile per risolvere l’annosa questione dell’equipaggiamento e dei Dispositivi di Protezione Individuali.
Rispetto le modifiche alla bozza di Decreto del Regolamento per i Servizi in montagna, la stessa
Amministrazione ha mostrato apprezzamento per il contribuito apportato dal SIULP e si è riservata la
valutazione di ogni singola proposta, il cui esito sarà prospettato prima della stesura e la successiva
emanazione del Decreto di Regolamento.
Roma, 20 giugno 2023