(ANSA) – TORINO, 29 OTT – Vietare le manifestazioni del movimento No Tav in Val Susa, altrimenti ”qualcuno si fara’ male”: lo ha chiesto stamani il segretario nazionale del Siulp, (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia), Felice Romano. ”Quello che si verifica ogni giorno in Val Susa – ha detto Roma intervenendo al congresso provinciale del sindacato, a Torino – e’ uno scontro impari. Se non si interverra’ per tempo, qualcuno potrebbe farsi molto male e allora sara’ troppo tardi anche per gli annunci e le chiacchiere”. Secondo Romano, ”a seguito del fallimento della mediazione politica e l’assenza di una fermezza risolutiva dello Stato, nonostante il ministro dell’Interno denunci il pericolo per l’incolumita’ di poliziotti e Carabinieri, si preferisce abbandonare le forze di polizia agli insulti, agli sputi e al lancio di pericolosi oggetti contundenti. Siamo alla merce’ di esaltati facinorosi”. ”I poliziotti, i carabinieri e i finanzieri – ha aggiunto Romano – non possono continuare a lavorare in una guerra permanente sprovvisti dei necessari mezzi e strumenti difensivi e offensivi tipici delle polizie europee. Inoltre, la concentrazione di forze di polizia in Val Susa ha di fatto sguarnito le citta’ di forze dell’ordine”. Il Siulp lamenta anche ”la scarsa collaborazione delle istituzioni locali” che – sostiene Romano – ”non risponde affatto allo spirito innovativo del sistema sicurezza. Alcuni sindaci di quei Comuni – ha aggiunto – riescono a ricordarsi di essere responsabili istituzionali solo quando manifestano ad alta voce contro la Tav, riducendosi poi al piu’ totale silenzio sulle violente aggressioni subite dalle forze dell’ordine e perpetrate da simpatizzanti del movimento No Tav. Nonostante questi atteggiamenti – ha concluso Romano – l’autorita’ nazionale di pubblica sicurezza ancora non si convince ad autorizzare le manifestazioni contro la Tav solo in localita’ distanti dalla Val Susa”