TORINO: SIULP, antagonisti scarcerati dopo devastazione di Torino è la conferma che occorre urgentemente intervenire con norme ad hoc per garantire la certezza della pena

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    La decisione di scarcerare dopo appena tre giorni da quando Torino è stata sfregiata da comportamenti violenti posti in essere per difendere chi stava organizzando atti per destabilizzare l’ordine democratico costituito, sicuramente assunta nel rispetto delle norme che attualmente presiedono questi casi, è la riprova, come il SIULP denuncia da anni, che sul tema dell’ordine pubblico necessità un intervento legislativo urgente per poter mantenere in carcere chi, in nome del diritto alla contestazione, usa le manifestazione per devastare le nostre città dando sfogo alla violenza più bieca e assurda.
    Non vorrei, come accaduto per gli eventi calcistici, che anche in questi casi ci sia bisogno che ci scappi il morto per capire che la misura è colma e che i professionisti del disordine hanno ormai maturato, anche perché i fatti poi gli danno ragione, la convinzione della totale impunità.
    Lo afferma Felice ROMANO, Segretario Generale del SIULP nel commentare la notizia della scarcerazione degli undici manifestanti arrestati durante gli scontri a Torino a seguito dello sgombro dell’Asilo.
    Misure come il Daspo o l’arresto differito, già utilizzati nelle manifestazioni sportive con positivi risultati, accompagnati da inasprimento delle sanzioni per chi chiede l’autorizzazione ad effettuare le manifestazioni, oggi sanzionato solo con una multa di poche centinaia di euro, e l’istituzione delle white e black list in funzione dei precedenti che possono consentire all’Autorità di Pubblica Sicurezza di autorizzare o meno la manifestazione imponendo percorsi periferici per chi è nelle black list, sono misure ormai ineludibili, urgenti e indispensabili.
    Lo chiede il rispetto che si deve a tutti i cittadini che non condividono le ragioni che sono alla base delle manifestazioni, a quelli che giustamente rivendicano il diritto costituzionale a potersi comunque muovere nel proprio territorio e anche alle donne e agli uomini delle Forze di polizia che quotidianamente sono bersagli delle violenze e degli oltraggi dei soliti professionisti del disordine che, forti dell’ormai quasi totale impunità determinata dal quadro normativo che si è delineato nel tempo, sono sempre gli stessi e girano non solo l’Italia ma anche l’Europa pur di dare sfogo alla loro violenza.
    Continuare a sottovalutare questi aspetti significa minare alle radici la civile convivenza e la stessa democrazia.

    Roma 13 febbraio 2019

    Torino: Siulp, “anarchici scarcerati? misura è colma, servono norme ad hoc”
    Roma, 13 feb. (AdnKronos) – “La decisione di scarcerare dopo appena tre giorni da quando Torino è stata sfregiata da comportamenti violenti posti in essere per difendere chi stava organizzando atti per destabilizzare l’ordine democratico costituito, sicuramente assunta nel rispetto delle norme che attualmente presiedono questi casi, è la riprova, come il Siulp denuncia da anni, che sul tema dell’ordine pubblico necessità un intervento legislativo urgente per poter mantenere in carcere chi, in nome del diritto alla contestazione, usa le manifestazione per devastare le nostre città dando sfogo alla violenza più bieca e assurda. Non vorrei, come accaduto per gli eventi calcistici, che anche in questi casi ci sia bisogno che ci scappi il morto per capire che la misura è colma e che i professionisti del disordine hanno ormai maturato, anche perché i fatti poi gli danno ragione, la convinzione della totale impunità”.
    Lo afferma Felice Romano, segretario generale del Siulp, nel commentare la notizia della scarcerazione degli undici manifestanti arrestati durante gli scontri a Torino a seguito dello sgombro dell’Asilo.
    “Misure come il Daspo o l’arresto differito, già utilizzati nelle manifestazioni sportive con positivi risultati, accompagnati da inasprimento delle sanzioni per chi chiede l’autorizzazione ad effettuare le manifestazioni, oggi sanzionato solo con una multa di poche centinaia di euro, e l’istituzione delle white e black list in funzione dei precedenti che possono consentire all’Autorità di Pubblica Sicurezza di autorizzare o meno la manifestazione imponendo percorsi periferici per chi è nelle black list, sono misure ormai ineludibili, urgenti e indispensabili”, sottolinea Romano.

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