Se le agenzie che riportano le dichiarazioni del vice premier serbo Ivica Dacic, che è anche ministro dell’interno di quel paese rispondono effettivamente al pensiero del citato ministro, il SIULP le respinge al mittente definendole inopportune, irriguardose e fuori luogo oltre che inesatte. Sperando che non siano volutamente inesatte.
Ad affermarlo è Felice Romano – Segretario Generale del SIULP, che, non nascondendo l’irritazione per i lanci di agenzia che riportano le dichiarazioni del ministro dell’interno serbo, in modo lapidario definisce quelle esternazioni irriguardose nei confronti dell’Italia e dei suoi poliziotti che, malgrado le palesi lacune della polizia serba, oltre ad essere impeccabili limitando i danni che questo gruppo di delinquenti che riporta alla mente le “orde barbariche” di vandalica memoria, hanno garantito anche la sicurezza dei cittadini serbi che, di contro ai delinquenti organizzati, erano venuti ad assistere allo spettacolo sportivo.
Sono altresì inopportune, continua Romano, in quanto rilasciate senza alcuna cognizione di causa su quello che è accaduto e su i reali responsabili di quanto accaduto, tranne che il citato ministro non volesse fare exusazio non petita, accusazio manifesta.
Inoltre, conclude Romano, sono anche inesatte perché la polizia serba, non solo ha ricevuto la richiesta di collaborazione da parte dei poliziotti italiani senza riceverla ma, contrariamente alla prassi consolidata vigente in tutto il mondo, e secondo la quale il paese da cui partono i facinorosi informa nel dettaglio il paese che ospiterà l’evento, in questa occasione la polizia serba non ha provveduto a nessuno di questi adempimenti e alla specifica richiesta, tramite gli Ufficiali di collegamento con i canali Interpol, la Serbia ha risposto con ben due telex, due giorni prima dell’evento calcistico, affermando che non vi erano notizie allarmanti circa i tifosi che si sarebbero recati a Genova.
Se a questo si aggiunge che la Serbia è titolare di una pagina web, in cui si mettono tutte le notizie inerenti gli eventi sportivi UE e paesi limitrofi, che era vuota relativamente alla partita di Genova, e che lo stesso Ufficiale di polizia che ha accompagnato la nazionale serba, interpellato in merito, ha detto che sarebbe arrivato un numero inferiore di pullman rispetto a quello che effettivamente poi sono giunti, ma che non sapeva né dove né quando sarebbero arrivati.
Ecco perché chiosa Romano respingiamo al mittente le irriguardose dichiarazioni rilasciate dal ministro serbo, riconoscendogli questo sì, che forse su un punto ha ragione: che per ragioni politiche interne al Suo paese quest’orda barbarica, ci auguriamo senza la complicità di regie ben definite, abbia voluto sfruttare i riflettori di un evento internazionale per meri scopi interni a quel paese calpestando la dignità dello sport, dei tifosi e dei poliziotti italiani.
Articoli riportati sui quotidiani online
Tensione tra Italia e Serbia sugli scontri di Genova
Distensione telefonica tra Serbia e Italia, in ballo l’ingresso in Ue
FOLLIA SERBA, PARLA IVAN: “NIENTE CONTRO L’ITALIA”
Follia ultrà, la Serbia si scusa. Ignorati almeno due allarmi
Attacco degli ultra serbi a Genova: il presidente Tadic si scusa. Polemiche sull’operato della polizia italiana
Le forze dell’ordine italiane respingono le accuse
lanci di agenzia
ULTRA’ SERBI:SIULP,MINISTRO SERBO INOPPORTUNO E IRRIGUARDOSO
(ANSA) – ROMA, 13 OTT – Sono ”inopportune, irriguardose e fuori luogo oltre che inesatte” le parole del ministro dell’Interno serbo Ivica Dacic sugli scontri di ieri a Genova. Lo sostiene Felice Romano, segretario generale del sindacato di polizia Siulp. ”Sono dichiarazioni irriguardose nei confronti dell’Italia e dei suoi poliziotti che – spiega Romano – malgrado le palesi lacune della polizia serba, oltre ad essere impeccabili limitando i danni che questo gruppo di delinquenti che riporta alla mente le ‘orde barbariche’ di vandalica memoria, hanno garantito anche la sicurezza dei cittadini serbi che, di contro ai delinquenti organizzati, erano venuti ad assistere allo spettacolo sportivo”. ”Sono altresi’ inopportune – continua – in quanto rilasciate senza alcuna cognizione di causa su quello che e’ accaduto e sui reali responsabili di quanto accaduto”. Il segretario del Siulp ricorda inoltre che ”e’ il Paese da cui partono i facinorosi a dover informa nel dettaglio il Paese che ospitera’ l’evento, ma in questa occasione la polizia serba non ha provveduto a nessuno di questi adempimenti e alla specifica richiesta, tramite gli ufficiali di collegamento con i canali Interpol, la Serbia ha risposto con ben due telex, due giorni prima dell’evento calcistico, affermando che non vi erano notizie allarmanti circa i tifosi che si sarebbero recati a Genova”.
(ASCA) – Roma, 13 ott – ”Se le agenzie che riportano le dichiarazioni del vice premier serbo Ivica Dacic, che e’ anche ministro dell’interno di quel paese rispondono effettivamente al pensiero del citato ministro, il Siulp le respinge al mittente definendole inopportune, irriguardose e fuori luogo oltre che inesatte. Sperando che non siano volutamente inesatte”. Ad affermarlo e’ Felice Romano, segretario generale del del sindacato di polizia Siulp. Secondo Romano quelle dichiarazioni sono ”irriguardose nei confronti dell’Italia e dei suoi poliziotti che, malgrado le palesi lacune della polizia serba, oltre ad essere impeccabili limitando i danni che questo gruppo di delinquenti che riporta alla mente le ‘orde barbariche’ di vandalica memoria, hanno garantito anche la sicurezza dei cittadini serbi che, di contro ai delinquenti organizzati, erano venuti ad assistere allo spettacolo sportivo”.