Il punto di vista dello Studio Guerra sul parere del Consiglio di Stato
Il recente parere del Consiglio di Stato (02881/2015 del 23.10.2015) prefigura prospettive allarmanti per le Vittime del terrorismo, della criminalità organizzata e del dovere.
Nella diatriba tra Ministero dell’Interno e Ministero della Difesa, in merito alle questioni del riconoscimento del danno morale e dell’aggravamento dell’infermità, il Consiglio di Stato ha infatti preferito l’interpretazione più restrittiva, motivando la scelta con la preoccupazione per la spesa pubblica.
Un criterio inaccettabile, secondo lo Studio Legale Guerra – dal 1953 punto di riferimento in Italia per le cause di servizio e la previdenza pubblica. Ma anche una chiamata a restare uniti, per ottenere dal Legislatore un orientamento normativo equo ed organico per tutte le categorie di vittime.
L’appello a non arrendersi vale soprattutto per le Vittime cui è già stato riconosciuto lo status e che hanno subito un aggravamento della propria infermità. Lo Studio Guerra continuerà ad assisterli in tutti i gradi di giudizio, se necessario anche dinanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, poiché è evidente nell’attuale quadro normativo una disparità di trattamento in violazione dell’articolo 3 della Costituzione.
Per approfondimenti e informazioni: www.avvocatoguerra.it