Nella mattinata odierna, si è svolto l’esame congiunto sulla bozza di decreto del Capo della Polizia riguardante la riorganizzazione dell’assetto dei presidi di Polizia di Frontiera terrestre.
All’incontro erano presenti il Direttore del Servizio Polizia di Frontiera e dell’Immigrazione dr. Addonizio, il Direttore del Servizio Affari Generali del Dipartimento di P.S. dr. Giacobbe, il Direttore del Servizio Agenti, Assistenti e Sovrintendenti, dr Avola ed il V. Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali per la Polizia di Stato del Dipartimento della P.S. dr. Cortis.
Nel corso della riunione sono stati riassunti i contenuti del decreto e rispetto alle osservazioni e ad alcune riserve rappresentante da tutte le OO.SS. del cartello, i rappresentanti dell’Amministrazione hanno fornito le seguenti risposte:
1- ASSETTO UFFICI ED ORGANICI Non ci saranno nuovi trasferimenti, gli organici previsti nel decreto per ogni Ufficio, sono quelli previsti a regime, e se allo stato attuale vi sono degli “esuberi” rimarranno tali fino al naturale assorbimento del personale ed al raggiungimento del numero previsto.
2- II ZONA DI FRONTIERA DI BOLZANO. L’unica eccezione riguarderà la ricollocazione del personale della II^ Zona di Bolzano per la quale è prevista dal decreto la soppressione. Dopo l’estate, probabilmente nel mese di settembre, detto personale verrà interpellato dal Dipartimento ed invitato ad esprimere la propria preferenza per la futura assegnazione, nell’ambito della stessa sede, fatte salve eventuali richieste di trasferimento fatte dal personale ed accoglibili in base alla graduatoria nazionale. L’Amministrazione procederà come ha fatto per gli altri uffici della frontiera con la Slovennia, cercando, in ogni modo possibile, di assecondare le richieste del personale.
3- ALTRI UFFICI INDICATI NEL DECRETO. Il decreto sana solo, anche sul piano formale, decisioni sostanziali già assunte ed attuate nel recente passato, riguardanti chiusure, ridimensionamento, o riorganizzazione di uffici di frontiera, posti al confine con altri Stati diversi dalla Svizzera. In questi casi si tratta solo di atto formale che conclude la procedura amministrativa e non sono previsti ulteriori interventi di apertura, chiusura, o di ridimensionamento di organici ed uffici.
4- UFFICIO INTERNAZIONALE DI CHIASSO. E’ stata esposta la problematica che riguarda molti colleghi in servizio presso l’Ufficio situato in territorio elvetico che sono obbligati a mantenere l’alloggio in quel territorio e che, a causa della chiusura si troverebbero a dover far fronte a gravosi oneri di pagamento dell’affitto di casa fino alla scadenza del contratto pur non prestando più servizio in quel luogo a seguito della chiusura dell’Ufficio. L’Amministrazione si è impegnata a ricercare una soluzione idonea ad impedire che tali oneri gravino sul personale e a comunicarla formalmente alle OO.SS..
5- PROBLEMI LOGISTICI ED OPERATIVI DEGLI UFFICI E DEL PERSONALE. .Sono stati rappresentati alcuni specifici e circoscritti problemi logistici ed operativi riguardanti alcuni uffici, ed alcuni colleghi che sono stati coinvolti nella mobilità. I rappresentanti dell’Amministrazione hanno preso atto delle questioni esposte e si sono riservati di affrontarle e risolverle attraverso un dialogo diretto con i Direttori delle Zone interessate..
L’incontro è terminato con l’impegno di tutti i sindacati di segnalare eventuali problemi che sorgessero, anche nel prossimo futuro, conseguenti al completamento del difficile e compresso progetto di riorganizzazione del settore della frontiera terrestre realizzato dall’Amministrazione.