Il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, con la proposta di modifica della legge 195/95, contenente norme sull’esercizio dell’azione sindacale, propone la durata di tre anni per il rinnovo della parte economica e normativa dei contratti e, sopratutto, l’anticipo del 90% di quello che il Governo ritiene debba essere l’aumento retributivo dovuto in caso di vacanza contrattuale lasciando che il Sindacato si batta per ottenere il restante 10% o poco più.
In allegato un comunicato ed una nota del cartello sindacale al Ministro.
Agenzie di stampa
(AGI) – POLIZIA: SINDACATI, NO AL TENTATIVO DI BRUNETTA DI LIMITARCI
Roma, 8 mag. – “Dopo aver dichiarato guerra ai sindacati, alla liberta’ dei lavoratori e alla democrazia delle rappresentanze, il ministro Brunetta intende passare ai fatti: con la proposta di modifica dell’impianto della 195/95, che contiene le norme base per l’esercizio dell’azione sindacale, il ministro della Funzione pubblica propone la durata di tre anni sia per il rinnovo della parte economica che per quella normativa, e, soprattutto l’anticipo del 90% di quello che il governo ritiene debba essere l’aumento retributivo in caso di vacanza contrattuale superiore a 60 giorni”. A sostenerlo in una nota congiunta sono Siulp, Sap, Siap-Anfp, Silp-Cgil, Ugl-Polizia di Stato, Consap Italia Sicura, Coisp-Up-Fps-Adp-Pnfi-Mps e Uilps.
“Questo vuol dire – aggiungono i sindacati – che, passati i 60 giorni dalla scadenza del contratto che regola gli stipendi
degli operatori di polizia, il governo decide da solo quale debba essere l’aumento, e di questo aumento ‘concede’ il 90% all’operatore di polizia. Lasciando che il sindacato lotti con ogni mezzo nella speranza di strappare una ‘mancetta’ superiore al restante 10%. E’ il caso di ricordare che non si possono annullare cosi’ trent’anni di battaglie, di sacrifici e di conquiste della lunga lotta per la nascita di un sindacato nella Polizia di Stato; grazie al quale oggi i poliziotti hanno un orario di servizio, uno straordinario e soprattutto una tutela effettiva dei propri diritti attinenti al mondo del lavoro”.
I sindacati di polizia chiedono pertanto “un incontro urgente al ministro Brunetta, preannunciando la mobilitazione generale ad oltranza nel caso in cui da tale incontro non deriveranno sostanziali segnali di apertura”.
(ANSA) – POLIZIA: SINDACATI, BRUNETTA VUOLE LIMITARE NOSTRO RUOLO
ROMA, 8 MAG – ”No al tentativo del ministro della Pubblica amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, di limitare il nostro ruolo”. Lo affermano i sindacati di polizia Siulp, Sap, Siap-Anfp, Silp-Cgil, Ugl ps, Consap, Coisp e Uilps.
”Dopo aver dichiarato guerra ai sindacati, alla liberta’ dei lavoratori e alla democrazia delle rappresentanze – denunciano i sindacati – Brunetta intende passare ai fatti: con la proposta di modifica dell’impianto della 195/95, che contiene le norme base per l’esercizio dell’azione sindacale, il ministro propone la durata di tre anni sia per il rinnovo della parte economica che per quella normativa, e, soprattutto, l’anticipo del 90% di quello che il Governo ritiene debba essere l’aumento retributivo in caso di vacanza contrattuale superiore a 60 giorni. Questo – sottolineano – vuol dire che, passati i 60 giorni dalla scadenza del contratto che regola gli stipendi degli operatori di polizia, il Governo decide da solo quale debba essere l’aumento, e di questo aumento ‘concede’ il 90% all’operatore di polizia.
Lasciando che il sindacato lotti con ogni mezzo nella speranza di strappare una ‘mancetta’ superiore al restante 10%”.
”Non si possono annullare così – concludono – 30 anni di battaglie, di sacrifici e di conquiste della lunga lotta per la nascita di un sindacato nella Polizia di Stato; grazie al quale oggi i poliziotti hanno un orario di servizio, uno straordinario e soprattutto una tutela effettiva dei propri diritti attinenti al mondo del lavoro”.